Taglio del nastro in Egitto per il cosiddetto “Viale delle sfingi”, la lunga strada che connette i famosi templi di Karnak e Luxor. Celebrata con una sfarzosa cerimonia, la riapertura di questo antico cammino giunge dopo circa cinquant'anni di lavori e interventi di restauro.

A qualche mese di distanza dal lancio di Preserving Egypt's Layered History, la piattaforma sviluppata da Google Arts & Culture dedicata alla storia e ai monumenti della “terra dei faraoni”, torniamo a occuparci dell'Egitto e delle sue ricchezze archeologiche. Il pretesto, in questa occasione, è la riapertura al pubblico di una delle strade più iconiche del Paese nordafricano: il cosiddetto “Viale delle sfingi”, l'antichissimo cammino che collega i famosi templi di Karnak e Luxor.UNA STRADA MILLENARIA Risalente a circa 3.400 anni fa, e lunga più di 2.700 metri, la strada era utilizzata un tempo da centinaia di pellegrini che si recavano verso i luoghi sacri. Situato sulle rive del Nilo, a circa 650 chilometri a sud del Cairo, il percorso è caratterizzato da migliaia di statue di sfingi tradizionali e criocefale (ovvero con una testa di ariete). Si tratta di monumenti poderosi disposti sui due lati del tragitto, e che avevano il compito di accompagnare i credenti in un viaggio nel quale la solennità di queste figure sacre contribuiva a rendere l'itinerario ancora più emozionante.LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE Teatro di scavi per oltre mezzo secolo, il viale è stato recentemente riaperto al pubblico con uno spettacolare evento inaugurale. Svoltasi alla presenza del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, la cerimonia ha visto sfilare – tra luci e coreografie a tema – oltre quattrocento giovani performer e comparse vestite da faraoni. Un evento sfarzoso, con il quale la nazione ha voluto festeggiare agli occhi del mondo la riapertura di uno dei suoi luoghi archeologici più rappresentativi. L'inaugurazione del “Viale delle sfingi” sembra significativa non soltanto dal punto di vista storico e archeologico, ma anche in chiave turistica e finanziaria, visto il forte calo di visite dovuto all'emergenza sanitaria. Basterà la riapertura dell'antica strada a spingere i visitatori di tutto il mondo a tornare nel Paese, consentendo di raggiungere nuovamente i numeri ai quali la nazione era abituata nell'era pre-Covid? [Immagine in apertura: Luxor, Egypt. Photo by Artem Bryzgalov on Unsplash]
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