Fino al 7 gennaio, Piazza San Carlo diventa una "stanza immersiva urbana" grazie al videomapping che torna ad accendere le notti del Natale torinese. Il tema di quest’anno, che unisce musica e arte figurativa, ruota attorno all’atmosfera incantata dell’inverno. 


Torino torna a scommettere sulle luci e sui colori del videomapping, che per la seconda volta illuminano le notti della città durante il periodo natalizio. Il progetto Città Fantastica. Favole d’inverno – realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con 24 ORE Cultura – "accende" le facciate dei palazzi di Piazza San Carlo con suggestive proiezioni luminose.PER NATALE A TORINO UN VIDEOMAPPING ARTISTICO È l’atmosfera magica dell’inverno il tema individuato per questo appuntamento, curato dal noto storico dell’arte Francesco Poli e affidato alla direzione artistica di OLO creative farm. Le immagini, accuratamente selezionate da Poli, prendono vita sulle facciate grazie a sofisticati dispositivi di multi-proiezione, in grado di connettere immagini e audio. Colonna sonora dell’esperienza, eseguita dall’Orchestra del Teatro Regio, non poteva che essere L’inverno di Antonio Vivaldi, protagonista insieme a Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čaikovskij e all’Invierno porteño di Astor Piazzolla. In programma fino al 7 gennaio, Città Fantastica. Favole d’inverno si svolge dalle 18.30 alle 21.30.L’INVERNO INCANTATO TRASFORMA PIAZZA SAN CARLO A ritmo di musica, sui palazzi torinesi si susseguono paesaggi invernali e montagne innevate dipinte da artisti come Giuseppe Pietro Bagetti, Andrea Tavernier, Giuseppe Bozzalla e Francesco Tabusso, ma anche le forme e i colori delle opere astratte. “Una ventina di scene collegate fra loro, senza effettive soluzioni di continuità, formano una partitura di effetti di un’affascinante complessità, ma al tempo stesso di immediata comprensione”, spiega Francesco Poli. “La musica di Vivaldi accompagna questa danza grafica e si materializza in forma di note, alternandosi con paesaggi invernali e ritratti di personaggi immersi nel bianco, che poi svaniscono, come per effetto della tempesta di neve, lasciando spazio a un gioco di luci e forme”. Infine, il compositore veneziano torna anche nell’impronta visiva del progetto: infatti tra le immagini proiettate figurano anche i manoscritti delle sue composizioni: si tratta di un omaggio alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino che, con una raccolta di ben 15 mila pagine autografe, vanta la più importante collezione al mondo.[Immagine in apertura: Courtesy Comune di Torino]
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