Anche la Toscana ha il suo premio dedicato all'architettura contemporanea. Giunto alla terza edizione e articolato in cinque categorie, è associato a una mostra allestita alla Palazzina Reale di Firenze, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze.

Lanciata sul finire del 2021, la terza edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) si è appena conclusa con l'annuncio dei progetti vincitori nelle cinque categorie previste. Promosso da Consiglio Regionale Toscana, Ordini degli Architetti e Ance toscani, con la collaborazione della Fondazione Architetti Firenze, il riconoscimento viene assegnato da una giuria di esperti, quest'anno composta dagli architetti Gianpiero Venturini (presidente), Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Sofia von Ellrichshausen e dalla sociologa Daniela Ciaffi. Nel complesso sono state candidate 140 opere, tutte ultimate nei cinque anni precedenti la pubblicazione del bando. Oltre alla designazione dei vincitori, la commissione ha individuato anche una rosa di progetti meritevoli di menzione che vengono anch'essi presentati nella mostra in corso alla Palazzina Reale di Firenze.UNA SCUOLA È LA MIGLIORE NUOVA COSTRUZIONE IN TOSCANA Progettata dallo studio Carlos Machado e Moura, la Scuola Comprensiva di Sant'Albino di Montepulciano (Siena) si è aggiudicata il primo premio nella sezione "Opera di nuova costruzione". Con un solo livello fuori terra, l'edificio riunisce tre sezioni di scuola materna e cinque di scuola elementare; dispone, inoltre, di due grandi corti esterne per attività̀ ludico-ricreative e per la didattica all’aperto. Per la giuria questa struttura, sorta in sostituzione di due precedenti scuole, "realizza più che un nuovo edificio, un nuovo paesaggio; quest’ultimo non si sovrappone al sito in cui si inserisce, ma al contrario lo interpreta e lo restituisce trasfigurato". Porta la firma dello studio b-arch architettura il progetto che si è imposto fra i candidati della categoria "Opera di allestimento e di interni": si tratta di Ginori 1735 a Sesto Fiorentino (Firenze), ovvero del Factory Museum incluso nel programma di interventi di riqualificazione in corso nella sede della storica manifattura. PREMIATO ANCHE IL MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO DI PISA Inaugurato nel 2019, su progetto di Guicciardini&Magni Architetti, il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa è la migliore "Opera di restauro e recupero" portata a termine in Toscana nell'ultimo quinquennio. Al suo interno, in 26 sezioni espositive, sono esposti capolavori legati ai monumenti della Piazza dei Miracoli, che si trova proprio di fronte alla sede museale. Concludono la cinquina dei progetti premiati lo showroom Officine Gullo House, messo a punto da SuperSpatial in una cappella rinascimentale quattrocentesca nel centro storico di Firenze (che ha vinto nella categoria "Opera prima"), e l'intervento curato da RPA ROSSIPRODI Associati in Piazza dell'Isolotto, sempre nel capoluogo toscano. Per la giuria questo progetto, vincitore nella sezione "Opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione", "esplora una soluzione intelligente per una piazza che non è una vera e propria piazza. Riesce a ridare un centro a uno spazio che non lo possiede. Introducendo una copertura riflettente, attiva ed evidenzia ciò che succede nello spazio. Lo specchio restituisce agli utenti la ricchezza del tempo, le loro abitudini, oggetti e colori". [Immagine in apertura: Museo dell’Opera del Duomo di Pisa. Foto Mario Ciampi]
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