Classe 1990, l'artista Vittorio Campana presenta venti suoi scatti negli spazi dell'Avangardysta Bunker Creativo, a Roma. Aperta fino al 2 aprile 2023, la mostra illustra lo stile unico dell'autore e il suo particolare ambito di ricerca. Tra linee essenziali, giochi di luci, ombre e trasparenze.

Quando la macchina fotografica incontra l'essenzialità racchiusa nella natura e nell'architettura, il risultato è una combinazione unica di linee, luci e ombre: l'arte fotografica di Vittorio Campana è proprio questo. La mostra FERMOimmagine: sintesi di un istante, allestita all'Avangardysta Bunker Creativo di Roma fino al 2 aprile prossimo, riunisce scatti del fotografo romano caratterizzati da una costante ricerca delle linee essenziali: venti opere, realizzate a partire da un uso sapiente della luce, in grado di raccontare storie e suscitare emozioni in chi le osserva. LE FOTOGRAFIE DI VITTORIO CAMPANA IN MOSTRA A ROMA La personale dell'artista romano avvicina il pubblico al suo stile fotografico. Animato dal desiderio di catturare le geometrie essenziali della natura e dell'architettura, Campana "gioca con le ombre" e realizza scatti rigorosi e affascinanti. Con le sue fotografie, invita lo spettatore ad assumere un punto di vista diverso della realtà rappresentata e, per farlo, ricorre a una peculiare tecnica basata sull'impiego di un supporto trasparente. Il processo consiste nella realizzazione di uno scatto che, dopo essere elaborato al computer, viene stampato su una lastra di plexiglass. Quest'ultima viene quindi fissata, con distanziatori, a un pannello bianco. Adeguatamente illuminata, tale "composizione" consente una proiezione dell'immagine su un piano secondario: il risultato è una nuova prospettiva dell'opera. È da questo metodo che nascono le Trasparenze di Campana: "Il mio intento – descrive l’artista – è creare nello spettatore la sorpresa nel percepire che l’immagine sul pannello di forex non è un’altra fotografia o un disegno, ma solamente un’ombra che svanisce spegnendo la luce". ESPOSTE VENTI OPERE NELLE TRE SEZIONI DELLA MOSTRA La mostra capitolina si articola in tre sale, associate ad altrettanti filoni di ricerca. La prima, dal titolo Cogliere l'attimo, presenta sette scatti dedicati al paesaggio in movimento: immagini che catturano in un istante l'essenza degli spazi urbani e le architetture di interni; specifica attenzione viene riservata alle scale, i cui singoli elementi rappresentano il cambiamento. Si passa quindi a Livorno: una terrazza sul mare, la sala dedicata alla città fonte di grande ispirazione per il fotografo. Protagonista indiscussa degli scatti qui esposti è la celebre Terrazza Mascagni: affacciata sul mare, è il simbolo della città livornese. L'ultima sezione, infine, si chiama Dal classico al moderno. Raccoglie una serie di opere con cui Campana indaga le bellezze architettoniche di Roma, da quelle più classiche, come Palazzo Barberini, fino a quelle moderne come il MAXXI e l'Auditorium Parco della Musica. 
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