La mostra in programma a Palazzo Belloni a Bologna dall’11 marzo 2023 mette in luce lo straordinario rapporto creativo che legava Warhol, Haring e Basquiat, tre geni artistici della New York anni Ottanta.

È in arrivo a Bologna la mostra Warhol Haring Basquiat, dedicata alle tre personalità che dominarono il palcoscenico artistico della New York degli anni Ottanta. L'esposizione, curata da Edoardo Falcioni e prodotta da Next Exibition, aprirà alle visite l'11 marzo prossimo a Palazzo Belloni. Warhol era ormai un artista consacrato, ben noto a livello internazionale in quanto padre della Pop Art, mentre Keith Haring e Jean-Michel Basquiat per Andy erano, più che allievi, dei fenomenali collaboratori. I tre erano destinati a stringere un grande sodalizio artistico e di amicizia: quando calava il sole sulla Grande Mela, le menti più brillanti si ritrovavano nei club della New York più underground, dando vita a incontri che erano in grado di cambiare il corso dell'arte e della musica. IL LEGAME FRA WARHOL, HARING E BASQUIAT La mostra di Bologna rievoca quelle irripetibili atmosfere creative newyorchesi in cui tutto sembrava possibile. Molto spazio sarà dedicato alle numerose incursioni di Andy Warhol nel mondo della musica, ad esempio come creatore delle copertine di svariati vinili: sarà esposto l'esemplare originale da lui firmato dell'album The Velvet Underground & Nico, la cui cover è tutt'ora riconosciuta come una delle immagini più iconiche di sempre. Un altro classico è il disegno realizzato per la copertina di Sticky fingers dei Rolling Stones. Saranno esposte anche Polaroid che testimoniano l'amicizia tra Warhol e i grandi musicisti dell’epoca, così come la copertina del TIME del 1984 con il ritratto di Michael Jackson firmato da Andy Warhol, nonché una serie di chitarre e memorabilia che evocano il contesto dell'epoca. WARHOL, HARING E BASQUIAT TRA ARTE E MUSICA L'epicentro della vita notturna della New York degli anni Ottanta era il Club 57 dell'East Village, di cui Keith Haring era il curatore artistico: sotto la sua direzione il locale si trasformò in un centro culturale di prim'ordine che mescolava poesia, musica, pittura, moda, fotografia e video. A Bologna andranno in mostra tutte le copertine che Haring realizzò per celeberrimi album musicali, insieme a fotografie e oggetti da collezione, come anche le cover dei dischi per Larry Levan, dj e curatore del club Paradise Garage. Per Basquiat, Warhol era una sorta di padre e un mentore. Jean-Michel prese esempio da lui, legandosi ai grandi musicisti di allora e ideando a sua volta famose copertine, come quella per l'album Beat Bop, disegnata con l'amico Rammellzee. Tre t-shirt serigrafate da Andy Warhol ‒ una che riporta un autoritratto, l'altra dedicata a Haring e l'ultima a Basquiat ‒ sono la degna conclusione di una mostra che sottolinea la trasformazione dell’artista in una figura entrata a pieno titolo nell’industria della creatività. [Immagine in apertura: Jean-Michel Basquiat 1982 © James Van der Zee Archive]
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