Alle porte di Torino sta per alzarsi il sipario su una mostra che, in collaborazione con la Tate, porta alla Reggia di Venaria ben 40 opere del grande pittore romantico William Turner. Dal 13 ottobre al 28 gennaio 2024.

Capolavoro del barocco, la Reggia di Venaria, alle porte di Torino, rinnova la prestigiosa collaborazione con la Tate Britain, tornando a essere la scenografia di un grande progetto espositivo: Turner. Paesaggi della Mitologia. Dopo il successo della mostra John Constable. Paesaggi dell'anima, il primo piano delle Sale delle Arti si prepara a ospitare, dal 13 ottobre al 28 gennaio 2024, un altro grande maestro del romanticismo inglese: William Turner.LA MOSTRA DI WILLIAM TURNER Il percorso espositivo (curato da Anne Lyles) raccoglie circa quaranta opere provenienti dall’istituzione londinese, le quali permettono di far luce su un duplice aspetto della produzione di William Turner: la sua attrazione verso la pittura paesaggistica, nota ai più, e la fascinazione nei confronti della mitologia greca e romana.  Punta di diamante del progetto sono infatti i grandi dipinti a olio a tema mitologico, rappresentativi della concezione della natura sublime, che incanta, attrae e sopraffà l’uomo, realizzati da Turner per essere esposti alla Royal Academy di Londra. Meno scenografici ma altrettanto affascinanti sono gli acquerelli e gli schizzi con cui l’artista indaga il tema della natura con più spontaneità.WILLIAM TURNER E L’ITALIA Universalmente riconosciuto come uno degli artisti britannici più affermati della storia dell’arte, William Turner si impone sulla scena internazionale all’inizio dell'Ottocento con la sua estetica del sublime, raffigurando, al fianco di temi biblici e mitologici (studiati da vicino alla National Gallery di Londra) anche fenomeni naturali, tempeste e fitte nebbie che sovrastano l’uomo. Il suo avvicinamento all'iconografia classica fu senza dubbio influenzato dall’artista Richard Wilson, che nel Seicento visse per un lungo periodo tra Roma e Napoli. Anche Turner stesso si lega fortemente all’Italia, alle sue opere d'arte e ai suoi paesaggi, durante due viaggi (nel 1819 e poi nel 1928), a seguito dei quali realizza alcune delle opere in mostra, tra cui The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl, del 1823. [Immagine in apertura:  Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851 La baia di Baia con Apollo e la Sibilla, esposto nel 1823 Olio su tela Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856 Photo: © Tate]
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