Aperta fino al 14 maggio 2023, "Yayoi Kusama: 1945 to Now" è la prima mostra speciale organizzate dall'M+, il grande polo asiatico di cultura visiva contemporanea aperto da poco più di un anno a Hong Kong. Riunendo dipinti, installazioni, sculture, disegni, collage, moving images e materiali d'archivio, ricostruisce la carriera della grande artista giapponese.


Sono Infinity, Accumulation, Radical Connectivity, Biocosmic, Death e Force of Life i sei temi presi in esame dalla retrospettiva che a Hong Kong indaga la produzione e la pratica della nota artista giapponese Yayoi Kusama. Promossa in occasione del primo anno di apertura dell'M+, il maxi polo artistico considerato un punto di riferimento per la cultura artistica contemporanea in Asia, Yayoi Kusama: 1945 to Now ricostruisce il profilo di una delle autrici più influenti al mondo, nonché di un'icona globale del XXI secolo.LA STORIA DELL'ARTISTA GIAPPONESE YAYOI KUSAMA Nata nella città giapponese di Matsumoto, nel 1929, Yayoi Kusama si è imposta sulla scena artistica globale nel corso del secolo secolo. Lasciato il Paese d'origine, si trasferì negli Stati Uniti nel 1957 dove, non senza affrontare difficoltà, si è fatta conoscere grazie alla radicalità del suo linguaggio artistico. Rientrata nel 1973 in Giappone, sei anni fa ha aperto il suo museo personale nel quartiere di Shinjuku, a Tokyo, ovvero nella medesima area in cui ogni giorno continua a lavorare all'interno del suo studio-laboratorio. Conosciuta per la sua carriera prolifica e rivoluzionaria, fin dagli esordi si è misurata con una pluralità di tecniche, realizzando dipinti, sculture, spettacoli, performance, installazioni su larga scala. Un mix di opere al quale la mostra in corso a Hong Kong intende dare piena testimonianza, esaminando oltre sette decenni di attività professionale.LA GRANDE MOSTRA SU YAYOI KUSAMA A HONG KONG Organizzato secondo un criterio cronologico e per temi, il percorso di visita di Yayoi Kusama: 1945 to Now prende avvio con un focus sul concetto di infinito, incessantemente esplorato dall'artista. Già dagli esordi inizia infatti a dipingere i primi enormi Infinity Nets, ispirati all'osservazione diretta dall'Oceano Pacifico nel viaggio dal Giappone agli USA. Si procede quindi fra gli ambienti immersivi e le sculture di Accumulation, cui segue il racconto della performance di body painting e nudo nel capitolo Radical Connectivity. Attraverso le opere della sezione Biocosmic, l'attenzione si concentra sulla sua peculiare visione del cosmo, inteso come un sistema in cui tutte le cose (non solo gli esseri umani) sono sottoposte all'azione di una sorta di "ordine". Imprescindibile, quindi, la presenza del capitolo dedicato alla morte, che incoraggia una riflessione sulle fasi di rigenerazione e rinascita osservabili in natura, le stesse che possono essere sperimentate anche dalle persone, nonostante conflitti interiori e drammi individuali. In continuità con alcune recenti produzioni, a chiudere la mostra di Hong Kong è la sezione che mette in evidenza il fondamentale ruolo dell'arte per Kusama: per lei si tratta di una pratica meditativa e terapeutica, dallo straordinario potere curativo. [Immagine in apertura: Installation view of Dots Obsession ──Aspiring to Heaven’s Love (2022) at Yayoi Kusama: 1945 to Now, 2022. Photo: Dan Leung M+, Hong Kong]
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