A Santa Sofia d’Epiro, in Calabria, quattro artisti internazionali – Marta Lapeña, Fio Silva, NeSpoon e Tony Gallo – sono stati chiamati ad arricchire, con altrettante opere, la collezione permanente e diffusa di street art che sta trasformando il piccolo paese in provincia di Cosenza in una sorta di museo open air nel segno della cultura arbëreshë.

Il borgo calabrese di origine arbëreshë di Santa Sofia d’Epiro, situato sulle pendici nord-occidentali della Sila Greca, ospita quattro nuove opere murali. Si è infatti conclusa la seconda edizione di Ylberi, il festival a cura di Gulìa Urbana, il progetto itinerante di street art promosso dall’associazione Rublanum, che da anni si occupa della rigenerazione sociale e territoriale della provincia calabrese. Le opere si aggiungono a quelle realizzate lo scorso anno da Artez, Slim Safont, SteReal e Claudio Morne.IL FESTIVAL “YLBERI” IN CALABRIA Il progetto nasce, dunque, con l’obiettivo di utilizzare l’arte urbana come veicolo di promozione territoriale, con l’intento di far conoscere, attraverso il linguaggio contemporaneo della street art, la cultura arbëreshë, quella delle popolazioni albanesi storicamente stanziate nell’Italia meridionale e insulare. "Ylberi" in lingua albanese significa “arcobaleno”. I quattro nuovi artisti internazionali entrati in dialogo con la comunità di Santa Sofia d’Epiro sono la spagnola Marta Lapeña, l’argentino Fio Silva, la polacca NeSpoon e lo street artist italiano Tony Gallo.STREET ART E TERRITORIO Accanto alle nuove opere di street art, anche questa edizione 2022 del festival ha visto protagonisti musicisti, poeti ed esperti di rivalutazione urbana. Concerti, proiezioni di film, letture condivise, momenti di divulgazione e laboratori artistici per grandi e piccini sono, infatti, solo alcuni degli appuntamenti che hanno animato le dense giornate della manifestazione calabrese. [Immagine in apertura: Ylberi 2022, Murale di Fio Silva, Santa Sofia d’Epiro, Calabria, 2022. Photo Iacopo Munno]
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