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Il plurale di Civiltà

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Altro | Sky Arte

Statua della Liberta – Madre degli esuli

Statua della Libertà – Madre degli esuli Lunedì 28 ottobre – ore 21:15

La storia della Statua della Libertà

Inside Klimt. Opera Laboratori

Gli spazi della Cattedrale dell'Immagine nel capoluogo toscano si preparano ad accogliere una nuova esperienza multisensoriale dedicata all’arte del principale esponente della Secessione Viennese, che coinvolgerà i visitatori in un viaggio attraverso la sua vita e le sue opere.

Gustav Klimt a Firenze in una nuova mostra immersiva

Crediti Massimiliano Frau

Torna il "Cagliari Urbanfest", kermesse che rivoluziona lo spazio urbano della città sarda con interventi di street art di autori di fama internazionale. Con un focus sulla sostenibilità sociale, questa terza edizione coinvolge anche gli artisti Tellas e Marco Réa.

Street art e sostenibilità nella nuova edizione del Cagliari Urbanfest

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Un grande dipinto murario dedicato a Gaber e Jannacci è stato recentemente presentato al Circolo Cerizza di Milano. L’opera rende omaggio a due leggende della musica e della cultura italiana, celebrando il legame indissolubile tra i due amici e la città di Milano.

Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci "insieme" in un nuovo murale

Lulea, Sweden. Foto di Steffen Lemmerzahl su Unsplash

Un bando di residenza invita i fotografi e gli artisti a trascorrere un periodo di sei settimane nel nord della Svezia, nella città di Luleå, per approfondire la propria ricerca. Per mandare la candidatura c’è tempo fino al 15 novembre.

L’open call per una residenza d’artista in Svezia

BEVI – Bollicine di famiglia

B.E.V.I. – Bollicine di famigliaMartedì 22 ottobre – ore 20.40

Una famiglia nel segno delle bollicine

Posplata il Borgo degli Gnomi, Miguel Vila

Nel cuore delle Prealpi Carniche, in <a href="https://arte.sky.it/news/progetto-fumetti-friuli-venezia-giulia" target="_blank">Friuli Venezia Giulia</a>, sorge una suggestiva vallata dal nome inconfondibile, parte del territorio del Parco naturale delle Dolomiti Friulane riconosciuto come patrimonio Unesco: la Val Tramontina. In questa piccola fetta di paradiso prende forma una nuova iniziativa dal titolo “Ciao da Tramonti”, che punta a raccontare il panorama della vallata attraverso l'illustrazione.&nbsp;
Organizzato&nbsp;dall'Associazione Cemont di Tramonti di Sotto, in collaborazione con Creazione Indigeste, il progetto coinvolge diciassette artisti italiani nella realizzazione di una serie di cartoline illustrate dedicate al paesaggio della valle friulana e dei suoi abitanti, in particolare al piccolo paesino di Tramonti di Sotto, in provincia di <a href="https://arte.sky.it/news/international-museum-of-comic-art-pordenone" target="_blank">Pordenone</a>. Le opere, firmate da nomi di spicco del disegno e del fumetto contemporaneo come <a href="https://arte.sky.it/foto/divina-commedia-dante-alighieri-paolo-di-paolo-matteo-berton-illustrazioni" target="_blank">Matteo Berton</a>, Miguel Vila, Marta Lorenzon, Marilena Nardi e Massimiliano Gosparini, sono esposte fino al 30 giugno negli spazi della Casa della Conoscenza di Tramonti di Sotto.&nbsp;
Ad arricchire l'esposizione che vede protagoniste le diciassette illustrazioni, anche le tre opere realizzate da Sara Tonello, Arianna Arnaudo e Giulia Casarsa, vincitrici del concorso per under 25 lanciato per l'occasione: fil rouge di questa serie è la Pitina, la tipica polpetta di carne affumicata della Val Tramontina.

Abito Nuziale Tramontino del 1700, Sara Michieli

Abito nuziale tramontino del 1700, Sara Michieli

I cestai, Marilena Nardi

Il Fontanon dal Toff, Matteo Berton

Il fontanon dal Toff, Matteo Berton

Il Lago di Redona, Alessio Rizzo

Il lago di Redona, Alessio Rizzo

Il Miru di Tramonti di Mezzo, Luca Salvagno

Il Miru di Tramonti di Mezzo, Luca Salvagno

Il Muflone, Marco Corona

Il Mulino di Campone, Massimiliano Gosparini

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Le Agane, Giuseppe Palumbo

Le Agane, Giuseppe Palumbo

Le Pozze Smeraldine, Marta Lorenzon

Le Pozze Smeraldine, Marta Lorenzon

Posplata il Borgo degli Gnomi, Miguel Vila

Il paesaggio friulano in una serie di cartoline illustrate

Mostra Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy © Photo Antonio Quattrone

Fu una delle più grandi stiliste italiane e anche la pioniera che "inventò" il <a href="https://arte.sky.it/news/italia-design-mostra-gorizia" target="_blank">made in Italy</a>.&nbsp;Stiamo parlando di Germana Marucelli che, fino al prossimo 24 settembre, sarà protagonista di una mostra nei suggestivi spazi del Museo del Costume di <a href="https://arte.sky.it/news/palazzo-pitti-firenze-3D" target="_blank">Palazzo Pitti </a>a Firenze, che riapre al pubblico per l'occasione. Intitolata “Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy”, l'esposizione accompagna lo spettatore alla scoperta della carriera di una delle protagoniste della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-moda-pubblicita-fondazione-magnani-rocca" target="_blank">moda italiana</a>, ponendosi anche come la prima antologica completa dedicata all'artista. Al centro della mostra spicca una raccolta di circa 150 pezzi, che include abiti, gioielli, opere, bozzetti e fotografie originali. Opere che raccontano, dai primi anni Ottanta alla fine degli anni Quaranta, la produzione della stilista fiorentina, rievocando anche lo scenario storico in cui nacque il <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-moda-made-in-italy-modena" target="_blank">made in Italy</a>.&nbsp;Nelle sale del Museo del Costume, le creazioni di Marucelli si combinano ai lavori&nbsp;di maestri del calibro di Paolo Scheggi, Pietro Gentili e Getulio Alviani, con i quali l'artista collaborò. Per questa rassegna&nbsp;sono stati anche ricreati e allestiti all'interno di Palazzo Pitti gli ambienti del salotto culturale fondato dalla stilista stessa, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, insieme all'atelier progettato per lei da Scheggi nel 1964. Dalla “Guerriera-Sacerdotessa” alla donna in “Saio”, fino alla donna Cinetica degli op-dress, il percorso espositivo esplora il linguaggio della maestra fiorentina che, per tutta la sua attività,&nbsp;fu in grado di esprimere al meglio l'animo femminile in costante cambiamento.

Mostra&nbsp;Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy&nbsp;©&nbsp;Photo Antonio Quattrone&nbsp;

Mostra Germana Marucelli (1905-1983). Una visionaria alle origini del Made in Italy © Photo Antonio Quattrone

Palazzo Pitti celebra la stilista fiorentina Germana Marucelli

©️ Benjamin Lacombe (courtesy L'ippocampo edizioni, 2023)

Il mito dei guerrieri <a href="https://arte.sky.it/news/berlino-samurai-museo" target="_blank">samurai </a>ha sempre visto protagonisti soltanto gli uomini, lasciando spesso nell'ombra la controparte femminile: in realtà, la storia è costellata di formidabili combattenti che, con orgoglio e determinazione, fecero valere la propria forza e il proprio potere. Fino al 26 novembre prossimo, nell'area espositiva di TENOHA Milano, va in scena&nbsp;la rassegna dedicata proprio alle più grandi eroine samurai. Intitolata “Storie di Donne Samurai – Gate to the Hidden Sanctuary”, la mostra trae ispirazione dal libro illustrato dell'artista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/libro-giappone-folklore-benjamin-lacombe-illustrazioni" target="_blank">Benjamin Lacombe</a>. Pubblicato quest'anno da L'ippocampo, il volume&nbsp;racconta le gesta di valorose&nbsp;condottiere del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giappone-torino" target="_blank">Giappone</a>&nbsp;attraverso le opere dell'autore e illustratore francese e con i testi di&nbsp;Sébastien Perez. Si procede&nbsp;dalle vicende di Jingū, la leggendaria imperatrice che condusse un esercito all'invasione di una terra promessa, a Miyagino e Shinobu, le eroine che vendicarono l'uccisione del padre grazie alle arti marziali, fino a Nakano Takeko, che guidò un'armata di sole donne nella Guerra Boshin.

©️ Benjamin Lacombe (courtesy L'ippocampo edizioni, 2023)

©️ Benjamin Lacombe (courtesy L'ippocampo edizioni, 2023)

Le illustrazioni ispirate alle donne samurai

Courtesy Bianca Bagnarelli

Il fascino del fiume più lungo d'Italia si racconta
attraverso le illustrazioni realizzate in occasione del nuovo progetto “UN
ALTRO PO. L'illustrazione racconta il Delta attraverso percorsi iconici e
tesori gastronomici”, la campagna di comunicazione promossa dall'Area Interna
Contratto di Foce Delta del Po Veneto, dedicata alla promozione e alla
conoscenza del Delta Veneto. Realizzata in collaborazione con Wallabe Urban
Art, il progetto riunisce una serie di iniziative ad hoc per incentivare il
turismo lento e il rispetto per l'ambiente nella zona veneta del delta. Tra
queste rientra la realizzazione delle&nbsp;illustrazioni da parte dei sette artisti selezionati:&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/foto/illustrazioni-monica-vitti" target="_blank">Alessandro
Baronciani</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/le-illustrazioni-sportive-di-riccardo-guasco-mostra-ad-alessandria" target="_blank">Riccardo Guasco</a>,&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-fumetti-abbraccio-free-hugs" target="_blank">Bianca Bagnarelli</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/illustrazioni-ale-giorgini-citta" target="_blank">Ale Giorgini</a>,&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-giardini-andrea-serio" target="_blank">Andrea Serio</a>, <a href="https://arte.sky.it/foto/libro-milano-illustrazioni-carlo-stanga" target="_blank">Carlo Stanga</a> e Gio Quasirosso. Tutti gli autori coinvolti&nbsp;hanno dipinto su dei piatti da collezione in ceramica una
serie di opere dedicate al Delta del Po, restituendo attraverso il potente
strumento dell'arte illustrata&nbsp;le atmosfere uniche che caratterizzano il panorama di
questo territorio. Non solo, “<a href="http://www.unaltropo.com/" target="_blank">UN ALTRO PO</a>” prevede anche la valorizzazione dei
percorsi cicloturistici che interessano i sette comuni dell'area del Po
Veneto (Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle,&nbsp;Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po), il miglioramento dei servizi nelle aree di sosta e di ristoro dei
cicloturisti.

Courtesy Ale Giorgini

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Courtesy Alessandro Baronciani

Courtesy Quasirosso

Courtesy Andrea Serio

Courtesy Carlo Stanga

Le illustrazioni che promuovono il territorio del fiume Po

Struttura poderosa risalente al 1300,
il Mulino di Sisto V di <a href="https://arte.sky.it/foto/anniversario-nascita-papa-sisto-v-marche" target="_blank">Montalto delle Marche</a>, in provincia di Ascoli
Piceno, ha ricoperto nel corso dei secoli ruoli e funzioni
differenti, adattandosi agli sviluppi dell'economia del paese che lo
ospita. Avamposto militare, zecca dello Stato Pontificio e infine
luogo preposto alla macinazione del grano, l'antico edificio è stato
recentemente oggetto di una profonda riconversione, innescata con lo
scopo di trasformare questo “contenitore di storie” in un luogo
di cultura, simbolo della memoria locale.
Autore del progetto, dal titolo “Come
l’acqua soffia come il vento scorre”, è l'artista <a href="https://alexurso.com/" target="_blank">Alex Urso</a> che,
invitato dal Comune di Montalto delle Marche, ha realizzato più di
trenta opere legate all'archivio fotografico della città. Gli scatti
d'epoca (per lo più risalenti agli anni Trenta e Quaranta del secolo
scorso e rivolti alla comunità agricola di quegli anni) sono stati presi come punto di partenza per una serie di installazioni audio,
opere in realtà aumentata, sculture e oggetti raccolti dall'artista
grazie alla collaborazione delle persone del luogo. Il risultato è
un salto nel tempo che consente ai visitatori di apprezzare e
ripercorrere la storia della comunità montaltese attraverso
linguaggi e narrazioni differenti.
“Siamo molto felici di aver
arricchito i locali interni del Mulino di Sisto V con un allestimento
rinnovato e innovativo”, ha dichiarato il sindaco di Montalto
delle Marche, Daniel Matricardi. “Mi sono avvicinato all’archivio
fotografico di Montalto con grande riguardo. Ogni fotografia ci
racconta una storia, e riportarla a galla a distanza di decenni è un
processo poetico intrigante e delicato”, ha aggiunto l’artista
Alex Urso. La mostra sarà aperta al pubblico in maniera permanente.

Nelle Marche il progetto di riqualificazione ispirato alla memoria di un piccolo borgo

© Roger Olmos

Abbattere le barriere linguistiche attraverso il disegno è l'obiettivo di “Alfabeto manuale”, la nuova guida illustrata dall'artista spagnolo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/libro-illustrazione-roger-olmos-italo-calvino-barone-rampante" target="_blank">Roger Olmos</a> che insegna ai piccoli lettori la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/valle-camonica-lingua-segni-lis" target="_blank">lingua dei segni</a> (LIS) in modo alternativo e divertente. Progettato da&nbsp;SegniAmoBimbi in collaborazione con CREI-Professionisti della Lingua dei Segni, e pubblicato da Logosedizioni,&nbsp;il volume è un&nbsp;abbecedario ricco di illustrazioni che richiamano il mondo animale&nbsp;per insegnare anche ai più piccoli&nbsp;a dialogare con la comunità sorda. E così, grazie ai disegni di Olmos, la mano che nella lingua dei segni indica la lettera “C” diventa la base di appoggio per un simpatico coniglietto rosa, mentre la “K” si trasforma in un “ramo” a cui si aggrappa un koala assonnato.

Le poetiche illustrazioni per imparare la lingua dei segni

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Il concorso “Kinder Space” invita i creativi a progettare asili nido innovativi, sostenibili e a misura di bambino, capaci di stimolare la creatività e una crescita sana. Aperto a tutti, senza requisiti professionali, il bando premia con 5mila euro i progetti più efficaci e originali. Per partecipare c’è tempo fino al 16 giugno 2025.

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

ATM Manifesto. ADI Design Museum

Affondando le sue radici nella prima metà del Novecento, la storia dell’Azienda di Trasporti Milanesi (ATM) corrisponde a quella della città stessa, della sua comunità e dell’evoluzione dei suoi spazi urbani. Per questo la mostra "ATM MANIFESTO", allestita all’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bicicletta-adi-design-museum-milano" target="_blank">ADI Design Museum di Milano</a>, è un vero e proprio viaggio nel tempo, scandito dalle campagne di comunicazione “vintage” dell’ATM che forniscono allo spettatore uno sguardo sull’evoluzione della società milanese, a partire dalla quotidianità dei cittadini fino alle espressioni artistiche dei grandi creativi del secolo scorso che hanno collaborato con l'azienda.Curata da Matteo Pirola e visitabile fino al 12 gennaio 2025, la rassegna presenta un'ampia varietà di documenti e materiali esclusivi che testimoniano momenti iconici della storia della mobilità cittadina, fra cui il celebre tram Carrelli (conosciuto in tutto il mondo ed entrato proprio quest’anno nella collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano) e le immagini dell'inaugurazione della prima metropolitana, la linea M1, negli anni Sessanta.L'ADI Design Museum è esso stesso un simbolo di storia tranviaria: situato in un'area che era un tempo dedicata al deposito di tram a cavallo e poi all’approvvigionamento elettrico per i tram, il museo sorge infatti in un distretto storico della mobilità milanese. Non a caso, la piazza di accesso all'edificio – la piazza Compasso d’Oro – è così denominata in onore del prestigioso premio di design che la linea M1 si aggiudicò nel 1964.In mostra troviamo una vasta collezione – arricchita anche dal contributo di diversi archivi esterni che hanno fornito il loro prezioso materiale, come ad esempio la Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design – accuratamente recuperata per essere condivisa con il pubblico, svelando storie e simboli che hanno modellato la mobilità milanese.Suddiviso in sezioni tematiche, il percorso espositivo esplora prima le campagne di sensibilizzazione sociale dell'ATM, per poi passare in rassegna le collaborazioni artistiche con i grandi creativi del Novecento, come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bruno-munari-verona" target="_blank">Bruno Munari</a>, Emilio Tadini, Chin Hsiao, <a href="https://arte.sky.it/news/enrico-baj-mostre-milano-savona-albissola" target="_blank">Enrico Baj </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mimmo-rotella-mostra-catanzaro" target="_blank">Mimmo Rotella</a>. Un altro capitolo promuove la mobilità alternativa attraverso iniziative come BikeMi, il servizio di "bike sharing" milanese, mentre un’ulteriore sezione si concentra sulle attività a favore della comunità cittadina. E poi ancora la genesi e gli sviluppi del logo ATM, un approfondimento su Attilio, mascotte e prototipo del tranviere milanese, e un’ampia area dedicata al sessantesimo compleanno della M1. Oltre ai manifesti storici, inoltre, "ATM MANIFESTO" espone una collezione di biglietti, materiali promozionali, documentazione tecnica, e un imponente fondo fotografico di notevole interesse storico.

ATM MANIFESTO. ADI Design Museum

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