Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo

sulla mostra

Icona assoluta del Rinascimento, Sandro Botticelli incontra gli artisti e i temi della contemporaneità fra le sale della mostra allestita al MART e intitolata Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo. Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto dedica quindi un nuovo capitolo all’indagine che affianca passato e presente in un dialogo a più voci capace di superare i limiti del tempo e delle epoche.

LE OPERE A ROVERETO

Organizzata in due macro sezioni, la mostra approfondisce, in prima battuta, la figura e la poetica di Botticelli, grazie a un cospicuo nucleo di opere custodite da importanti sedi museali, come la Venere della Galleria Sabauda di Torino, Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano, emblema del fare creativo di Botticelli. A emergere è la storia di un artista destinato a diventare un maestro indiscusso della pittura ‒ tra i prediletti di Lorenzo il Magnifico – e della sua bottega, capace di influenzare le generazioni a venire.

BOTTICELLI IERI E OGGI

Ed è proprio sulla “lezione” di Botticelli che si concentra la seconda sezione della mostra, nella quale confluiscono alcuni capolavori realizzati fra gli anni Sessanta del secolo scorso e i giorni nostri, mettendo in risalto il ruolo ispiratore giocato dall’artista rinascimentale. A Botticelli si sono rifatte personalità del calibro di Giosetta Fioroni, Mario Ceroli, Cesare Tacchi, nell’ambito della corrente pop, ma anche Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso, senza dimenticare gli echi botticelliani che risuonano nelle opere di Fernando Botero, Oliviero Toscani, David LaChapelle e John Currin, conosciute a tutte le latitudini. Anche il mondo della moda e del cinema ha guardato a Botticelli, declinandone l’esempio nelle forme più disparate, che confermano la straordinaria attualità di un artista che non teme lo scorrere dei secoli.

[Immagine in apertura: Giosetta Fioroni, Particolare della nascita di Venere, 1965. Collezione Intesa Sanpaolo, Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo. Foto Paolo Vandrasch, Milano]

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