A Roma è tempo di street art con Shepard Fairey e Sten Lex

La Galleria d’Arte Moderna di Roma diventa – almeno per qualche settimana – il nuovo baricentro dell'arte urbana in Italia. Succede grazie ai due progetti espositivi recentemente inaugurati negli spazi del museo capitolino, rivolti ad alcuni dei nomi più apprezzati e influenti della scena muralista mondiale.<h2>LA MOSTRA DI STEN LEX</h2>Rinascita, rinnovamento e rigenerazione. Sono questi gli “ingredienti” cardine della ricerca di Sten Lex, il duo di artisti italiani noti su scala internazionale grazie alle loro opere urbane: volti di persone e paesaggi astratti, realizzati attraverso la creazione di fitte trame di linee e fantasie geometriche in bianco e nero.Attivi dai primi anni del nuovo millennio, e considerati pionieri dello “stencil poster” (tecnica ispirata alle incisioni classiche e alle stampe odierne), i due street artist sono attualmente protagonisti di Rinascita, l'esposizione organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e parte del programma capitolino Romarama. Aperta fino al 22 novembre, la mostra riunisce una selezione di opere di medio e grande formato, tra stencil poster, stampe su carta e opere murali appositamente pensate. Un'occasione per ripercorrere i temi e gli stili che hanno caratterizzato la singolare ricerca del duo.<h2>L'ARTE POLITICA DI SHEPARD FAIREY</h2>Diversa per concept e forma è invece Shepard Fairey – 3 Decades of dissent, la grande e inedita retrospettiva aperta fino al 22 novembre negli spazi della sede romana. Curata dallo stesso artista – in collaborazione con Claudio Crescentini, Federica Pirani e Wunderkammern Gallery –, l'esposizione raccoglie trenta opere grafiche recenti mai esposte prima d'ora nel nostro Paese. Allestiti in dialogo con i capolavori del museo, in cerca di affinità e assonanze con i “maestri” del passato, i lavori ripercorrono i temi di lotta, pace e dissenso che hanno animato l'intera parabola creativa dello street artist.<h2>LE PAROLE DELL'ARTISTA</h2>“È un immenso onore per me esporre alla GAM una selezione delle opere più importanti della mia carriera, accanto a un gruppo di capolavori scelti dalla collezione permanente del museo”, ha dichiarato l'autore. “Attraverso l’arte racconto la storia delle mie risposte visive ai timori e alle preoccupazioni che hanno attraversato il mondo negli ultimi trent’anni; ma questa mostra scava più in profondità, creando un dialogo tra le mie opere e quelle selezionate dalle raccolte della GAM. Tutte rivelano i timori profondamente umani degli artisti e del loro tempo, dimostrando come la risposta creativa possa assumere forme molteplici. Mi piace cogliere le assonanze estetiche fra molta della mia arte e le opere di Giulio Turcato, o la provocazione concettuale di Pino Pascali. Per me, fare arte significa ispirare e promuovere il dialogo, e credo che le molteplici stratificazioni di questa mostra sapranno far riflettere e avviare discussioni profonde”.[Immagine in apertura: Shepard Fairey, Tunnel Vision Mural, Moscow, 2018. Photo Elena Domenichini LR]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

L'architettura di Zaha Hadid spiegata ai bambini

Offrire ai bambini modelli culturali da esplorare e da seguire è qualcosa di utile e nondimeno necessario. Non è un caso, dunque, che sempre più case editrici per l'infanzia decidano di dedicare una buona fetta delle loro pubblicazioni a biografie e racconti illustrati in omaggio alle vite e ai successi dei grandi “eroi” dell'arte, della musica e dell'architettura: libri dal taglio leggero e di facile comprensione, che offrono ai piccoli lettori spunti per aprire la loro fantasia e immaginare un futuro all'insegna della creatività.Dopo il fumetto dedicato a Lina Bo Bardi, e il più recente volume sulla vita di Freddie Mercury, una nuova uscita ha da poco arricchito gli scaffali delle nostre librerie. Si tratta del libro illustrato su Zaha Hadid, la celebre progettista prematuramente scomparsa il 31 marzo di quattro anni fa dopo una vita di opere e successi memorabili – come il Pritzker Prize, il più importante riconoscimento assegnato a livello globale in ambito architettonico, ottenuto (per la prima volta da una donna) nel 2004.<h2>LA VITA DI ZAHA HADID</h2>Scritto da Eloisa Guarracino – e illustrato dalle matite morbide e sinuose di Carlo Stanga –, il volume, edito da Raum Italic e distribuito da Corraini (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), ripercorre gli eventi più importanti della vita della protagonista, facendone emergere lo spirito creativo ma anche e soprattutto il carattere forte e battagliero. Dall’infanzia a Baghdad al suo primo studio a Londra, dagli interessi e dalle sperimentazioni nei campi della pittura e del design fino alle architetture pionieristiche che l’hanno resa famosa in tutto il mondo – come il Centro Pierres Vives di Montpellier e il MAXXI di Roma (quest'ultimo, partner della pubblicazione).Il libro, di facile lettura e disponibile sia in italiano che in inglese, non è il primo volume a tema artistico che Corraini decide di destinare al pubblico dei piccoli lettori. Tra le altre pubblicazioni della casa editrice ricordiamo quella dedicata alla storia di Yayoi Kusama e l'ultima opera di Fausto Gilberti in omaggio all'arte di Banksy.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

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