Il mito di Pompei sta per sbarcare sul grande schermo

Dopo Una notte al Louvre: Leonardo da Vinci,  il docu-film girato da Pierre-Hubert Martin e dedicato alla memorabile retrospettiva in omaggio al genio toscano, la nuova stagione de La Grande Arte al Cinema prosegue con un'altra attesissima opera. Nell'ambito del progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital, nelle giornate del 9, 10, 11 novembre nei cinema italiani sarà infatti presentato Pompei. Eros e Mito.Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il docu-film conduce gli spettatori fra le strade, le domus e i segreti dello straordinario sito archeologico campano. Diretta da Pappi Corsicato, già regista del recente documentario dedicato a Julian Schnabel, l'opera è accompagnata dalla colonna sonora originale di Remo Anzovino e dalla presenza di una narratrice d’eccezione: Isabella Rossellini.<h2>POMPEI. EROS E MITO PRESTO AL CINEMA</h2>Raggiunto da quattro milioni di persone all'anno, il sito archeologico di Pompei ha affascinato generazioni di visitatori, compresi artisti del calibro di Pablo Picasso e di Wolfgang Amadeus Mozart. La sua indiscussa capacità attrattiva è legata all'unicità del luogo, che anche in anni recenti sta continuando a regalare sorprese agli studiosi e agli appassionati di antichità romane. Anche alcune delle più recenti e sorprendenti scoperte avvenute a Pompei vengono raccontate nel docu-film, che, concentrandosi su aspetti meno noti del patrimonio artistico dell'antica città, promette di gettare nuova luce sui suoi segreti.Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna, nella celebre Villa dei Misteri, al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie fino alla ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, Pompei. Eros e Mito farà compiere agli spettatori un viaggio nel tempo di ben duemila anni, fornendo loro nuovi strumenti per conoscere e ammirare un luogo denso di storia e meraviglia. Una città perduta e poi ritrovata, in cui affreschi, edifici, reperti archeologici continuano a raccontarci di una quotidianità tragicamente interrotta dall'eruzione del 79 d.C.

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Il mito di Pompei sta per sbarcare sul grande schermo | Sky Arte

Nasce il Premio Franco Zeffirelli in ricordo del noto cineasta

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I murales di Banksy e C215 alle porte di Kiev

La Venezia “distopica” di Manuele Fior in mostra a Milano

Difficile trovare una valida premessa che racchiuda in poche parole la centralità e l'importanza di Manuele Fior nell'ambito del fumetto e dell'illustrazione contemporanea. Autore dalla formazione trasversale (laureato in architettura a Venezia) e collaboratore per riviste e giornali d'eccezione (su tutti Le Monde, The New Yorker e Rolling Stone), l'artista nato a Cesena si è imposto come vero talento della nona arte con Cinquemila chilometri al secondo, il libro del 2011 che ne ha consacrato il nome anche oltre i confini nazionali.Una nuova mostra in apertura oggi – 30 settembre – negli spazi espositivi di Bonvini1909 a Milano, punta i riflettori sull'abilità grafica e narrativa del fumettista (classe 1975), riunendo una vasta selezione di tavole originali tratte dall'ultima fatica editoriale, Celestia.<h2>LE TAVOLE DI FIOR A MILANO</h2>Pubblicato da Oblomov in due distinti volumi (usciti in Italia nel 2019 e 2020), il libro racconta le avventure di Dora e Pierrot, due ragazzi in fuga da sé stessi e dalle proprie paure, in cerca del proprio ruolo in un’epoca di grandi mutamenti. Ad accogliere le vicende dei due protagonisti è Venezia. Del tutto separata dalla terraferma, la città è qui descritta come un luogo distaccato, galleggiante e pericoloso: metafora di un mondo distopico che ha perso la sua centralità.Sospesa tra realtà e finzione, la storia del libro “rivive” all'interno del percorso espositivo, ricco di oltre quaranta tavole – tempere su carta – mai esposte prima d'ora in maniera così completa. Aperta fino al 24 ottobre, e accompagnata da una serie di eventi con l'autore, la rassegna rende omaggio alla forza grafica ed espressiva di Fior, consentendo di scoprire nuove informazioni sul processo creativo dell’artista, esplorando il dietro le quinte del suo lavoro.[Immagine in apertura: una tavola di Celestia (Oblomov Edizioni 2019). Courtesy Manuele Fior]

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La call to action globale per trasformare le città del mondo con l'arte urbana

Torna il festival dedicato alla tecnica dell'acquerello

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