Il film documentario dedicato alla installazione specchiante di Alfredo Pirri

Si intitola <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-alfredo-pirri-siracusa" target="_blank">PASSI</a> l'installazione itinerante ideata da Alfredo Pirri combinando la fragilità della materia utilizzata e le caratteristiche dell'ambiente che la ospita. Giunta per la prima volta in Sicilia, l'opera dell'artista cosentino ha trovato una nuova e temporanea dimora nella Sala Ipostila del Castello Maniace di Siracusa, con la curatela di Helga Marsala. Allestito fino al 31 dicembre, l'intervento di Pirri, che ha trasformato il pavimento della sala in una superficie specchiante, è anche protagonista del documentario Alfredo Pirri, PASSI / Castello Maniace – DOC, prodotto da Aditus e diretto dal filmmaker Pietro Leone. Visibile online da oggi, 7 settembre, sul sito di Sky Arte, la pellicola accompagna lo spettatore fra le pieghe del processo creativo che ha dato vita a un'opera capace di innescare un efficace sistema di corrispondenze con il mare che circonda la fortezza e con la cornice spaziale nella quale è inserita.<h2>ALFREDO PIRRI A SIRACUSA</h2> Ridefinendo i rapporti fra architettura e contesto naturale, tra storia del luogo e gesto artistico, Pirri offre al pubblico l'opportunità di vivere un'esperienza davvero collettiva, ponendolo al centro di una autentica performance e invitandolo a calpestare la superficie riflettente, sulla quale “galleggiano” alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa, in dialogo con una serie di leggerissime sfere colorate ideate dall’artista. La seconda sala riunisce invece frammenti di capitelli ritrovati sul posto, affiancati a una maquette e due nuovi disegni realizzati da Pirri in omaggio al castello siciliano e alcuni acquarelli recenti. Come ha dichiarato la curatrice Helga Marsala: "Il documentario dedicato all’edizione di 'PASSI 'per il Maniace è molto più di un’appendice didattica con funzione esplicativa. Un’opera a tutti gli effetti, esposta all’interno dell’ampia Project Room, tra i reperti medievali del castello, i disegni e la maquette di Pirri; un breve film, che dell’installazione restituisce una visione autoriale, personale, non di puro reportage, pur mantenendo un approccio al racconto rigoroso, rispettoso: la conversazione con Pirri (la cui versione estesa è pubblicata nel libro sulla mostra edito da Electa) si inserisce con naturalezza tra le potenti immagini del castello, dell’opera e dell’azione performativa preliminare, grazie a cui l’artista ha definito l’installazione. Un lavoro filmico di osservazione, dialogo e immaginazione, ma anche una ricerca di linguaggio, che ha trovato una sintesi suggestiva e non scontata”. Il documentario è visibile a questo <a href="https://arte.sky.it/video/alfredo-pirri-passi-693045" target="_blank">link</a>. [Immagine in apertura: still dal documentario Alfredo Pirri, PASSI – Castello Maniace © Pietro Leone]

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Conto alla rovescia per l'atteso ritorno a Firenze della rassegna jazz inclusa dalle riviste di settore nella top 10 delle kermesse a tema italiane. Diretta da Francesco Astore – con il coordinamento artistico di Enrico Romero –, e inserita all’interno del progetto <a href="https://arte.sky.it/news/estate-fiorentina-programma" target="_blank">Estate Fiorentina</a>, il <a href="https://firenzejazzfestival.it/" target="_blank">Firenze jazz Festival</a> dà il via alla sua quinta edizione attraverso una maratona di concerti ed eventi da non perdere. Cinque giorni di grande musica attendono infatti gli ascoltatori fiorentini e non solo, invitati ad assistere in presenza alle esibizioni di alcuni grandi nomi della scena jazzistica internazionale nella cornice di location che spaziano dalla Limonaia di Villa Strozzi a Villa Bardini fino alla Tenuta Poggio Casciano. <h2>IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL</h2> Sarà proprio quest'ultima, mercoledì 8 settembre, a dare il via alle danze, alzando il sipario sulla nuova edizione del Firenze Jazz Festival insieme al St. John Trio, formatosi per rendere omaggio a John Coltrane. Alle 20:15 dello stesso giorno, il Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo accoglierà gli Out of gravity: band formata dal tastierista Michele Papadia, dal batterista Stefano Tamborrino e dal trombettista Fabio Morgera. Autori come Francesco Cusa, Danilo Gallo e Rosa Brunello, insieme a Camilla Battaglia, saranno invece alcuni dei protagonisti dell’appuntamento di giovedì 9 che, tra i tanti spazi, coinvolgerà anche la biblioteca Thouar. Zeno De Rossi, Luca Zennaro, Franco D'Andrea e il vincitore del Grammy Award David Murray saranno al centro della scena venerdì 10 settembre, mentre il giorno successivo i riflettori illumineranno, fra le altre, le performance di Ferdinando Romano, del trio di Michele Tino e di Paolo Parpaglione. Domenica 12, invece, un sentito tributo collettivo, in programma all’Anfiteatro Ultravox Firenze, renderà omaggio al Dj e conduttore radiofonico Freddie Villarossa, prematuramente scomparso pochi mesi fa. Un’ultima sorpresa verrà infine offerta al pubblico il 18 settembre, nella cornice della Tenuta Poggio Casciano, grazie a un “Bonus concert” in compagnia di Giulio Ottanelli Quartet with Michele Tino. [Immagine in apertura: Firenze Jazz Festival 2020. Photo Alessandro Cinque]

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