Le eccellenze femminili italiane in scena a Barcellona

Con l’intento di valorizzare la grande forza d’animo che caratterizza l’universo femminile, le donne hanno sempre rappresentato il fulcro della ricerca della fotografa italiana, di base a <a href="https://arte.sky.it/news/kengo-kuma-casa-batllo-gaudi-barcellona" target="_blank">Barcellona</a>, Alessia Laudoni. Nella sua pratica artistica, infatti, la bellezza e la tenacia dei soggetti giocano un ruolo fondamentale. Come afferma la stessa artista: “Le donne sono la mia più grande fonte d’ispirazione, sono il centro del mio universo. La bellezza nel mio sguardo non è solo associata alla fisicità. La bellezza di una donna è nella sua stessa essenza: l’eleganza, la gentilezza, la tenerezza, la forza e la fragilità. Per raccontare le ragazze italiane ho scelto la luce naturale di Barcellona, le ho ritratte nei loro luoghi familiari e quotidiani. Ho attraversato la città per immergermi nelle loro storie ed accoglierle dentro di me, in un luogo dove il tempo non esiste più”. <h2>LA MOSTRA SULLE “RAGAZZE ITALIANE”</h2> Proprio da questi presupposti è nata Ragazze italiane, la mostra personale di Alessia Laudoni che, dal 2 settembre al 3 ottobre, animerà il giardino del Palau Robert di Barcellona. Promossa dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona, in collaborazione con la piattaforma spagnola Dreamers Academy, l’esposizione rende omaggio alle eccellenze femminili italiane che popolano gli altri Paesi. Dai ritratti di 28 ragazze italiane emergono il grande talento delle donne del Belpaese e la professionalità con cui svolgono i loro lavori all’estero (in questo caso in Spagna e a Barcellona in particolare). Unite dall’esperienza comune del viaggio, intesa come ricerca di libertà e affermazione personale, le protagoniste degli scatti di Alessia Laudoni sono donne impegnate nei campi della dell’architettura (come la lighting designer Michela Mezzavilla e la nota architetta Benedetta Tagliabue), dell’arte, della scienza (come nel caso di Caterina Biscari e Nanda Rea) e della moda, dove spiccano Renata Zanchi e Antonia Dell’Atte.

<h2>UN PROGETTO TUTTO AL FEMMINILE</h2> La mostra offre anche una visione inedita della città di Barcellona, grazie alle immagini di alcuni suoi luoghi pubblici, scelti dalle stesse ragazze poiché rivestono un importante significato nella loro storia personale. Come sottolinea anche Gaia Danese, Console Generale d’Italia a Barcellona: “Le donne ritratte in questa mostra sono solo una piccolissima parte di un insieme molto più grande che ci sarebbe stato impossibile includere. Vorrei che tutte le italiane di Barcellona potessero sentirsi rappresentate da questo piccolo emblematico gruppo di donne che Alessia Laudoni, giovane fotografa di grandissimo talento e sguardo profondo, delicato e consapevole ‒ anche lei ragazza italiana all’estero ‒ ritrae nei luoghi della città più amati, rendendo così omaggio anche a Barcellona, splendida città femmina, aperta verso il nostro Mar Mediterraneo”. [Immagine in apertura: Ragazze Italiane, by Alessia Laudoni]

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Chi l’ha detto che gli architetti costruiscono soltanto palazzi? Fondato a Shanghai nel 2013, lo studio di architettura <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/parco-giochi-cina-100architects/" target="_blank">100architects</a> ha sempre concepito i propri progetti partendo dall’idea che una buona qualità della vita possa dipendere in gran parte anche da come vengono vissuti gli spazi pubblici. Nella visione dello studio, il senso di comunità è fondamentale per poter concepire un nuovo modello di società. Ed è proprio una simile visione ad aver dato vita a <a href="https://100architects.com/project/urban-ripple/" target="_blank">Urban Ripple</a>, l’innovativo spazio pubblico che circonda un centro espositivo realizzato recentemente a Guangzhou, in Cina. <h2>UNO SPAZIO IPERSTIMOLANTE</h2> Il contesto nel quale si colloca Urban Ripple è quello dell’Exhibition Center di Guangzhou, una struttura che, ispirandosi allo stile di vita delle ultime generazioni, si compone di una serie di locali destinati alla cultura e all’intrattenimento, come un cinema, una galleria d’arte moderna e sale adibite a feste private e ad attività laboratoriali. Con l’intenzione di rendere ancora più memorabile l’esperienza dei visitatori del centro espositivo, ai 100architects è stato chiesto di progettare uno spazio pubblico molto accattivante, iperstimolante e multifunzionale. Ispirandosi al famoso fiume Zhujiang (Pearl River) – una delle icone di Guangzhou –, Urban Ripple è caratterizzato da un tanto semplice quanto sorprendente sistema di forme e colori che, come suggerisce anche lo stesso titolo del progetto, fa esplicito riferimento alle increspature dell’acqua. Grazie all’allestimento di altalene, aiuole alberate, panche e strutture ombreggianti, lo spazio pubblico invita chiunque a interagire non solo con l’ambiente ma anche con i suoi stessi fruitori. Urban Ripple si estende inoltre fino al tetto del centro espositivo, animando con una sorta di piazza sopraelevata l'ultimo piano dell'edificio. [Immagine in apertura: Urban Ripple, courtesy 100architects]

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