L’arte italiana controcorrente va in mostra a Torino

Mettere in evidenza il potere dell’arte, e più in generale della bellezza, di curare non soltanto l’anima ma anche il corpo, sostenendo attivamente la lotta contro il cancro con una parte del ricavato dalla vendita dei biglietti: è l’intento della mostra Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945, allestita fino al 12 settembre alla GAM di Torino.Il periodo tra le due guerre, estremamente vitale e fecondo dal punto di vista artistico, viene indagato facendo dialogare fra loro tre collezioni: nel percorso curato a sei mani da Annamaria Bava, Riccardo Passoni e Rischa Paterlini, attorno ai 73 capolavori selezionati tra gli oltre 450 della collezione privata di Giuseppe Iannaccone ruotano circa 130 opere attinte dal patrimonio del museo e altre provenienti dalla Galleria Sabauda.<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA A TORINO</h2>Nel raccontare i 25 anni compresi tra la fine della Grande Guerra e il termine della Seconda Guerra Mondiale è stata fatta una precisa scelta di campo, privilegiando le opere di artisti che hanno portato avanti ricerche innovative, controcorrente rispetto ai diktat del fascismo e all’estetica dominante. Diversi per sensibilità e interessi, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Felice Casorati, Carlo Levi, Renato Birolli, gli espressionisti della Scuola di via Cavour (Mario Mafai, Scipione, Antonietta Raphaël) e gli altri artisti esposti sono accomunati dall’essere lontani dalla classicità monumentale e dal ritorno all’ordine promossi dal regime.La mostra, con cui la GAM riapre al pubblico dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus, che festeggia i suoi 35 anni di attività.[Immagine in apertura: Carlo Levi, Donna e frutta, 1933, olio su tela, 73 x 92 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino / Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il nuovo saggio dedicato all'insegnamento di Gianni Rodari

A pochi mesi dalla chiusura del 2020, anno delle celebrazioni legate al centenario della nascita di Gianni Rodari, il maestro più amato d'Italia si prepara a conquistare i lettori con un nuovo saggio a cura di Giovanna Ceccatelli.In uscita il 18 maggio per Edizioni Clichy, il libro – dal titolo Gianni Rodari, il bambino sovversivo (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – getta luce sul programma e sulle teorie del grande pedagogo, rintracciando i punti chiave del suo insegnamento. Nella poetica di Rodari tolleranza, pacifismo e integrazione sono aspetti reali, tutt’altro che idealistici, così come la speranza per un mondo migliore, da costruire per e con i nostri bambini.<h2>LE OPERE DI GIANNI RODARI</h2>Scorrendo le pagine del piccolo volume sono immancabili i riferimenti alle opere che hanno segnato il successo dell'autore: dai libri per ragazzi Favole al telefono, Filastrocche in cielo e in terra, La torta in cielo e Giovannino Perdigiorno, al rivoluzionario La grammatica della fantasia, fino al racconto per adulti – pilastro della nostra letteratura – C’era due volte il barone Lamberto. Un'ottima occasione per (ri)scoprire il messaggio di uno degli educatori più innovativi e lungimiranti di tutti i tempi.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

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Banksy e la ribellione

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