Il mito di Hollywood raccontato dalle leggende della fotografia

Quando si guarda un film non capita spesso di pensare a tutto quello che avviene durante la sua realizzazione: dietro ogni sequenza cinematografica vi è infatti un mondo composto non solo da tecnici e apparecchiature sofisticate, ma soprattutto da emozioni, energie e tensioni che, non trapelando dal prodotto finale, restano esclusivamente nella memoria degli addetti ai lavori. 
Svelare le dinamiche inedite di questa dimensione poco nota è decisamente uno degli obiettivi che Alessandra Mauro – già direttrice editoriale della casa editrice Contrasto, nonché direttrice artistica della Fondazione Forma per la Fotografia di Milano – si è prefissata con la curatela della mostra Magnum on Set. Il racconto del cinema nelle immagini dei fotografi Magnum. L’esposizione – organizzata da LAZIOcrea in collaborazione con Magnum Photos e Contrasto, e promossa dalla Regione Lazio – si avvale del fascino del Castello di Santa Severa per offrire una particolare visione dei classici set hollywoodiani grazie a una selezione di 120 scatti firmati dai grandi nomi della storica agenzia Magnum Photos. Il forte legame che autori quali Robert Capa, Elliott Erwitt o Cartier-Bresson hanno stretto con la settima arte si evince dall’indiscutibile maestria nel saper cogliere l’aspetto più intimo (e spesso anche fragile) di attori e registi che, il più delle volte, vengono percepiti al pari di divinità. IL LATO UMANO DELLE STAR Ciò che emerge dalle immagini in mostra è una presa di consapevolezza dell’esistenza di un lato umano troppo spesso offuscato dalla luminosità di lustrini e riflettori: un aspetto che si può ritrovare tanto nello sguardo malinconico di un’incantevole Marilyn Monroe (ritratta con commovente solennità da Eve Arnold) quanto nella perseveranza di un Christopher Reeve impegnato a vestire i panni del mitico Superman sotto la singolare lente di Burt Glinn. Lo zelo di professionisti quali Charlie Chaplin, Elizabeth Taylor o Billy Wilder (giusto per citarne alcuni) coincide così con la stessa dedizione messa in campo dalla squadra Magnum, una passione vicendevole che viene cristallizzata dagli occhi di specialisti della produzione di immagini. Come ricorda lo stesso Elliott Erwitt: “Quel che la vita ha di meraviglioso sono le sorprese. Non vedo perché dimenticarsene quando si fa un film”. La mostra, allestita fino al 17 ottobre (e visitabile dal martedì alla domenica, nel rispetto degli orari di accesso al Castello di Santa Severa), consente allo spettatore di contemplare anche la bellezza di un complesso storico che caratterizza ancora di più un territorio idilliaco come quello della Maremma laziale.
[Immagine in apertura: Marilyn Monroe durante le riprese di The Misfits – Gli spostati di John Huston, Nevada, USA, 1960 © Eve Arnold/Magnum Photos/Contrasto]

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Addio al maestro della fotografia Oliviero Toscani

Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

Alla scoperta del nuovo festival fotografico di Torino

Il docufilm sul regista Oscar Micheaux in lizza al Festival di Cannes

Svelata la selezione delle pellicole restaurate e dei documentari a tema cinematografico inclusi quest’anno in Cannes Classics, la sezione del Festival di Cannes pensata per ripercorrere insieme al pubblico la storia e le figure simbolo della settima arte. Diversi i titoli italiani in lizza: tra questi anche Oscar Micheaux – The Superhero of Black Filmmaking, il nuovo documentario prodotto da Sky e dedicato allo straordinario regista afroamericano.<h2>OSCAR MICHEAUX ARTISTA DA RISCOPRIRE</h2> Diretto da Francesco Zippel, il film ricostruisce – attraverso il coinvolgimento di alcune delle icone più celebri della cultura cinematografica dei nostri giorni – l’epopea artistica e umana di Micheaux. La poetica del regista e sceneggiatore dell’Illinois è qui riportata alla luce attraverso immagini e interviste, mirate a sottolineare il valore sociale della sua produzione nel complesso scenario americano degli anni Venti. Da Chuck D, cantante dei Public Enemy, a John Singleton e Kevin Willmott, sono tante le personalità illustri che nel corso della pellicola offrono il loro contributo, ribadendo l’attualità del messaggio del protagonista ancora oggi, a un secolo di distanza dal suo celebre film Within Our Gates.<h2>LA NUOVA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI CANNES</h2> “La selezione da parte di ‘Cannes Classics’, la più prestigiosa sezione di documentari sul cinema al mondo, è motivo di soddisfazione incredibile. Storie come quella di Micheaux possono essere di ispirazione per tutti e il fatto che Oscar riceva, nel settantennale della sua scomparsa, un omaggio proprio a Cannes è motivo di grande orgoglio per tutti noi che abbiamo lavorato con entusiasmo a questo film”, ha dichiarato Zippel. “Sono, siamo tutti convinti che il coraggio e la genialità mostrati da Micheaux in ogni piega della sua esistenza possano costituire un modello per ognuno di noi. La sua storia è ai più sconosciuta, il mio auspicio è che con questo film possa essere conosciuta e apprezzata da più persone possibile”. Dopo lo stop nel 2020 a causa della pandemia, il Festival di Cannes tornerà dal 6 al 17 luglio. L’edizione numero 74 sarà capitanata da Spike Lee, pioniere del cinema afroamericano che sarà presidente della giuria. A lui il compito di guidare la selezione delle pellicole in corsa per aggiudicarsi l’ambita Palma d’Oro. [Immagine in apertura: Oscar Micheaux sul set, 1920]

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La vita turbolenta del pittore Pellizza da Volpedo