I 15 libri preferiti del grande architetto Álvaro Siza

Cosa accadrebbe se gli architetti più influenti e autorevoli del panorama contemporaneo venissero incoraggiati a scegliere i loro 15 libri più significativi? A offrire una risposta a questo inconsueto quesito è il progetto curato da Daniela Sá, architetta, ricercatrice e cofondatrice dell'editore indipendente portoghese monade. The List, questo il nome dell'iniziativa, chiama a raccolta alcuni dei massimi esponenti dell'architettura dei nostro tempo invitandoli a svelare i loro volumi di riferimento. E per l'esordio sceglie un autentico maestro...<h2>I 15 LIBRI PIÙ AMATI DALL'ARCHITETTO ÁLVARO SIZA</h2> Il primo progettista coinvolto è infatti <a href="https://arte.sky.it/news/architettura-alvaro-siza-mostra-fotografia-guido-guidi-portogallo" target="_blank">Álvaro Siza</a>. Classe 1993, il vincitore del Pritzker Architectural Prize 1992 ha stilato con Daniela Sá la sua lista. E le sorprese non mancano. Protagonista della scena portoghese ed europea, autore in Italia di interventi di edilizia residenziale e di opere pubbliche (come Piazza Municipio a Napoli, concepita con il collega <a href="https://arte.sky.it/news/libri-architettura-eduardo-souto-de-moura-libro" target="_blank">Eduardo Souto de Moura</a> e attualmente in via di ultimazione), <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/alvaro-siza-mostra-porto" target="_blank">Siza</a> ha indicato volumi legati alla sua professione, ma anche raccolte di poesie, opere letterarie, testi connessi a discipline come la storia e la filosofia. Fra i suoi autori più amati compaiono il conterraneo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-fernando-pessoa-artisti-museo-reina-sofia-madrid" target="_blank">Fernando Pessoa</a> e il persiano Omar Khayyan. Oltre a rendere pubblica questa selezione e le ragioni alla base delle singole scelte, talvolta associate anche a simpatici aneddoti, monade fornisce tutte le indicazioni per il reperimento di ciascuno dei 15 libri di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/architettura-online-larchivio-di-alvaro-siza" target="_blank">Siza</a>. In alcuni casi si tratta di edizione rare, disponibili sul mercato in un numero ridotto di copie. <h2>L'ARCHITETTURA SECONDO ÁLVARO SIZA</h2> Conosciuto e stimato per la coerenza del suo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/alvaro-siza-francia-pronta-la-sua-chiesa-bretagna" target="_blank">linguaggio architettonico</a>, considerato tattile, tettonico e profondamento legato allo studio della materia e della luce dei diversi luoghi in cui lavora, attraverso The List Siza rivela (e in alcuni casi conferma) chi sono i suoi architetti di riferimento. Dalle monografie di<a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-23-novembre-alvar-aino-aalto" target="_blank"> Alvar Aalto</a> a <a href="https://arte.sky.it/news/walter-gropius-libro-biografia" target="_blank">Walter Gropius</a> al libro O Problema da Casa Portuguesa, scritto dall'architetto portoghese Fernando Távora (presso il cui studio iniziò a lavorare), fino ai testi redatti dagli italiani <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/morte-vittorio-gregotti-architettura" target="_blank">Vittorio Gregotti </a>e Alberto Sartoris, Siza dichiara apertamente le figure che hanno inciso nella sua formazione e nella definizione del suo stile maturo. In attesa di conoscere i prossimi protagonisti di The List, la selezione completa The List #1 Álvaro Siza è disponibile a <a href="https://www.monadebooks.com/the-list-siza?lang=en" target="_blank">questo link</a>.
[Immagine in apertura: The List #1 Álvaro Siza. Photo © monade]

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A Londra il progetto d'artista che "conserva" la voce umana sotto forma di gemme preziose

Che cosa c'è di più unico e inafferrabile della voce? Trae spunto da questo interrogativo l'affascinante <a href="https://arte.sky.it/news/meta-museo-voce-gemme" target="_blank">progetto </a>messo a punto dagli artisti ed esperti di tecnologia Harry Yeff (Reeps100) e Trung Bao, che il prossimo 8 settembre inaugureranno a Londra, negli spazi di W1 Curates, VOICE GEMS: 1000 YEAR ARCHIVE, la collezione di alcune delle voci più rare, significative e a "rischio" dell'intero pianeta, conservate sotto forma di gemme preziose grazie all'ausilio del linguaggio e degli strumenti digitali.<h2>ARTE E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA VOCE</h2> L'ambizioso progetto VOICE GEMS, sviluppato a partire dalla "trasformazione" della risata di due amanti in una pietra preziosa destinata a sostituire il classico diamante dell'anello di fidanzamento, si basa su un sistema generativo ideato dal duo di artisti per cogliere la struttura della singola voce e "tradurla" nelle forme e nei colori di ciascuna gemma che compone l'incredibile 1000 YEAR VOICE GEMS ARCHIVE. Le voci appartengono sia a personalità del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-commedia-umana-weiwei-venezia" target="_blank">Ai Weiwei</a>, Will.i.am, Felipe Pantone, Kenny Schachter e Lily Cole, sia a specie animali in via di estinzione sia al mondo delle Intelligenze Artificiali, a riprova della moltitudine di ambiti che confluiscono nell'archivio. Le gemme custodite dalla raccolta possono mantenere la loro forma puramente digitale ma anche conquistare una dimensione fisica, assumendo le sembianze di installazioni e sculture 3D. L'obiettivo è innescare un dialogo proficuo fra arte e tecnologia per salvaguardare il suono per eccellenza, inscindibilmente legato alla sfera della memoria e a quella affettiva, mettendone in risalto la preziosità.<h2>LA MOSTRA "VOICE GEMS" A LONDRA</h2> Fino al 26 settembre, quindi, i quattrocento metri quadrati della sede londinese accoglieranno le imponenti proiezioni digitali delle gemme conservate nell'archivio, offrendo nuove prospettive su un fenomeno quotidiano eppure complesso come quello dell'espressione vocale. Riprendendo le parole di uno degli ideatori del progetto, Trung Bao, "VOICE GEMS sta fornendo alle persone un nuovo modo per sperimentare ed entrare in connessione con le voci. Mettere in luce, preservare e amplificare voci uniche e importanti insieme a quelle a rischio attraverso un medium che le persone possono vedere, toccare e al quale si possono connettere in diverse maniere sensoriali è qualcosa di molto speciale”. [Immagine in apertura: VOICE GEMS, exhibition view at W1 Immersive. Credit VOICE GEMS]

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