La call rivolta a fotografi di strada e documentaristi

Con l’obiettivo di fornire prospettive e contributi rilevanti al mondo della fotografia di strada, Eyeshot, il primo editore indipendente fondato e diretto da Marco Savarese e incentrato esclusivamente sulla fotografia documentarista contemporanea, lancia Eyeshot Open Call 2022. Per presentare la candidatura, c’è tempo fino al prossimo 31 agosto.<h2>COME CANDIDARSI AL BANDO 2022 DI EYESHOT</h2> Due le categorie previste dalla competizione: Immagine singola e Serie. Per la prima sezione saranno decretati tre vincitori fra cinquanta finalisti, le cui opere saranno tutte esposte – e vendute – nella prima mostra fotografica organizzata da Eyeshot, in programma alla Galleria del Cembalo di Roma dal 17 al 23 novembre prossimi. Tutte le immagini finaliste, saranno inoltre inserite nel libro fotografico Eyeshot Open Call 2022. A "conquistare" la prima di copertina di questa pubblicazione sarà la fotografia vincitrice assoluta della competizione: al suo autore sarà corrisposto un premio in denaro pari a mille euro. Anche il secondo e terzo classificato riceveranno un compenso pecuniario (rispettivamente pari a cinquecento euro e duecentocinquanta euro) e le loro opere fotografiche, stampate come cartoline autografate in edizione limitata, accompagneranno lo speciale volume. La categoria Serie prevede, invece, tre vincitori scelti fra venti finalisti. Ai premiati è riservata l’offerta di un contratto di pubblicazione comprensivo di editing, stampa, distribuzione e promozione (per un investimento totale di oltre diecimila euro) per una monografia, in edizione limitata, dedicata al lavoro fotografico ritenuto più interessante. Anche i finalisti di questa sezione prenderanno parte alla mostra.<h2>LA CALL CHE OFFRE ANCHE UNA VALUTAZIONE PROFESSIONALE</h2> Per migliorare, attraverso la competizione, la propria espressione artistica, Eyeshot assegnerà ad ogni opera fotografica partecipante un punteggio da 1 a 6, sulla base dei seguenti parametri: Composizione, Colore, Gestione della luce, Impatto, Creatività e stile, Storytelling e soggetto e Aderenza/appropriatezza al tema (esclusivamente per le immagini della serie fotografiche). Inoltre, versando un contributo aggiuntivo, viene offerta l'opportunità di ottenere una preziosa valutazione professionale sulle immagini candidate. Scegliendo un giudice tra quelli che compongono la giuria internazionale del concorso (formata da Marco Savarese, Emin Özmen, Kitra Cahana, Koci Hernandez, Isadora Kosofsky, Mark Abramson, Vineet Vohra e Siegfried Hansen), sarà quindi possibile ricevere un feedback scritto, video o audio sul proprio lavoro. Il regolamento e il bando di partecipazione completo sono disponibili sul <a href="https://www.eyeshotstreetphotography.com/iscrizioni-eyeshot-open-call-2022/" target="_blank">sito ufficiale</a> di Eyeshot. [Immagine in apertura: Photo by 13on on Unsplash]

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A New York nel 2024 aprirà il museo dell'hip hop

C'è una data di apertura per l'<a href="https://arte.sky.it/news/new-york-primo-museo-hip-hop" target="_blank">Universal Hip Hop Museum (UHHM)</a>: dovrebbe infatti inaugurare nel 2024. Il sito in cui sta prendendo forma l'atteso museo non è luogo qualsiasi: coincide, infatti con l'area del Bronx in cui negli anni Settanta del secolo scorso iniziò l'ascesa della corrente artistica e culturale <a href="https://arte.sky.it/news/ghetto-brother-hip-hop-fumetto" target="_blank">hip hop</a>, destinata nel giro di qualche anno a conquistare il pubblico internazionale. <h2>NEL BRONX APRIRÀ IL MUSEO DEDICATO ALL'HIP HOP</h2> L'apertura dell'UHHM è inclusa nel vasto programma di sviluppo immobiliare a uso misto denominato Bronx Point, che include la realizzazione di oltre 540 alloggi a canoni accessibili, di spazi commerciali e di una nuova passeggiata che costeggerà il fiume Harlem. Il museo rappresenta il fulcro culturale dell'operazione, complessivamente coordinata dallo studio S9 Architecture; punta dichiaratamente a diventare il riferimento internazionale per gli estimatore dell'hip hop, oltre che una destinazione per la comunità locale. Dal punto di vista museologico, l'UHHM perseguirà l'obiettivo di celebrare e preservare la storia della musica e della cultura hip hop, promuovendone la comprensione e diffusione.
Alla base del progetto c'è la volontà di dare vita a spazi in grado di coinvolgere attivamente i visitatori, fra mostre virtuali, esperienze digitali, spettacoli e un'ampia gamma di innovative attività educative. L'istituzione del museo, il primo del genere a livello globale, si deve a Rocky Bucano, che è anche presidente e direttore dell'UHHM, e a un gruppo di imprenditori e artisti del settore. <h2>LA MOSTRA SULL'EPOCA D'ORO DELL'HIP HOP</h2> In attesa di ulteriori dettagli sul museo, la sua mission culturale viene portata avanti nella sede temporanea del Bronx Terminal. Proprio qui, è attualmente visitabile la mostra interattiva [R]Evolution of Hip Hop, una sorta di "preludio" dell'offerta della nascente istituzione. Il percorso espositivo si concentra sugli anni dal 1986 al 1990, un quadriennio che è considerato l'"epoca d'oro" della musica e della cultura hip hop, presentata per l'occasione anche a partire dalla vivace "contaminazione" fra moda e sonorità. [Immagine in apertura: Universal Hip Hop Museum in the Bronx Point development. Rendering credits to S9 Architects]

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