Le opere più dirompenti dell'arte moderna e contemporanea

“Ogni atto di creazione è innanzitutto un atto di distruzione”, dichiarò <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-museo-malaga" target="_blank">Pablo Picasso</a> in una delle sue citazioni rimaste più celebri. Una frase che sembra essere presa in prestito oggi da Susie Hodge, autrice di un nuovo compendio dedicato proprio alle opere che maggiormente hanno “sfidato” la tradizione e le convenzioni, innescando dirompenti meccanismi di cambiamento all'interno della società. 
<h2>L'ARTE COME SFIDA ALLA TRADIZIONE</h2> A portare il volume sugli scaffali è la casa editrice <a href="https://www.giunti.it/catalogo/art-quake-9788809910805" target="_blank">Giunti</a>, che ha confezionato un progetto d'impatto sin dalla copertina, di colore giallo canarino (nell'immagine in apertura un dettaglio). Su di essa spicca la scritta in rosso Art Quake, titolo che suggerisce i “terremoti” sociali provocati proprio da determinate opere d'arte realizzate nel passato. Opere che seppero opporsi al gusto e alle idee dominanti, affrontando la tradizione e facendola “in mille pezzi”. 
<h2>50 CAPOLAVORI DEL PASSATO E DEL PRESENTE</h2> Il periodo preso in esame all'interno del libro va dalla metà dell’Ottocento alla contemporaneità; un lasso di tempo cruciale, costellato di opere che con la loro potenza estetica e il loro messaggio hanno sconquassato la sensibilità, il gusto, il mercato e, più in generale, la sensibilità collettiva. Disposti in sequenza cronologica, e accompagnati da analisi sia del contesto storico sia delle caratteristiche tecniche fondamentali, ognuno dei lavori analizzati dimostra la sua portata “destabilizzante”. Si passa dalle Bagnanti di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/mostra-pittura-natura-gustave-courbet-palazzo-dei-diamanti-ferrara" target="_blank">Gustave Courbet</a> alla celeberrima Fontana di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/marcel-duchamp-libro-senaldi" target="_blank">Marcel Duchamp</a>, da Anthropométrie sans titre di <a href="https://arte.sky.it/news/una-vernice-ricrea-il-colore-blu-di-yves-klein" target="_blank">Yves Klein</a> a The Dinner Party di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/judy-chicago-realta-aumentata" target="_blank">Judy Chicago</a>. E poi ancora i più recenti murales di <a href="https://arte.sky.it/news/banksy-libro-street-art" target="_blank">Banksy</a>, la fotografia “profana” di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/andres-serrano-in-dialogo-con-la-collezione-del-petit-palais" target="_blank">Andres Serrano</a> e le gabbie metalliche di<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/mostra-mona-hatoum-pulitzer-arts-foundation" target="_blank"> Mona Hatoum</a> (una riflessione sullo stato di detenzione, fisica e morale, vissuta durante la guerra civile libanese). 
<h2>OLTRE LE CONVENZIONI</h2> In totale sono cinquanta i capolavori presi in esame, tutti diversi tra loro, ma accomunati da storie di dissenso, protesta, reazione ai retaggi culturali del tempo. Un libro che mette a nudo il senso più profondo dell'arte moderna, e il suo ruolo attivo nella crescita e nell'evoluzione della società.

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La vita di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-dante-felice-limosani-firenze-anniversario" target="_blank">Dante Alighieri</a> è al centro del docu-film in onda su Sky Arte sabato 16 aprile. Dante – Fuga dagli Inferi ripercorre in particolare i vent’anni di esilio, la “fuga” da Firenze, la condanna a morte, le continue peregrinazioni ma anche la scrittura di una delle opere più famose al mondo, la Divina Commedia.
A rendere il racconto ancora più suggestivo è la voce narrante di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/toni-servillo-classifica-attori-new-york-times" target="_blank">Toni Servillo</a>, il quale interpreta magistralmente i versi del capolavoro dantesco per eccellenza, in una sorta di making of della Divina Commedia. Il tutto è affrontato da un punto di vista inedito, quello di Antonia, l’unica figlia di Dante ‒ interpretata dalla giovane Federica Baù e con la voce di Chiara Gioncardi ‒, una bambina cresciuta a Firenze, priva del padre, che conoscerà solo sul punto di morte a Ravenna, dove l’attende non solo l’incontro con il genitore ma anche quello con la sua opera appena conclusa.
Le riflessioni di esperti e intervistati d’eccezione come Nicola Lagioia, Alberto Casadei, Laura Pasquini, Sebastiana Nobili, Alma Poloni, Giuseppe Indizio, Francesco Santi, il Conte Sperello di Serego Alighieri restituiscono una visione di Dante e della sua poetica in cui si intrecciano eventi storici, fattori psicologici ed emozioni.
Emblematiche le parole del regista Sebastiano Facco: “L’intenzione è quella di avvicinare anche i ‘profani’ all’opera e alla vita del poeta; un racconto più suggestivo che didascalico, che cerca di superare le ‘versioni ufficiali’ con approfondimenti poco toccati dalla vulgata comune. L’obiettivo è quello di rivalutare la figura di Dante e riscoprire il significato di un capolavoro che non conosce i limiti del tempo. È la storia di un uomo e della sua opera. Un’opera ‒ la Divina Commedia ‒ al tempo stesso metafora della vita di Dante e della stessa esistenza umana, scritta per vendetta e rivalsa e destinata a rimanere nella Storia”.

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