Amori e ossessioni nella città onirica di Lorenzo Mattotti

In un certo senso, il nuovo libro di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/mostra-paesaggio-patagonia-lorenzo-mattotti-disegni-mantova" target="_blank">Lorenzo Mattotti</a> – formidabile protagonista dell'illustrazione contemporanea – è un libro “ciclico”. Perché comincia con l'amore e, dopo mille digressioni che toccano la violenza e la rabbia, si conclude ancora con l'amore. I sentimenti sono d'altronde il vero leitmotiv dell'intera opera dell'artista bresciano, apprezzato anche oltreconfine per il suo stile fluido e sognante: coniugando Espressionismo tedesco, influenze cinematografiche e realismo americano, l'artista è riuscito a creare nel corso degli anni un linguaggio che fosse in mutamento costante, capace di adattarsi a mezzi e tecniche differenti (si pensi, ad esempio, alla sua incursione nel mondo del cinema, con il film <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/anche-il-film-danimazione-di-lorenzo-mattotti-in-concorso-a-cannes" target="_blank">La famosa invasione degli orsi in Sicilia</a>). 
<h2>IL NUOVO LIBRO DI LORENZO MATTOTTI</h2> Il libro in questione, appunto, è uno spaccato eccellente dell'abilità tecnica e pittorica del maestro, riassumendo molte (eppure solo una parte) delle tecniche e degli stili pittorici toccati dall'autore. Si intitola Città, incroci, amori e tradimenti, ed è un'incantevole sequenza di disegni che affondano le radici nel primo <a href="https://arte.sky.it/news/libro-street-art-coronavirus" target="_blank">lockdown</a>. È in quella prima fase di immobilità e straniamento collettivo che Mattotti decide di fermarsi e disegnare su taccuini di formato quadrato dettagli del mondo esterno, approfondendo temi fino a quel momento soltanto accennati nella sua produzione: è il caso della ritualità ancestrale tra uomo e donna, o delle danze e delle risse metropolitane (disegni ispirati agli affreschi di Pisanello nel <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-19-novembre-palazzo-ducale-mantova" target="_blank">Palazzo Ducale di Mantova</a> e qui caricati di significato proprio in risposta alle misure di distanziamento anti-Covid). 
<h2>CITTÀ, INCROCI, AMORI E TRADIMENTI</h2> Portato sugli scaffali da <a href="https://www.libri.it/logosedizioni" target="_blank">Logos Edizioni</a> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), e impreziosito da un design elegante e curato, il libro è un incantevole poema visivo senza inizio e senza fine. Non ci sono parole, neanche due righe di descrizione. Il palcoscenico è tutto per le immagini, che scorrono davanti agli occhi del lettore insieme ai loro soggetti. Al centro di ogni scena ci sono sempre loro, o meglio: noi, le persone. Protetti dalle mura della città o tra le pareti di un'abitazione chiusa a chiave, in corsa per le strade di una metropoli o stretti sul dancefloor di un locale notturno, i protagonisti delle tavole si abbandonano alla passione, incrociano sguardi circospetti, stringono amicizie, litigano e si scontrano con violenza (per poi incontrarsi di nuovo di fronte al precipizio e lasciarsi andare a un lungo abbraccio, per non cadere nel vuoto). Non a caso, il volume si chiude con un uomo e una donna affacciati a un balcone, che guardano davanti a sé, forse pronti a intraprendere un nuovo viaggio.

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Palchi fioriti è la sessione primaverile 2022 del festival di teatro popolare Le mille e una piazza giunto, quest’anno, alla sua terza edizione e organizzato dall’Associazione culturale e compagnia teatrale Atelier Teatro. La rassegna, come a simboleggiare la rinascita della natura dopo il lungo inverno, sta animando con spettacoli teatrali gratuiti i parchi, i giardini urbani e gli spazi verdi della città di Milano, con particolare attenzione alle periferie. Gli appuntamenti teatrali – incentrati su opere classiche greche e latine e pensati per un pubblico di tutte le età – si svolgono nei weekend fino al 12 giugno. <h2>IL FESTIVAL DI TEATRO POPOLARE “LE MILLE E UNA PIAZZA”</h2> L’obiettivo della sessione primaverile Palchi fioriti è il recupero della dimensione pubblica collettiva in cui ebbe origine il teatro. Le opere teatrali greche e latine sono infatti nate per essere recitate all’aperto, rivolgendosi a un pubblico vario e stratificato. Il festival, animando i luoghi cittadini di ritrovo spontaneo, vuole così riportare i testi classici fuori dal teatro d’autore, indirizzato perlopiù a una platea di intenditori. <h2>IN SCENA I GRANDI CLASSICI GRECI E LATINI </h2> Gli appuntamenti teatrali di primavera vedono Atelier Teatro mettere in scena le opere Gli uccelli, Le nuvole e Pluto del commediografo greco Aristofane e poi la favola latina L’asino d’oro di Apuleio in una versione rivisitata da Carlo Boso, mentre le compagnie teatrali professioniste, ospiti della kermesse, presentano Sofocle, Euripide e Plauto. Nello specifico, la compagnia romana I fiori di Bacco porta in scena Antigone, tragicommedia dell’arte e il Teatro della Juta di Alessandria propone l’Aulularia di Plauto. Per conoscere tutti gli appuntamenti della manifestazione, vi suggeriamo di consultare il <a href="https://atelierteatro.it/portfolio_page/le-mille-e-una-piazza-palchi-fioriti-maggio-giugno-2022/" target="_blank">sito ufficiale </a>del festival. [Immagine in apertura: Photo Lorenzo Boccalari]

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La storica Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975


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