Il libro dedicato ai parchi giochi più spettacolari del mondo

Più che parchi giochi sono delle vere e proprie opere d'arte interattive: installazioni outdoor che invitano i più piccoli, ma non solo, a dialogare con lo spazio esterno e con il proprio corpo. Stiamo parlando dei playground protagonisti del nuovo libro edito da <a href="https://corraini.com/it/" target="_blank">Corraini</a>: un omaggio agli spazi urbani destinati ai bambini, intesi come punto di partenza per comprendere la società che ci circonda. 
<h2>OMAGGIO AL PARCO GIOCHI</h2> L'idea del volume – dal titolo Playgrounding. Il playground come forma simbolica della società e della cultura progettuale – nasce da un'iniziativa della storica e curatrice di design Domitilla Dardi, intrapresa sul web e destinata proprio al confronto sui temi dello spazio urbano, della creatività e della cultura dell’infanzia. “Il playground è una forma simbolica a tutti gli effetti, che ci porta al cuore antropologico delle nostre relazioni sociali, alla possibilità di imparare, ma anche di soffrire, di divertirci od ottunderci, di creare rapporti sani o di mettere in piazza nevrosi e desideri di rivalsa”, sottolinea l'autrice, curatrice al <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-roma-concorso-architettura" target="_blank">MAXXI</a> di Roma. “Perché – si sa – il gioco è una cosa seria, e quando giochiamo entriamo in contatto con una parte molto profonda della nostra natura”. 
<h2>IL LIBRO “PLAYGROUNDING”</h2> Partendo da queste premesse, il libro presenta una lunga e mirabile selezione di immagini e foto d'autore – come quelle scattate da Stefano Cerio e Fujio Kito –, e soprattutto di progetti di artisti, designer e architetti che condividono la passione per la progettazione di <a href="https://arte.sky.it/news/guida-parchi-giochi-berlino" target="_blank">parchi giochi</a>. Si va dai primissimi ambienti esterni a carattere ludico realizzati da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-le-corbusier-pinacoteca-agnelli-torino" target="_blank">Le Corbusier</a> per la sua Unité d'Habitation a Marsiglia, alle installazioni di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/morte-enzo-mari-design" target="_blank">Enzo Mari</a> per la Mostra Nazionale del Marmo a Carrara; dalle sculture psichedeliche di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/niki-de-saint-phalle-mostra-capalbio" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a> agli interventi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/morte-vito-acconci-performance-body-art-architettura" target="_blank">Vito Acconci</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/app-turismo-volterra-mauro-staccioli" target="_blank">Mauro Staccioli</a>. Una parata di opere storiche accostate, nella seconda sezione del volume, a una non meno spettacolare raccolta di schizzi e rendering messi a segno da autori contemporanei: ci sono le enormi quinte teatrali di Paul Cox, dove gli spettatori sono invitati a sperimentare seguendo la spontaneità della fantasia, e le figure antropomorfe di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-olimpia-zagnoli-reggio-emilia-illustrazioni" target="_blank">Olimpia Zagnoli</a>; e poi ancora il Fun Palace galleggiante dello Studio Ossidiana e la casa-playground di Konstantin Grcic: uno spazio chiuso progettato all'insegna del motto “learning by playing”. 
<h2>DAL LIBRO ALLA MOSTRA NEL SEGNO DEL GIOCO</h2> Le opere – qui accompagnate da approfondimenti e impaginate all'interno di un layout che riflette lo spirito giocoso del progetto – saranno inoltre visibili fino al prossimo 30 luglio a Milano, nell'ambito dell'omonima rassegna allestita negli spazi di Libreria 121+, in occasione del Fuorisalone. Un omaggio alla sfera ludica e un invito a mettersi in gioco nello spazio collettivo. 
[Immagine in apertura: Yuri Suzuki, Sonic Playground. High Museum of Art, Atlanta, 2018]

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Il docu-film Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce, in onda su Sky Arte giovedì 23 giugno, celebra l’epopea artistica di Claude Monet e uno dei soggetti più studiati e amati dal pittore francese. La pellicola conduce gli spettatori a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny, presso la casa e il giardino dell’artista, e tra gli splendidi panorami di Étretat. Un viaggio alla scoperta dei luoghi che accolsero Monet durante la sua esistenza, fino al giardino di Giverny, appunto, dove l’artista spese i suoi ultimi anni di vita mettendo a punto la Grand Décoration: enormi pannelli raffiguranti il suo stagno di ninfee, un inno alla serenità e alla pace sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale. Soltanto dopo la sua morte il sogno a lungo coltivato si trasformò in realtà, con l’installazione del poderoso ciclo pittorico presso il Musée de l’Orangerie di Parigi. Furono necessari ulteriori decenni perché la sua rivoluzionaria opera fosse apprezzata e compresa e il successo arrivò solo quando i dipinti di Monet raggiunsero il territorio americano. A tenere le redini del racconto filmico è l’attrice Elisa Lasowski, mentre la consulenza scientifica è affidata allo storico e scrittore Ross King, autore del best seller Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna, edito in Italia da Rizzoli. Tra gli altri interventi che gettano nuova luce sulla figura di Monet e sul suo lavoro spiccano quello della fotografa fiamminga Sanne De Wilde e quello della giardiniera della Fondation Monet, Claire Hélène Marron. La colonna sonora originale del film è invece firmata da Remo Anzovino.

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