Il progetto d'artista che scolpisce la voce trasformandola in una pietra preziosa

Unica, riconoscibile, identitaria: la voce è fra gli elementi distintivi di ogni essere umano. "Strumento" potentissimo, in grado di riflettere e restituire entusiasmi e tensioni, veicolando opinioni e stati d'animo, nelle mani degli artisti Harry Yeff e Trung Bao diviene oggi il "medium ispiratore" di un inedito progetto creativo. Nata da un'idea della coppia di autori, inglese il primo e vietnamita il secondo, la serie di opere Voice Gems traduce in pietre preziose le più straordinarie, vibranti e magnetiche voci umane, così da regalare loro "un'esistenza" oltre quella consueta.<h2>IL PROGETTO ARTISTICO VOICE GEMS</h2> A ricostruire la genesi del progetto è lo stesso Yeff, new media artist classe 1989; noto con il nome d'arte di Reeps100, è attivo da quindici anni nel settore delle tecnologie vocali. Con oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube per le sue sperimentazioni vocali, considera Voice Gems una modalità per raccogliere e "preservare" l'estesa gamma dei fenomeni vocali. Paragona l'iniziativa a un "nuovo metodo di connessione", in grado di soddisfare coloro che sono alla ricerca di modalità originali per esprimere, con la tecnologia, esperienze umane. Alla base del progetto c'è la sintetizzazione di una traccia sonora, la cosiddetta Voice Gem: i singoli pezzi che la costituiscono possono essere visualizzati come video, fermo immagine ad alta risoluzione, proiezioni su larga scala, NFT o installazioni scultoree di arte pubblica. Data l'unicità di ciascuna voce, i metadati che da essa derivano vengono considerati dai due autori al pari delle "impronte digitali": di conseguenza, il risultato di ogni processo creativo, per quanto supportato da mezzi di natura tecnologica, resta comunque incentrato sulla dimensione umana. <h2>IL VOICE GEMS META-MUSEUM</h2> Dopo essere stato esposto ad Art Basel Miami Beach 2021, alla König Galerie di Berlino e all'OÖ Art Museum di Linz, e in attesa della presentazione di otto gemme al prossimo World Economic Forum, Voice Gems sta facendo il proprio debutto nel metaverso. Harry Yeff e Trung Bao hanno infatti lanciato da poco il Voice Gems meta-museum, lo spazio pensato per ospitare e mostrare l'archivio fin qui creato. L'idea di scolpire attraverso la voce, conferendole l'aspetto di una pietra preziosa, sia in forma digitale che 3D, sta spingendo il duo ad allargare l'indagine anche oltre gli essere umani. Voci generate tramite le intelligenze artificiali, lingue morte e sonorità proprie di specie in pericolo di estinzione rappresentano infatti un ulteriore serbatoio dal quale attingere in questo singolare percorso di ricerca. In una fase storica segnata dal distanziamento fisico, Voice Gems sembra offrire alle persone un'opportunità per vedere (o toccare, a seconda dei casi) il suono prodotto da ogni individuo, mettendone in evidenzia le (spesso sottovalutate) forza e bellezza. Premesse per certi versi simili, ma con l'obiettivo dichiarato di esprimere in immagini il canto di un uccello, sono alla base di un progetto dell'artista australiano Andy Thomas: <a href="https://arte.sky.it/news/canti-uccelli-amazzonia-opere-digitali-andy-thomas" target="_blank">Visual Sounds of the Amazon 2</a>. [Immagine in apertura: Credit Reeps100 (Harry Yeff) e Trung Bao]

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Londra si illumina con sei installazioni d'artista

Nuovo appuntamento con il Light Festival, che illuminerà la Battersea Power Station sino al 27 febbraio 2022: sei grandi installazioni d'artista rendono ancora più suggestiva l'atmosfera dell'iconico quartiere londinese affacciato sul Tamigi. Dopo il debutto nel 2020, la rassegna, realizzata in collaborazione con la Light Art Collection, fondata dall'<a href="https://arte.sky.it/news/amsterdam-light-festival" target="_blank">Amsterdam Light Festival</a>, punta sull'eccezionale impatto visivo degli interventi luminosi creati dagli artisti nell'area dominata dall'ex centrale termoelettrica a carbone e divenuta un nuovo distretto residenziale e culturale della città.<h2>IL LIGHT FESTIVAL 2022 A LONDRA</h2>
Le installazioni luminose, fruibili in maniera gratuita, portano la firma di artisti provenienti da diversi Paesi, fra cui due italiani: Michela Bonzi, la lighting designer autrice di Antenna Sud, opera che rimanda a un oggetto ancora ben presente nei contesti cittadini italiani, e Angelo Bonello, al suo debutto londinese con Run Beyond, un intervento che invita a compiere un salto, metaforico e concreto, elogiando il potere dell'immaginazione. <h2>GLI ARTISTI DEL LIGHT FESTIVAL 2022</h2> A loro si aggiungono Felipe Prado, che attraverso la sua Picto Sender Machine innesca un divertente dialogo con il pubblico, LAVA (Laboratory for Visionary Architecture), che mescolano la tradizione artigianale delle lanterne ai più innovativi strumenti tecnologici per dare origine alle Digital Origami Tigers, Victor Engbers, che si serve dell'uranium-glass per sfidare le leggi della scienza, e Mads Vegas, con il suo Eternal Sundown dal sapore post apocalittico. Il risultato è un mosaico di luci e colori che ben si innesta nel tessuto urbano londinese, illuminando un inverno particolarmente buio a livello globale. [Immagine in apertura: Angelo Bonello, Run Beyond. Foto di John Sturrock]

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