I capolavori dell’ingegneria mondiale in mostra a Roma

Volumi audaci e sorprendenti che sembrano "sfidare" la gravità; svettanti grattacieli che detengono record internazionali; coperture ed edifici impressionanti, esito di ardite sperimentazioni strutturali: la storia dell'architettura e dell'ingegneria è ricca di progetti sensazionali, che non smettono di essere oggetto di studio e ricerca anche a distanza di tempo dalla loro ultimazione. A esaminare il tema, aprendo un varco in un settore in costante evoluzione, è la mostra con cui il <a href="https://arte.sky.it/news/concorso-grande-maxxi-roma-vincitore" target="_blank">MAXXI</a> prosegue la propria indagine sul rapporto tra arte, architettura, scienza e nuove tecnologie. <h2>IL MEGLIO DELL'INGEGNERIA MONDIALE IN MOSTRA AL MAXXI</h2> Aperta fino al 10 aprile 2023, TECHNOSCAPE. L’architettura dell’ingegneria "non solo porta alla luce il contributo dei grandi progettisti strutturali alla storia dell’architettura", spiegano i curatori Maristella Casciato e Pippo Ciorra. Nello stesso tempo "getta uno sguardo ad ampio raggio sul futuro dell’ingegneria e sul suo sempre più evidente spostamento dal mondo delle strutture a quello delle tecnologie, dei nuovi materiali, dell’azione ambientale, della fabbricazione digitale, della robotica, qui indagato attraverso la collaborazione con i sette prestigiosi centri di ricerca universitari provenienti da tutto il mondo", precisa il duo curatoriale. Questi obiettivi vengono perseguiti adottando un "doppio registro", cui corrispondono due macro-sezioni. La prima chiama a raccolta i maestri della progettazione globale – fra loro <a href="https://arte.sky.it/news/frank-lloyd-wright-case-tour-virtuale" target="_blank">Frank Lloyd Wright</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-design-le-corbusier-marsiglia-cite-radieuse" target="_blank">Le Corbusier</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/07/in-australia-larte-aborigena-conquista-anche-la-sydney-opera-house" target="_blank">Jörn Utzon</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/08/chi-salvera-la-sala-concerti-galleggiante-di-louis-kahn">Louis Kahn</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/renzo-piano-libro" target="_blank">Renzo Piano</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/rem-koolhaas-taipei-performing-arts-center-taiwan" target="_blank">Rem Koolhaas</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/museo-sydney-sanaa-apertura" target="_blank">SANAA</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-architettura-giappone-malaga" target="_blank">Toyo Ito</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-centro-culturale-cina" target="_blank">Zaha Hadid</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/kengo-kuma-portale-cattedrale-angers" target="_blank">Kengo Kuma</a> – e presenta oltre 40 capolavori. In otto aree tematiche – Gusci sottili; Campate modulari; Volumi sospesi; Edifici alti; Strutture reticolari; Cupole; Materiali alternativi; Membrane leggere – i visitatori hanno così la possibilità di comprendere le innovazioni e le specificità di edifici cult come l'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/sydney-opera-house-ristrutturazione" target="_blank">Opera House di Sidney,</a> progettata da Jørn Utzon e Ove Arup, il MASP di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lina-bo-bardi-triennale-milano" target="_blank">Lina Bo Bardi</a> e José Carlos de Figueiredo Ferraz a San Paolo, il <a href="https://arte.sky.it/news/kimbell-art-museum-louis-kahn-anniversario" target="_blank">Kimbell Art Museum a Fort Worth</a> (Texas) di Louis Kahn e August Eduard Komendant o il Palazzetto dello Sport di <a href="https://arte.sky.it/news/pier-luigi-nervi-ambasciata-italia-brasilia" target="_blank">Pier Luigi Nervi</a> a Roma.<h2>UN FOCUS SULLE PROSSIME FRONTIERE DELL'ARCHITTETURA</h2> La sperimentazione tecnologica e la crescente attenzione dell’ingegneria e dell'architettura verso la questione ecologica confluiscono, infine, nel secondo polo tematico della mostra al MAXXI. Vengono quindi proposte le installazioni sviluppate da sette centri di ricerca universitari – ETH di Zurigo, Università di Stoccarda, Technische Universität di Berlino, l’Università per le arti applicate di Vienna, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), Università di Princeton e la Fondazione Eucentre dello IUSS di Pavia –, dedicate a specifici ambiti di ricerca. Nel complesso, fra i dati che emergono da questa sezione rientra il progressivo spostamento dal mondo delle strutture a quello delle tecnologie, testimoniato dagli studi sui nuovi materiali, dall'ascesa del digitale e della robotica e dalla necessità di rispondere alle urgenze ambientali. [Immagine in apertura: LERA, Pei Cobb Freed & Partners, Bank of China Tower, Hong Kong, 1990. Photos 1990 Paul Warchol. Courtesy Pei Cobb Freed & Partners]

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Legati a un immaginario senza tempo, che nel corso delle epoche ha impregnato numerosi ambiti del pensiero e della cultura, oltre qualsiasi confine geografico, gli spettri evocano una dimensione inquietante ma suggestiva, fatta di stratificazioni, assenza e dettagli nascosti. A queste presenze inafferrabili è ispirata la mostra allestita al museo Madre di Napoli fino al 14 novembre 2022, accompagnata da un titolo che non lascia dubbi in merito all'impianto concettuale su cui è costruita.<h2>SPETTRI E MEMORIA A NAPOLI</h2> Spettri: palinsesti della memoria, a cura di Kathryn Weir, riunisce per la prima volta fra le sale del museo napoletano alcune delle opere recentemente entrate a far parte della sua raccolta e altri lavori mai esposti. Esito di donazioni di artisti, bandi come l'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/mare-magnum-nostrum-gea-casolaro" target="_blank">Italian Council</a> e acquisizioni sostenute dalla Regione Campania, gli interventi portano la firma di autori di generazioni diverse, accomunati però da una riflessione sulle varie tipologie di spettri che "infestano" l'ambiente in cui viviamo. I fantasmi del passato assumono le sembianze di storie cancellate o messe a tacere, di eventi che non trovano spazio nel presente, ma che lo condizionano, influenzando anche il futuro. Le opere in mostra al Madre riportano alla luce quelle stratificazioni e danno consistenza a quelle storie, usando quale cassa di risonanza tematiche universali come la casa, la famiglia, il lavoro, la natura e intrecciando quindi una narrazione che è al contempo individuale e collettiva.<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA AL MADRE</h2> Sono Betty Bee, Gregorio Botta, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mostra-ra-di-martino-afterall-roma" target="_blank">Rä di Martino</a>, Lino Fiorito, Ann Veronica Janssens,<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/installazione-ibrahim-mahama-porta-venezia-milano" target="_blank"> Ibrahim Mahama</a>, Raffaela Mariniello, Raffaela Naldi Rossano, Gloria Pastore, Elisa Sighicelli e <a href="https://arte.sky.it/foto/padiglione-italia-tosatti-biennale-venezia" target="_blank">Gian Maria Tosatti </a>ad attribuire una forma agli spettri di un passato necessario a comprendere le evoluzioni del presente e a schiudere lo sguardo sul domani, dando concretezza a fantasmi di ieri che possono guidare le azioni di oggi. [Immagine in apertura: Ibrahim Mahama, Alhassan Zepligu, 2015-2020. Progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura]

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