Dal 19 marzo al 26 giugno, il Magazzino delle Idee di Trieste presenta la mostra fotografica Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste. L’esposizione, a cura di Guido Comis in collaborazione con Simona Cossu e Alessandra Paulitti, comprende novanta scatti fotografici degli ultimi cento anni a ripercorrere i cambiamenti intercorsi nel modo di intendere la figura femminile e il suo ruolo nel contesto della fotografia ‒ da oggetto della rappresentazione a soggetto attivo.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA A TRIESTE

La mostra è suddivisa in sezioni tematiche che identificano i diversi ruoli interpretati dalla donna all’interno degli scatti. La sezione Artiste e modelle è dedicata, per esempio, alle donne che sono state allo stesso tempo fotografe e soggetti delle opere altrui, come Meret Oppenheim, Tina Modotti, Dora Maar. La sezione Il corpo in frammenti raccoglie, invece, autoritratti che mostrano un’incapacità nel rappresentarsi e nel raccontarsi. C’è poi la sezione dedicata a fotografie di donne determinate, negli anni Settanta, a scardinare completamente il concetto di donna, moglie, madre e oggetto sessuale imposto da una società a impronta maschile. E ancora sezioni in cui vengono affrontati temi come la definizione dei canoni di bellezza o gli stereotipi di genere.

RITRATTI E AUTORITRATTI DI DONNA

L’esposizione Io, lei, l'altra si inserisce in un progetto più articolato sviluppato dall’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia per mostrare quanto il tema del ritratto e dell’autoritratto nella storia dell’arte sia complesso e per nulla scontato. Siamo, infatti, portati a pensare, nel caso della fotografia, che l’autorappresentazione, quindi l’autoscatto, incarni la tecnica migliore per far emergere l’immagine più autentica di sé, ma si è visto come molte donne del panorama artistico abbiano invece affidato ad altri fotografi, quindi ad altri occhi, la cattura della loro vera essenza. Accanto ad autoritratti di artiste come Wanda Wulz, Inge Morath, Vivian Maier, Nan Goldin, Cindy Sherman e Marina Abramović troviamo così in mostra ritratti di artiste a opera di autori quali Man Ray, Edward Weston, Henry Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe,

[Immagine in apertura: Mari Katayama, You’re mine #002, 2014. Stampa cromogenetica (C-print), cornice con conchiglie, perline e Swarovski © Mari Katayama. Collezione privata, Roma]