4 appuntamenti con la fotografia nel 2022

Il programma artistico dell'anno appena cominciato si prospetta ricchissimo. Merito soprattutto delle grandi istituzioni, desiderose di offrire al proprio pubblico mostre ed eventi di livello dopo i due anni di slittamenti e disagi causati dalla pandemia. Nonostante il clima di instabilità non sia ancora del tutto scemato, e lo spettro dell'emergenza sanitaria non abbia smesso di turbare le nostre giornate, i prossimi mesi prospettano un calendario con cui sarà difficile annoiarsi. 
Dopo aver passato in rassegna le più attese esposizioni da vedere <a href="https://arte.sky.it/news/5-mostre-italia-2022" target="_blank">in Italia</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-estero-2022" target="_blank">all'estero</a> nel corso del 2022, e quelle dedicate alla <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-2022-moda" target="_blank">moda</a>, ci soffermiamo oggi sulla fotografia. Ecco una selezione di mostre imperdibili per gli amanti dell'obiettivo. 
<h2>LA NUOVA SEDE DELLE GALLERIE D'ITALIA A TORINO</h2> Manca sempre meno all'inaugurazione a Torino del nuovo polo museale delle <a href="https://arte.sky.it/news/gallerie-italia-riapertura-vicenza-milano-napoli" target="_blank">Gallerie d'Italia</a>. La sede dell'istituzione “diffusa” dedicata al patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo debutterà il prossimo aprile nel cuore del capoluogo sabaudo, facendo salire a quattro gli spazi espositivi sparsi sul territorio italiano. A trovare dimora nel nuovo centro saranno esclusivamente opere legate alla sfera della fotografia e della videorte. Una scelta mirata, che contribuirà a distinguere l'offerta della galleria rispetto a quelle delle altre “sorelle” di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-grand-tour-italia-milano" target="_blank">Milano</a>, <a href="https://arte.sky.it/foto/lart-nouveau-liberty-mostra-napoli" target="_blank">Napoli</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/mostra-gauguin-gallerie-italia-vicenza" target="_blank">Vicenza</a>. Come anticipato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, “sarà un museo molto fluido, dinamico, senza un percorso obbligato, in cui si guarderà alla fotografia in modo innovativo”.
Creatore del nuovo museo – che troverà dimora<a href="https://arte.sky.it/news/gallerie-italia-torino-fotografia" target="_blank"> nello storico edificio di Palazzo Turinetti</a> – sarà l'archistar <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/libro-architettura-michele-de-lucchi" target="_blank">Michele De Lucchi</a>, scelto per trasformare gli oltre 9mila metri quadrati di superficie offerti dalla struttura. È qui che prenderanno forma la galleria fotografica (lunga 70 metri) e l'ambiente destinato alle opere multimediali. Un progetto di indubbio spessore, pensato per offrire agli amanti della fotografia e del mondo digitale una nuova meta da aggiungere alla loro mappa ideale. 
<h2>LE FOTOGRAFIE DI DIANE ARBUS IN DANIMARCA</h2> Talentuosa e provocatrice, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-fotografia-diane-arbus-hayward-gallery-londra" target="_blank">Diane Arbus</a> sarà la protagonista di una straordinaria rassegna ospitata (dal 24 marzo al 31 luglio) dal <a href="https://louisiana.dk/en/" target="_blank">Louisiana Museum of Modern Art</a>, in Danimarca. Nella sede di Humlebaek, questa grande pioniera dell'arte fotografica sarà raccontata all'interno di un percorso espositivo di ampio respiro. Considerata la più grande retrospettiva mai dedicata all'artista americana nella Penisola scandinava, Diane Arbus: Photographs, 1956–1971 ripercorrerà l'intensa avventura dell'autrice, dagli esordi (dedicati soprattutto alla rappresentazione della vita quotidiana nei quartieri della Grande Mela) alla consacrazione internazionale (grazie a scatti incentrati soprattutto sulla sfera umana e sulle peculiarità fisiche e caratteriali dei soggetti raffigurati). Uno sguardo ravvicinato su una delle fotografe più celebri e influenti del secolo scorso. 
<h2>LE SPERIMENTAZIONI “CLASSICHE” DI HERBERT LIST </h2> Entrato nell’agenzia <a href="https://arte.sky.it/news/nuova-galleria-magnum-parigi" target="_blank">Magnum Photos</a> negli anni Cinquanta, su sollecitazione dell’amico <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-robert-capa-modena" target="_blank">Robert Capa</a>, Herbert List si è saputo distinguere nel corso della sua carriera per la capacità di coniugare sensibilità classica e sperimentazione. Nei suoi scatti visioni liriche rivolte al passato e impulsi suscitati dalle avanguardie del primo Novecento convivono, dando vita a composizioni magiche, tutte giocate sulla perfezione (poetica e formale). Per chi ama o vuole approfondire la ricerca del fotografo tedesco, il <a href="https://www.buceriuskunstforum.de/" target="_blank">Bucerius Kunst Forum</a> di Amburgo è al lavoro su una eccezionale retrospettiva, aperta a partire dal 14 maggio. Herbert List. The Magic Eye propone ai visitatori circa 220 fotografie prodotte dal 1930 al 1965, indagando il modo in cui l'artista si confrontò nel corso della carriera con i temi dell'antico, dell'architettura, del ritratto e della natura morta. Un viaggio visivo che includerà anche uno speciale “capitolo” dedicato al rapporto tra il fotografo e coetanei d'eccezione come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-museo-immigrazione-parigi" target="_blank">Pablo Picasso</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/mostra-favole-marc-chagall-recanati" target="_blank">Marc Chagall</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-giorgio-lodi-casa-morandi-bologna" target="_blank">Giorgio Morandi</a>. 
<h2>LA GRANDE FOTOGRAFIA FA TAPPA A REGGIO EMILIA</h2> Guidata dal tema Un'invincibile estate, ispirato a una frase del grande scrittore francese Albert Camus, la prossima edizione del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia scalda i motori e si prepara a nuovi traguardi. Le indiscrezioni sui protagonisti della <a href="https://www.fotografiaeuropea.it/" target="_blank">kermesse</a> non sono ancora molte, eppure le premesse per un anno luminoso ci sono tutte. A partire dai curatori: Tim Clark, Diane Dufour e Walter Guadagnini, un team di eccezione che promette di radunare nel capoluogo reggiano (dal 29 aprile al 12 giugno) le migliori energie creative del panorama contemporaneo. A guidare la rassegna sarà il tema della crescita, del passaggio, e la capacità di resistere alle avversità per uscire da situazioni negative più forti e consapevoli. Che è un po' l'augurio sotteso a riflettere sul momento corrente, trovando in noi la forza per arrivare sull'altra sponda del fiume più maturi e pronti alle sfide del domani. 
[Immagine in apertura: Herbert List, Ringende Jungen I, Ostsee 1933, Münchner Stadtmuseum, Photography Collection, Archive List © Herbert List Estate / Magnum Photos]

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Meta obbligata della moltitudine di turisti che ogni anno raggiungono Firenze, gli <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-firenze-miglior-museo-mondo" target="_blank">Uffizi </a>possono contare su una storia centenaria, che affonda le proprie radici nel Rinascimento. A ripercorrere le tappe di questa affascinante vicenda, mettendo in stretta connessione passato, presente e futuro della sede museale toscana, è il documentario in onda su Sky Arte giovedì 13 gennaio.
Diretta da Anna-Lena Maul e Peter Moers, la pellicola guida il pubblico alla scoperta degli Uffizi in compagnia del loro attuale direttore, Eike Schmidt, il primo straniero a ricoprire questo ruolo. Nominato nel 2015, e con una solida carriera alle spalle, maturata nei musei di Los Angeles, Washington D.C. e presso Sotheby’s a Londra, Schmidt sceglie di guardare in faccia le sfide della contemporaneità, venendo incontro alle nuove esigenze del pubblico.
Spesso accusato di essere troppo innovativo, Schmidt ha regalato invece nuova linfa agli Uffizi, rispettando lo spirito pionieristico della dinastia medicea che, nella figura di Cosimo I de’ Medici, commissionò la realizzazione di questa storica sede. A progettarla fu Giorgio Vasari con altrettanta lungimiranza e una specifica attenzione agli artisti che avrebbero reso grande il Rinascimento nelle epoche successive, da Cimabue a Leonardo a Michelangelo, tutti protagonisti delle celeberrime Vite scritte dal Vasari.
La pellicola, realizzata nei primi dodici mesi di direzione da parte di Schmidt, restituisce quindi tutta la bellezza e la complessità di un luogo denso di memoria, che non ha mai smesso di guardare al domani.

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