A Copenaghen riapre il Design Museum Denmark

<p>Il 2022 sarà un anno significativo per la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/torre-bjarke-ingels-danimarca" target="_blank">Danimarca</a> sul fronte museale. Reduce dai festeggiamenti in onore di Sua Altezza Reale la Regina Margherita II, che solo pochi giorni fa ha celebrato cinquant'anni sul trono, nei prossimi mesi il Paese nordeuropeo si arricchirà di nuovi musei e farà da cornice ad attese riaperture. Già in primavera è attesa l'inaugurazione del rinnovato FLUGT Danish Refugee Museum, progettato da una delle realtà danesi del settore architettonico più note a livello internazionale: <a href="https://arte.sky.it/foto/termovalorizzatore-copenaghen-big-premio" target="_blank">Bjarke Ingels Group - BIG</a>. Sotto la guida di <em></em><a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/oltre-larchitettura-il-ritratto-di-bjarke-ingels-in-un-documentario" target="_blank">Bjarke Ingels</a>, lo studio si è occupato della trasformazione di un edificio situato a Oksbøl, nello Jutland meridionale, che in passato è stato il più grande campo profughi della Danimarca. In questa sede verrà ripercorsa sia la vicenda dei rifugiati tedeschi che raggiunsero il Paese durante la Seconda Guerra Mondiale, sia le storie più recenti dei rifugiati vietnamiti, bosniaci e siriani.  </p><h2>IL DESIGN MUSEUM DENMARK RIAPRE DOPO LA RISTRUTTURAZIONE</h2> <p>Dalla storia del Novecento e contemporanea si passa alle diverse declinazioni della progettazione al Design Museum Denmark, che presto tornerà ad accogliere i visitatori dopo il biennio di ristrutturazione che ne ha comportato la chiusura. Fondato nel 1890 dalla Confederation of Danish Industries di Copenhagen e dal Ny Carlsberg Museumslegat e aperto al pubblico dal 1895, il museo occupa dal 1926 gli spazi di un dismesso ospedale, nel cuore della capitale. L'edificio, in stile rococò, necessitava di un profondo restyling, sia per preservare e valorizzare gli elementi di pregio (dalle decorazioni in pietra arenaria che ne caratterizzano le facciate sino alle finiture interne), sia per ripensare in chiave contemporanea l'esperienza museale. Dal prossimo mese di giugno sarà di nuovo possibile varcare la soglia del Design Museum Denmark, che possiede collezioni sorprendenti, solo in parte esposte fino a ora: dai mobili ai tessuti, dai manufatti in argento e ceramica al digital design, dall'artigianato alla moda. Inoltre il museo vanta un notevole patrimonio di opere provenienti dall'Asia, principalmente da Giappone e Cina.</p><h2> NUOVI MUSEI IN DANIMARCA NEL 2022</h2> <p>Parallelamente ai percorsi di rinnovamento di questi due musei, la Danimarca si prepara a ulteriori novità. A Copenaghen sta nascendo ENIGMA, un nuovo museo interattivo dedicato alla comunicazione. Aprirà nel quartiere Østerbro con quattro mostre inaugurali e si occuperà, fra gli altri temi, anche di questioni di grande attualità come la comunicazione digitale e le fake news. Infine, sarà riattivato come spazio museale un bunker costruito negli anni Sessanta a 60 metri sottoterra, nello Jutland del nord, e fin qui considerato fra i "segreti meglio conservati" dell'intero Paese. Nei suoi 5.500 metri quadrati, riadattati dallo studio AART, sta prendendo forma il Danish Cold War Museum, nel quale sarà possibile rivivere (e comprendere) una fase cruciale e complessa della storia del XX secolo.</p> <p>[Immagine in apertura: Design Museum Danmark,  Copenaghen. Photo Christian Hoyer. Courtesy Design Museum Danmark]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

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Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il libro ispirato a dieci donne che hanno cambiato la fotografia

<p>Non è un'impresa semplice riunire in un solo volume le vicende delle fotografe che hanno lasciato un segno indelebile nella storia di uno dei linguaggi visivi più amati di sempre. <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-25-novembre-the-square" target="_blank">Nicolas Ballario </a>ha raccolto la sfida, curando il volume dato alle stampe da 24 ORE Cultura, in arrivo sugli scaffali delle librerie il prossimo 3 febbraio.</p><h2>IL LIBRO DEDICATO A 10 FOTOGRAFE ICONICHE</h2> <p>Stiamo parlando di <em>10x10. Storie di donne fotografe</em>, il volume che trae origine dalla mini serie di documentari video promossa da 24 ORE Cultura per il Mudec di Milano. A essere raccontate sono le gesta creative e umane di autrici che hanno individuato nello strumento fotografico un supporto per tradurre la realtà in immagine, dando forma a poetiche destinate a cambiare per sempre l'approccio a questo medium. La narrazione si muove lungo i crinali del secolo scorso raggiungendo il tempo presente e dando voce alle autrici di scatti entrati di diritto negli annali della fotografia.</p><h2>LE PROTAGONISTE DEL LIBRO</h2> <p>A spiccare sono le storie di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografia-donne-met-new-york" target="_blank">Dorothea Lange</a>, attenta osservatrice dell'America della Grande Depressione,<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/un-racconto-a-fumetti-sulla-fotografa-dimenticata-gerda-taro" target="_blank"> Gerda Taro</a>, impavida fotografa di guerra che trovò la morte sul campo, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-margaret-bourke-white-museo-roma-trastevere" target="_blank">Margaret Bourke-White</a>, tra i primi fotografi a varcare le soglie di Buchenwald, e Claude Cahun, anticipatrice di temi di grande attualità come il gender e l'identità sessuale. </p> <p>Non mancano i riferimenti a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-lisetta-carmi-ascoli-piceno" target="_blank">Lisetta  Carmi</a>, altra geniale precorritrice di tematiche universali, a lungo dimenticata e riscoperta in tarda età, alle opere di <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-ivo-milazzo-tina-modotti" target="_blank">Tina  Modotti</a>, riconosciuta non solo per la sua maestria dietro l'obiettivo ma anche per il suo impegno politico, e agli scatti di Imogen Cunningham incentrati sulle arti performative e sul mondo naturale. Sconfinando nell'epoca recente, lo sguardo punta verso la camaleontica <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-arazzi-cindy-sherman-los-angeles" target="_blank">Cindy Sherman</a> e Vanessa Beecroft, promotrici di una ricerca che guarda all'interiorità e alla resa di svariati registri espressivi,  e raggiunge <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/mostra-nan-goldin-triennale-milano" target="_blank">Nan Goldin</a>, fotografa che non teme il confronto con la realtà più dura e implacabile. </p> <p>[Immagine in apertura: Nan Goldin, Misty and Jimmy Paulette in a taxi, New York City, 1991. <em>10 X 10. Storie di donne fotografe </em>edito da 24 ORE Cultura]</p>

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