100 scatti privati di Pablo Picasso donati al Photo Elysée di Losanna

<p><a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-museo-immigrazione-parigi" target="_blank">Pablo Picasso</a> è stato l'artista più fotografato della sua epoca: una circostanza che non dovrebbe sorprendere, data la notorietà senza precedenti raggiunta in vita, soprattutto negli ultimi anni. A ritrarlo, contribuendo a comporre il prezioso ed esteso patrimonio visivo di cui godiamo oggi, furono alcuni fra i massimi interpreti dell'arte fotografica del Novecento: da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-robert-doisneau-rovigo" target="_blank">Robert Doisneau </a>a <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/robert-capa-abano-terme-padova" target="_blank">Robert Capa</a>, passando per Henri Cartier-Bresson, Man Ray, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-lee-miller-florida-surrealismo" target="_blank">Lee Miller </a>e per la talentuosa <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/finding-dora-maar-libro" target="_blank">Dora Maar</a>. A loro si aggiunsero poi René Burri, Edward Quinn e David Douglas Duncan, ai quali si devono le foto più recenti giunte fino ai giorni nostri. Proprio cento fotografie realizzate da quest'ultimo autore sono state donate da un collezionista privato al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/01/william-eggleston-mostra-fotografia-museo-elysee-losanna" target="_blank">Photo Elysée</a> di Losanna, la prestigiosa istituzione museale svizzera dedita alla fotografia che sta per insediarsi nell'attesa nuova sede: <a href="https://arte.sky.it/news/losanna-musei-platforme-10" target="_blank">Plateforme 10</a>.</p><h2>PABLO PICASSO E LA FOTOGRAFIA</h2> <p>Di <em>"donazione eccezionale</em>" ha parlato Tatyana Franck, che dirige Photo Elysée, specificando che le fotografie acquisite consentiranno al museo "<em>di arricchire le collezioni con il lavoro dell'autore del libro 'This is War!', che è stata una pietra miliare negli anni Cinquanta</em>". A rendere ancor più rilevante l'avvenimento è la tipologia di foto in questione: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/picasso-privato-nelle-foto-di-david-douglas-duncan" target="_blank">David Douglas Duncan</a> ritrasse il padre del Cubismo in occasione di momenti informali o conviviali. Si tratta di immagini in cui il Picasso compare talvolta accanto a persone legate alla sua cerchia o in varie fasi creative. Le cronache chiariscono anche il rapporto in essere fra il pittore e il reporter di guerra, scomparso a 102 anni nel 2018: si racconta che l'artista nutrisse grande rispetto per il coraggio di Duncan e fosse affascinato dai suoi lunghi viaggi in giro per il mondo, considerandolo un affidabile punto di riferimento.</p><h2>LA STORIA DEL FOTOGRAFO DAVID DOUGLAS DUNCAN</h2></p>
<p>Nato a Kansas City nel 1916, David Douglas Duncan si formò in zoologia e spagnolo all'Università di Miami. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu inviato come fotoreporter per documentare gli avvenimenti nell'area del Pacifico meridionale: in quella veste, lavorò con numerose testate, a partire da <em>National Geographic</em>, che gli commissionò reportage in esclusiva. Al dopoguerra risale la collaborazione con la rivista <em>Life</em>, per la quale immortalò i fatti più rilevanti del suo tempo. Nel 1971 fu il primo fotografo a presentare i propri lavori all'interno di una mostra personale al Whitney Museum of American Art di New York.</p>
<p>[Immagine in apertura: Pablo Picasso in his studio looking at Tête in progress, July 1957, Villa La Californie, Cannes © David Douglas Duncan/Picasso succession 2022]</p>

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Addio al maestro della fotografia Oliviero Toscani

Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

Alla scoperta del nuovo festival fotografico di Torino

Gabriele Münter, pioniera dell'Espressionismo tedesco

<p>È dedicata a Gabriele Münter la mostra inaugurata pochi giorni al Zentrum Paul Klee di Berna, visitabile fino all'8 maggio 2022. <em>Gabriele Münter. Pioneer of Modern Art  </em>ripercorre la carriera di una delle più importanti "voci" dell’Espressionismo tedesco, cofondatrice, insieme a <a href="https://arte.sky.it/news/kandinsky-colori-suoni-google-centre-pompidou" target="_blank">Wasilij Kandinskij </a>e Franz Marc, del celeberrimo gruppo artistico Der Blaue Reiter, attivo a Monaco di Baviera tra il 1911 e il 1914.</p>
<p><h2>LA  MOSTRA SU GABRIELE MÜNTER IN SVIZZERA</h2></p>
<p>Nonostante il fondamentale contributo teorico di Gabriele Münter allo sviluppo della poetica di Der Blaue Reiter, la sua figura fu a lungo relegata ai margini della storia dell'arte, come spesso accadde alle donne sue contemporanee, messe in ombra da una società a impronta fortemente maschile. La mostra allestita nel museo svizzero intende quindi restituire all'artista la visibilità che merita, celebrandone il talento pittorico attraverso una serie di opere realizzate nell'arco di sei decenni. </p>
<p><h2>LO SGUARDO SUL MONDO DI GABRIELE MÜNTER </h2></p>
<p>A emergere dall'esposizione in corso a Berna sono le scelte stilistiche compiute da Münter durante la sua carriera nel solco di una indipendenza alla quale l'artista non rinunciò mai. Fin dagli esordi, Gabriele Münter trovò nell'ambiente urbano uno dei suoi soggetti più cari, affiancandovi poi paesaggi, ritratti e rimandi alle macchine e alla tecnologia, attingendo dai propri viaggi ‒ in America e in Tunisia ‒ spunti e motivi di ispirazione. Dal debutto caratterizzato da influenze impressioniste agli anni dell'Espressionismo fino al successivo ritorno ad atmosfere più naturalistiche, la pittura di Münter ha sempre mantenuto una decisa autonomia e riconoscibilità. Ne sono un esempio i ritratti di figure femminili intente a scrivere, leggere e fumare realizzati negli anni della maturità per rivendicare il diritto delle donne a compiere attività allora attribuite esclusivamente agli uomini.</p> <p>[Immagine in apertura: Gabriele Münter, <em>Die blaue Bluse (Frau Oscar Olson)</em>, 1917, olio su tela, 40,3 x 54,9 cm. Gabriele Münter und Johannes Eichner-Stiftung, München © 2021, ProLitteris, Zürich]</p>

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Gabriele Münter, pioniera dell'Espressionismo tedesco | Sky Arte

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi