Nel 2023 Torino avrà il suo Festival internazionale di fotografia

A <a href="https://arte.sky.it/news/arte-contemporanea-pista-lingotto-torino-pinacoteca-agnelli" target="_blank">Torino</a>, l'8 ottobre 1839, venne scattata da Enrico Federico Jest la prima fotografia realizzata in Italia: il soggetto era la chiesa della Gran Madre di Dio ripresa da Piazza Vittorio Veneto. La storia della fotografia è dunque profondamente intrecciata a quella di Torino, ed è pertanto con un comprensibile entusiasmo che il capoluogo piemontese ha deciso di organizzare il suo Festival internazionale di fotografia. Il protocollo è stato siglato il 16 novembre scorso a Palazzo Birago di Borgaro, l'edificio realizzato da Filippo Juvarra che oggi ospita la sede della Camera di commercio di Torino. I tempi per l'organizzazione sono piuttosto stretti: la prima edizione è infatti prevista per la primavera del 2023 e l'evento avrà cadenza annuale. I nomi coinvolti fanno sperare in un'iniziativa in grande stile: tra i promotori risultano la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Camera di commercio di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo.
<h2>GLI OBIETTIVI DEL FESTIVAL DI FOTOGRAFIA A TORINO</h2> Al momento non è stata ipotizzata una sede unica per il nascituro festival: si prevede infatti che si tratterà di un evento diffuso in vari luoghi della città, e comprenderà anche una fiera specializzata, mostre temporanee specifiche, iniziative didattiche, incontri, conferenze e committenze artistiche, nonché un tema principale volto a caratterizzare ogni edizione. Una commissione di esperti individuerà una personalità, un collettivo o un ente di alto profilo a cui assegnare l'incarico della direzione artistica, un ruolo fondamentale per coordinare le istituzioni e i musei che parteciperanno all'iniziativa, ma anche per mappare le fiere, le gallerie e gli spazi d'arte che già operano nel mondo della fotografia. Lo scopo è quello di elaborare un progetto dall'identità forte, un brand riconoscibile e un'efficace programmazione di eventi, ma anche coinvolgere altre istituzioni e partner per rendere la kermesse torinese un evento di larga fruizione del linguaggio fotografico.
<h2>IL LEGAME FRA TORINO E LA FOTOGRAFIA </h2> È un momento particolarmente felice per la fotografia a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-arthur-jafa-torino-ogr" target="_blank">Torino</a>: lo scorso maggio ha infatti aperto, nella centralissima Piazza San Carlo, <a href="https://arte.sky.it/news/museo-gallerie-italia-torino" target="_blank">la quarta sede delle Gallerie d'Italia </a>di Intesa Sanpaolo presso Palazzo Turinetti. A questo proposito Michele Coppola, direttore di Gallerie d'Italia, ha dichiarato: “Il nuovo Festival potrà aggiungere nuovi contenuti alla già ricca offerta culturale della città e consolidare il ruolo identitario della fotografia per la città di Torino”. Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, invece ha affermato: “La fotografia, che già raccoglie un ampio pubblico di appassionati ed esperti, può essere un nuovo motivo per venire a Torino e da qui scoprire una regione che ha molto da offrire in termini di paesaggi, accoglienza e qualità della vita”. L'Assessore alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia, ha posto l'accento sul successo che la fotografia sta riscuotendo anche dal punto di vista della fruizione culturale odierna: “Torino sarà ancora una volta all’avanguardia e sempre di più città d’arte contemporanea”, precisa. [Immagine in apertura: Photo by Fabio Fistarol on Unsplash]

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Il mondo dei bambini negli scatti di Steve McCurry

Alla scoperta del nuovo festival fotografico di Torino

Il cinema di Stanley Kubrick in un nuovo albo illustrato

Con le sue pellicole e la sua filosofia artistica, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-14-marzo-stanley-kubrick" target="_blank">Stanley Kubrick</a> ha cambiato per sempre il modo di fare cinema, attestandosi nella seconda metà del Novecento come un punto di riferimento assoluto per ogni giovane che desiderava approcciarsi alla macchina da presa. La sua ascesa e la sua popolarità sono dovute a lungometraggi come Full Metal Jacket, Eyes Wide Shut, Shining e Arancia Meccanica. Una parata di film che, a decenni di distanza dal loro lancio sul grande schermo, conservano ancora tutta la loro folgorante capacità estetica e narrativa. A rendere omaggio a questa figura tra le più leggendarie della settima arte è ora un nuovo artbook: un volume che, facendo ricorso ai linguaggi dell'illustrazione e del fumetto, ripercorre i grandi successi del regista americano, conducendo i lettori nella poetica e nelle inquietudini che l'hanno reso noto al grande pubblico. 
<h2>IL NUOVO ARTBOOK SU STANLEY KUBRICK</h2> Autore del libro, dal titolo Kubrick – pubblicato dalla casa editrice Independent Legions Publishing (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) –, è Stefano Cardoselli. Già noto per il suo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/quentin-tarantino-libro-illustrato-cardoselli" target="_blank">tagliente omaggio a Quentin Tarantino</a>, l'autore ha raccolto in cento pagine a colori una folta selezione di immagini ispirate ai personaggi e alle scene di pellicole passate alla storia. Le illustrazioni di Cardoselli, caratterizzate da un tratto inquieto, sono inoltre accompagnate da una serie di contenuti extra firmati da altri colleghi. Si tratta di brevi racconti inediti e tematici come Gioco di Ruolo di Richard Christian Matheson (liberamente ispirato al film Eyes Wide Shut), Niente Scontri nella Sala della Guerra di John Skipp (liberamente ispirato al film Il Dottor Stranamore) e Razrez di Craig Spector (liberamente ispirato al capolavoro Arancia Meccanica). 
<h2>LE PAROLE DELL'AUTORE</h2> “Dopo l'uscita dell'artbook su Quentin Tarantino, Alessandro Manzetti, direttore della casa editrice Independent Legions Publishing, mi aveva esposto la possibilità di programmare altri volumi riguardanti figure iconiche del cinema”, ha dichiarato Cardoselli. “Sia io che Alessandro siamo estimatori di Kubrick, quindi la scelta è stata chiara sia dall'inizio. Tuttavia non è stato semplice. Quella di Kubrick è da sempre una figura che incute un certo timore, infatti la realizzazione di questo artbook ha avuto una lunga gestazione. Pur conoscendo tutta la filmografia, ho dovuto fare molte prove e schizzi prima di trovare una giusta sintesi. Ho cercato di rappresentare anche i piccoli particolari che hanno colpito il mio immaginario creativo. Per me è stata un'esperienza immersiva senza compromessi”. Il libro farà il suo debutto sugli scaffali il prossimo 23 novembre.

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