Nel 2024 i centri storici di tre comuni siciliani diventeranno accessibili agli ipovedenti

<p>Avvicinare i cittadini con <a href="https://arte.sky.it/news/concorso-fotografico-donne-disabilita" target="_blank">disabilità </a>sensoriali e intellettive ai luoghi della cultura: è questo l'obiettivo dell'ambizioso progetto che prenderà forma a partire dal 2024 nei comuni di Enna, Aidone e Piazza Armerina, in <a href="https://arte.sky.it/news/dolce-gabbana-sicilia-docufilm" target="_blank">Sicilia</a>. </p> <p>Sviluppato dalla Cooperativa MARE, realtà impegnata nella realizzazione di iniziative culturali e inclusive, il programma prevede una serie di strumenti – dai percorsi tattili ai video in <a href="https://arte.sky.it/foto/lingua-segni-illustrazioni-roger-olmos-libro" target="_blank">lingua dei segni</a> (LIS), fino ai testi con linguaggio semplificato – che consentano alle persone <a href="https://arte.sky.it/news/van-gogh-museum-amsterdam-modello-tattile" target="_blank">ipovedenti</a>, cieche, sorde, ipoacusiche e con disabilità intellettiva di accedere al patrimonio architettonico, storico e artistico delle loro città.</p><h2>CULTURA E INCLUSIONE IN SICILIA</h2> <p>Dagli strumenti di <a href="https://arte.sky.it/news/inclusione-opera-street-art-montebelluna" target="_blank">inclusione </a>e di supporto per i cittadini con disabilità alle azioni studiate per avvicinare i bambini alla cultura, il progetto siciliano punta a favorire, attraverso una serie di interventi mirati, la fruizione e il racconto del territorio siciliano, agevolando l'accesso al patrimonio storico e culturale. </p> <p>Nello specifico, il programma della Cooperativa MARE, ideato in sinergia con le associazioni del territorio, prevede di dare vita a percorsi tattili con schede braille di accompagnamento destinati alle persone cieche o ipovedenti; itinerari guidati con video in <a href="https://arte.sky.it/news/valle-camonica-lingua-segni-lis" target="_blank">LIS </a>e voce narrante di supporto per non udenti; e podcast interattivi in grado di accompagnare, passo dopo passo, i visitatori alla scoperta dei luoghi più suggestivi di Enna, Aidone e Piazza Armerina. A questo si aggiunge anche uno speciale kit digitale per bambini che, concepito come una sorta di divertente fumetto, guiderà i più piccoli e le loro famiglie tra le bellezze del territorio siciliano. Per fruire dei materiali audiovisivi basterà soltanto accedere, tramite smartphone e auricolari, a un'apposita piattaforma sviluppata dalla Cooperativa MARE.</p><h2>LA COOPERATIVA MARE</h2> <p>Nata dall'incontro tra progettazione museale, divulgazione didattica e apprendimento, la Cooperativa MARE è un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale specializzato nella realizzazione di progetti di inclusione e di iniziative destinate a favorire l'accesso alla cultura da parte di un pubblico sempre più vasto, con un occhio di riguardo per i bambini e i cittadini con disabilità motorie, sensoriali e intellettive. </p> <p>“<em>Gli strumenti che stiamo installando a Enna, Aidone e Piazza Armerina vanno nella direzione di rendere accessibile il patrimonio culturale non solo dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di quelle intellettive e sensoriali, il cui superamento rappresenta la vera sfida per chi si occupa della gestione e della valorizzazione del patrimonio storico e artistico nazionale. Ciascuna soluzione adottata è stata co-progettata e vidimata da una serie di professionisti con disabilità e associazioni del territorio, senza i quali non sarebbe possibile garantire l’effettiva accessibilità dei percorsi</em>”, afferma Francesca Merz, presidente di Cooperativa MARE.</p>

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<p>Nato a Genova nel 1940, <a href="https://arte.sky.it/news/fabrizio-de-andre-programmi-tv-20-dicembre" target="_blank">Fabrizio De André</a> è stato uno dei cantautori più influenti della scena italiana. Con le sue canzoni, l’artista ha dato voce a chi non ne aveva, raccontando le vite degli invisibili e guadagnandosi l’appellativo di “cantautore degli emarginati". Nella primavera del 1984 pubblica un disco che, forse più degli altri, sarebbe entrato nell’immaginario collettivo italiano, rivoluzionando le definizioni stesse di canzone d’autore, musica leggera e canzone popolare: <em>Crêuza de mä</em>.</p><h2>I 40 ANNI DI “CRÊUZA DE MÄ”</h2> <p>A distanza di quarant’anni, esce in libreria <em>Facce da marinai. L’avventura mediterranea di Fabrizio De André e Mauro Pagani</em>, edito da <a href="https://arte.sky.it/news/artisti-maledetti-musica-libro-arcana" target="_blank">Arcana Edizioni</a> (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina). </p> <p>Scritto a quattro mani da Alfonso Amodio e Ferdinando Molteni, il volume ripercorre la genesi dell’iconico album e la sua evoluzione: un disco che condensa in sette tracce un capolavoro senza precedenti, cantato in dialetto genovese tanto stretto da diventare una lingua ancestrale. Nelle 128 pagine si susseguono le testimonianze dei tanti protagonisti del passato, ma spicca soprattutto un'intervista al "poeta degli sconfitti" – rimasta nascosta per lungo tempo negli archivi di una radio privata – che offre uno sguardo inedito sull’esordio del tour di <em>Crêuza de mä</em> in terra ligure.</p><h2>IL LIBRO SULL’ALBUM DI FABRIZIO DE ANDRÉ</h2> <p>“<em>Molti anni fa il mio amico David Byrne dei Talking Heads mi parlò in termini entusiastici di uno strano disco italiano, dal titolo ancora più strano, composto da un certo Fabrizio De André. Questo nome era per me del tutto sconosciuto</em>”, racconta Peter Gabriel nella nota introduttiva, <em>“ma rimasi colpito da quella musica misteriosa le cui radici affondavano nell’ancestralità mediterranea e mediorientale, suoni e aromi che sembravano provenire da un suk: era purissima world music, un pianeta che anche io avevo iniziato a esplorare alla fine degli anni Settanta, sia pure viaggiando su traiettorie diverse”</em>.</p>

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