Nel 1975, dopo il successo di El Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato al mondo e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di Dune di Frank Herbert. 
Il suo Dune doveva essere un film rivoluzionario, in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalí e Orson Welles.
Per due anni, Jodorowsky e il suo team lavorarono giorno e notte per creare il favoloso mondo di Dune: più di tremila storyboard, numerosi dipinti, costumi incredibili e una sceneggiatura commovente e potente. Il produttore di Jodorowsky, Michel Seydoux, ha affermato: “Sarebbe stato sufficiente. Ma, purtroppo, non fu abbastanza”.
Attraverso interviste con leggende ed esperti del tempo, tra cui H.R. Giger, Gary Kurtz e Nicolas Winding Refn, ma anche grazie a un’intima e onesta conversazione con Jodorowsky filmata nel corso di tre anni, il film Jodorowsky’s Dune del regista Frank Pavich, in onda su Sky Arte sabato 7 gennaio, rivela l’intera saga del “più grande film mai realizzato”.

Dune di Jodorowsky | Sky Arte

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L'arte pubblica di JR presto in arrivo a Milano

"A gennaio arriva a #Milano @insideoutproject, il progetto dell'artista francese @jr che trasforma storie e sogni delle persone in grandi opere di #artepubblica per creare un dialogo con la comunità e promuovere la riflessione su temi sociali e culturali". Questo l'annuncio apparso nei giorni scorsi sul profilo Instagram comunedimilano_cultura, seguito dalla dichiarazione in cui l'assessore della cultura di Milano, Tommaso Sacchi, ha ricordato come attraverso il progetto itinerante in arrivo in città l'artista francese "dà vita in tutto il mondo a installazioni d’arte pubblica monumentali e partecipate. Le sue opere nascono dalle storie e dai sogni delle persone, e li trasformano in straordinari messaggi di speranza". <h2>L'ARTE PUBBLICA DI JR APPRODA A MILANO</h2> L'intervento in questione, in merito al quale non è stato ancora rivelato il luogo scelto, arriva a sei anni di distanza dalla precedente <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/festival-napoli-jr-installazione" target="_blank">tappa partenopea</a>. Nel maggio 2017, infatti, JR aveva installato tremila ritratti di napoletani, rigorosamente in bianco e nero, in un tratto del lungomare cittadino: incollati a terra, formavano una sorta di "passerella fotografica" accessibile e visibile a tutti. L'esperienza nel capoluogo campano, così come quella in programma a Milano, rientrano nella più vasta iniziativa globale Inside Out, che negli anni ha visto la partecipazione spontanea di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. A raccontare il lavoro "dietro le quinte" di questo grande progetto di arte pubblica e partecipativa è stato il documentario omonimo, uscito nel 2013 e presentato in anteprima al Tribeca Film Festival.<h2>LE OPERE DI JR IN GIRO PER L'ITALIA</h2> Con l'imminente progetto milanese, JR torna dunque a lavorare in Italia. Un Paese in cui, dopo l'esperienza di Napoli, ha avuto modo di operare anche di recente. Risale infatti al 2021 la realizzazione della monumentale installazione <a href="https://arte.sky.it/foto/jr-firenze-installazione-palazzo-strozzi" target="_blank">La Ferita</a>, con cui l'artista francese ha scenograficamente rivestito la facciata di <a href="https://arte.sky.it/news/olafur-eliasson-mostra-firenze-palazzo-strozzi" target="_blank">Palazzo Strozzi</a>, a Firenze, dal 19 marzo al 22 agosto 2021. Alta 28 metri e larga 33, funzionando come un'anamorfosi, l'opera immaginava che l'iconico edificio rinascimentale venisse squarciato, così da rivelare un illusorio interno. Concepito a ridosso di una delle fasi più acute della pandemia, <a href="https://arte.sky.it/news/firenze-jr-installazione-palazzo-strozzi" target="_blank">La Ferita</a> ha simbolicamente richiamato l'attenzione sulla forzata (e sofferta) chiusura delle istituzioni culturali italiane e straniere, costrette a limitare l'accesso per contenere il contagio. Sempre nel 2021, JR ha realizzato il maxi trompe-l’oeil Punto di fuga sulla facciata di Palazzo Farnese, a Roma; risale infine al 2020 la mostra-performance <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/jr-mostra-performance-san-gimignano" target="_blank">Omelia contadina</a>, presentata a San Gimignano (Siena). [Immagine in apertura: Foto di Ouael Ben Salah su Unsplash]

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