<p>Nel cuore di Firenze ha sede, dal 29 maggio 2022, un museo sui generis: si tratta di <a href="https://arte.sky.it/news/firenze-museo-hzero-treno" target="_blank">HZERO</a>, l'istituzione che esplora l'universo del treno. Oltre alla mostra permanente del plastico ferroviario di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, il museo fiorentino ospita al primo piano un nuovo focus espositivo: un viaggio in miniatura attraverso la storia del treno e del fermodellismo. Dall'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-roma-orient-express-villa-medici" target="_blank">Orient Express</a> alle carrozze multicolore dell'elettrotreno Arlecchino, la mostra di HZERO offre un affascinante itinerario alla scoperta della cultura ferroviaria nel corso dei secoli, riunendo una selezione di preziosi modelli appartenenti a raccolte private.</p><h2>LA NUOVA MOSTRA NEGLI SPAZI DI HZERO A FIRENZE</h2> <p>Provenienti dalla collezione Ruggini e dall'Associazione Fermodellistica Pratese, le opere esposte negli spazi di <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-plastico-ferroviario-hzero-firenze" target="_blank">HZERO </a>ripercorrono la storia ferroviaria dall'Ottocento fino a oggi. Si inizia dal famosissimo Orient Express, che viaggiò tra <a href="https://arte.sky.it/foto/mappa-parigi-alberi" target="_blank">Parigi </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/istanbul-modern-museum-renzo-piano" target="_blank">Istanbul </a>dal 1883 agli anni Settanta del Novecento, passando per il treno privato di Ludovico II di Baviera, costruito nel 1876 e dotato di tutti i comfort necessari, fino ad arrivare ai due elettrotreni più celebri della storia: il primo, <span><a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/settebello-treno-restauro-turismo" target="_blank">Settebello</a></span>, realizzato negli anni Cinquanta e impreziosito al suo interno dal design di <a href="https://arte.sky.it/news/gio-ponti-libro-architettura-design" target="_blank">Gio Ponti</a> e di Giulio Minoletti, e il secondo, <span>Arlecchino</span>, che - come suggerisce il nome - era caratterizzato da carrozze policrome sui toni del pastello. Ad arricchire l'esposizione saranno, oltre agli elementi tipici del mondo ferroviario (segnali e dischi girevoli), anche alcuni modelli dei tram storici più significativi, come la Linea 13, la prima tramvia che collegava Firenze a Peretola, e il Carro Tipo F, il famoso carro merci adibito al trasporto dei beni alimentari durante le due guerre.</p><h2>IL MUSEO HZERO DI FIRENZE</h2> <p>Ideato da Alberto Salvadori e progettato dall'architetto Luigi Fragola, riadeguando gli oltre mille metri quadrati dell'edificio, HZERO. L'impresa ferroviaria in miniatura sorge all'interno dell'<a href="https://arte.sky.it/news/firenze-museo-plastico-treni-hzero" target="_blank">ex cinema Aristo</a>n di Firenze ed esplora, attraverso ambienti immersivi, proiezioni e laboratori, l'immaginario legato al treno. Oggi il museo si arricchisce di una nuova offerta espositiva che indaga, più nel profondo, lo straordinario mondo ferroviario.</p> <p>[Immagine in apertura: Un dettaglio del plastico ferroviario di Giuseppe di San Giuliano. Courtesy HZERO. L’impresa ferroviaria in miniatura. Photo Juri Ciani]</p>

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La storia del treno in mostra a Firenze | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

L'arte di Niki de Saint Phalle dalla A alla Z

<p>Indagare l'universo creativo di <a href="https://arte.sky.it/news/graphic-novel-niki-de-saint-phalle" target="_blank">Niki de Saint Phalle</a>, sondandone i temi e gli aspetti figurativi, analizzandoli uno a uno in ordine alfabetico. È questa l'idea alla base del nuovo catalogo ragionato edito da <a href="https://www.hatjecantz.com/products/64308-niki-de-saint-phalle?_pos=3&_sid=d12b154d4&_ss=r" target="_blank">Hatje Cantz</a> e in uscita il prossimo 8 agosto. Si intitola <em>Niki de Saint Phalle. A–Z</em> e prende in considerazione l'intera carriera della pittrice e scultrice francese, anche nota per il celebre <em>Giardino dei Tarocchi</em>, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/06/giardino-dei-tarocchi-niki-de-saint-phalle-toscana" target="_blank">parco onirico ospitato sul versante meridionale della collina di Garavicchio (frazione di Capalbio)</a>, nel cuore della Maremma.  </p>
<p><h2>IL NUOVO LIBRO SU NIKI DE SAINT PHALLE</h2> <p>Curato da Katharina Sykora, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) prende in analisi l'intera parabola biografica e creativa dell'artista, suddividendola in una serie di capitoli ognuno dei quali corrispondente a una specifica lettera dell'alfabeto. Si passa così dalla “a” di AIDS (argomento indagato dall'artista all'interno del suo volume illustrato del 1987 <em>You Can't Catch It Holding Hands</em>) alla “z” di  <em>Zurich Angel</em>, ovvero l'enorme scultura femminile che veglia sui viaggiatori nel padiglione centrale della stazione della città svizzera.    </p>
<p><h2>L'ARTE DI NIKI DE SAINT PHALLE</h2> <p>L'obiettivo della pubblicazione è guidare il pubblico alla scoperta della produzione e della figura di questa artista certamente fuori dagli schemi, sempre in bilico tra sacro e profano. Una donna e scultrice che seppe trovare nell'arte uno strumento di resistenza e ribellione, attraverso il quale imporsi all'interno di una società fortemente condizionata da tabù e pregiudizi.</p>

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L'arte di Niki de Saint Phalle dalla A alla Z | Sky Arte

Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

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