Le case in formato "mini" più belle del mondo

“Small but powerful”. Ovvero piccole ma potenti. Si presenta così il nuovo catalogo <a href="https://www.taschen.com/en/books/architecture-design/00600/small-houses/" target="_blank">Taschen</a> dedicato all'architettura in formato mini. A curarlo è Philip Jodidio, teorico della progettazione già noto per le sue monografie su <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-ottobre-tadao-ando-giappone" target="_blank">Tadao Ando</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/santiago-calatrava-chiesa-sangennaro-capodimonte-napoli" target="_blank">Santiago Calatrava</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/renzo-piano-libro" target="_blank">Renzo Piano</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/mr-brainwash-museo-los-angeles" target="_blank">Richard Meier</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-centro-culturale-cina" target="_blank">Zaha Hadid</a>. Messe momentaneamente da parte le vicende di questi “mostri sacri” della disciplina, l'autore si sofferma sugli elaborati più interessanti dell'edilizia contemporanea. Filo conduttore della selezione è, appunto, la dimensione ristretta dello spazio domestico. L'obiettivo? Dimostrare che cento metri quadrati possono contenere un universo, se disposto in maniera intelligente e sostenibile. 
<h2>IL NUOVO LIBRO DI TASCHEN</h2> Edito in tre lingue (inglese, francese e tedesco), Small Houses accoglie nelle sue oltre quattrocento pagine le immagini e le relative descrizioni di decine e decine di strutture architettoniche in formato ridotto. Si tratta di veri e propri “congegni” edilizi, organizzati in maniera ottimale e all'insegna della sostenibilità, riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente e rispondendo, dunque, ad alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo. La crisi economica e il drastico cambiamento climatico, l'incremento della popolazione su scala mondiale e la pandemia hanno spinto sempre più architetti a confrontarsi con i limiti di un mondo inadatto a ospitare modelli sociali (e architettonici) ereditati dal passato. È così che il culto della grandezza viene sostituito da quello per l'efficienza e la funzionalità, mentre le riflessioni sull'impatto ambientale del nostro vivere diventano determinanti all'interno della progettazione. 
<h2>LE “SMALL HOUSES” DEI GRANDI ARCHITETTI</h2> Le strutture architettoniche presentate all'interno del libro (tutte non più grandi di cento metri quadrati) provengono da venticinque Paesi del mondo – dal Brasile all'Ungheria, dagli Stati Uniti al Giappone. Sono pertanto modelli abitativi creati nei contesti più diversi, e in grado di rispondere alle condizioni ambientali più disparate – dalle mini dimore in legno progettate nelle foreste del Canada ai raffinati “appartamentini” incastrati tra i grattacieli di Tokyo. Autori di questi mini capolavori architettonici sono maestri della progettazione come Takeshi Hosaka (la sua Love2 House non occupa più di 19 metri quadrati), Aranza de Ariño (in lista con la sua Casa Tiny costruita in Messico), Jakub Szczęsny, Charles Pictet, Olson Kundig e Fran Silvestre. 
[Immagine in apertura: Courtesy Taschen]

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Il mito americano nelle opere concettuali di Phillip Toledano

Il concorso che porta l'arte contemporanea sui colli bolognesi

Le colline bolognesi sono un tesoro paesaggistico che ha ispirato innumerevoli poeti e cantanti, da Goethe agli odierni interpreti di orecchiabilissime canzoni pop. Per valorizzare questa meraviglia che si trova a poca distanza dal centro storico di Bologna, colta città sede di un'università millenaria, è nata l'iniziativa Art On The Top, un premio che mira a creare un percorso di installazioni artistiche e architettoniche sulle colline bolognesi, utilizzando il linguaggio della creatività per stimolare una riflessione quanto mai necessaria sull'importanza di una solerte difesa della natura. Le opere che parteciperanno al concorso dovranno essere una sintesi tra arte e natura, un connubio tra creatività e pensiero ecologico. 
<h2>ARTE SULLE COLLINE BOLOGNESI</h2> Il concorso Art On The Top è nato in seno al progetto CollywooD, ideato nel 2021 da quattro dinamici imprenditori bolognesi: l'obiettivo era quello di realizzare una sorta di grande agorà pubblica negli spazi verdi che circondano la città. Nel portare la cittadinanza in un luogo così suggestivo, particolare attenzione è stata posta alle tematiche della sostenibilità e del rispetto della natura. Aperto nel solo periodo estivo, nel primo biennio di attività CollywooD ha dato ragione agli organizzatori: ben 110mila sono stati i visitatori in oltre 150 eventi ospitati. Il concorso Art On The Top segue lo stesso spirito di CollywooD: i candidati potranno proporre di allestire le loro opere site specific ovunque all'interno dell'ambito stabilito per la competizione. Un fattore molto importante sarà la <a href="https://arte.sky.it/news/libro-arte-contemporanea-pianeta-ecologismo" target="_blank">sostenibilità </a>del progetto sia a livello economico sia ambientale. L'opera dovrà avere anche altre caratteristiche: si dovrà trattare di installazioni facili da trasportare, realizzate con materiali durevoli, resistenti oppure facilmente sostituibili, smaltibili o riciclabili.
<h2>COME PARTECIPARE AD ART ON THE TOP</h2> La giuria, composta da Marco Putignano (amministratore delegato di CollywooD), dagli artisti Gianandrea Gazzola, Ivan Tresoldi e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/street-art-inward-google-archivio" target="_blank">Alberonero</a>, oltre al direttore artistico Emanuele Montibeller, selezionerà trenta finalisti. Tra questi, dieci riceveranno menzioni speciali, due otterranno la Gold Mention dal valore di 500 euro. Il terzo classificato ritirerà un assegno da mille euro, il secondo da 2000 euro e il primo classificato vincerà un premio da 3000 euro. Ci si potrà registrare fino al 7 maggio 2023 e sarà necessario sottoporre tutto il materiale entro il 10 dello stesso mese. I nomi dei vincitori saranno comunicati il primo giugno. Per l'iscrizione, il regolamento e ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare la <a href="https://artonthetop.it/" target="_blank">pagina web</a> dell’iniziativa. [Immagine in apertura: Foto di Grigorii Shcheglov su Unsplash]

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