Tre secoli di intrecci fra arte e moda rivivono a Forlì

Arriveranno da prestigiose istituzioni museali italiane e internazionali, fra cui le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il<a href="https://arte.sky.it/news/mann-videogame-father-and-son-napoli" target="_blank"> Museo Archeologico Nazionale di Napoli</a>, il Musée d’Orsay di Parigi e il<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/mostra-vienna-stampa-giapponese" target="_blank"> MAK - Museum of Applied Arts </a>di Vienna, le oltre 300 opere attese a Forlì in occasione della mostra-evento L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968. In apertura il prossimo 18 marzo, la rassegna ripercorrerà tre secoli di storia – dall’Ancien Régime al secondo Novecento –, soffermandosi sulle connessioni e reciproche influenze fra la produzione artistica e l'universo del costume. <h2>A FORLÌ LA GRANDE MOSTRA SU ARTE E MODA</h2> In programma negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-maddalena-musei-san-domenico-forli" target="_blank">Museo Civico San Domenico</a>, fino al 2 luglio 2023, il progetto espositivo proporrà un viaggio nel tempo, nell'arte e nello stile, scandito da quadri e sculture e impreziosito da accessori, abiti d’epoca e contemporanei. Questi delicati esemplari saranno a loro volta concessi da alcune delle più celebri case di moda e da selezionati collezionisti, oltre che da istituzioni che operano nel settore, come il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milano-moda-emancipazione-femminile" target="_blank">Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano</a> o il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/quando-la-moda-si-ispira-al-regno-animale-a-palazzo-pitti" target="_blank">Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze</a>. Prima mostra del genere, quella in apertura a Forlì sarà così un'occasione per ripercorrere fasi storiche e artistiche cruciali – dalla Rivoluzione francese al Romanticismo, dall'ascesa della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-macchiaioli-villa-reale-monza" target="_blank">Macchia </a>all’Impressionismo, dal Simbolismo fino alla stagione delle avanguardie di inizio Novecento –, mettendo in evidenza il fecondo rapporto tra arte e moda, nonché la reciproca influenza fra questi due ambiti creativi.<h2>OLTRE 300 OPERE ESPOSTE AL MUSEO CIVICO SAN DOMENICO</h2>

Diretta da Gianfranco Brunelli, curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968 sarà arricchita dalla presenza di autentici capolavori, fra cui emergono Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-mondrian-dusseldorf" target="_blank"> Piet Mondrian</a>, Donna e anemoni (1920-1921) di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-lettere-henri-matisse" target="_blank">Henry Matisse</a>, Ritratto dell’avvocato Carlo Manna (1907) di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-dipinti-inediti-umberto-boccioni" target="_blank">Umberto Boccioni</a> e Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/boldini-asti-palazzo-mazzetti" target="_blank"> Giovanni Boldini</a>. Sul fronte più strettamente legato alla moda, il percorso espositivo includerà anche due completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Filippo Tommaso Marinetti (1923–1924), opera di Fortunato Depero, e la Camicia Orlando (A/I 2001-02) disegnata da <a href="https://arte.sky.it/news/archivio-gianfranco-ferre-politecnico-milano" target="_blank">Gianfranco Ferré</a>. Nel complesso, il progetto incoraggia a riflettere sulle profonde connessioni fra entrambi i settori, sottolineando i molteplici ruoli assegnati nel corso dei secoli agli abiti: non solo "strumenti" per proteggere e coprire il corpo, ma anche simboli di potere, ricchezza, riconoscimento, protesta. Una pluralità di significati e valori ben nota agli artisti, che dipingendo, scolpendo o ritraendo la moda hanno contribuito a indagarne (e talvolta esaltarne) il potere narrativo e comunicativo. 

[Immagine in apertura: Henri Matisse, Donna e anemoni (Femme et anémones), 1920-1921, olio su tela, 56 x 70,5 cm. Torino, Pinacoteca Agnelli]

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I dodici mesi che rivoluzionarono la carriera dei Beatles

Il documentario Sgt. Pepper Live, in onda su Sky Arte mercoledì 22 febbraio, affronta i dodici mesi più cruciali della carriera dei <a href="https://arte.sky.it/news/beatles-programmi-tv-6-gennaio" target="_blank">Beatles</a>: l’anno in cui i Fab Four sospesero i tour diventando gli artisti più innovativi del mondo in sala di registrazione. 
Nel film di Alan G. Parker, immagini e interviste inedite descrivono il periodo magico degli Abbey Road Studios, la nascita delle canzoni e il lancio dell’album che più di ogni altro ha segnato la storia dell’iconica band.
Grande amante dei Beatles sin dall’età di nove anni, il regista ha deciso di analizzare quel periodo così decisivo incontrando molti testimoni di allora e accompagnando i loro racconti con una gran quantità di filmati di archivio.
Il risultato è un’analisi approfondita del motivo per il quale la band decise di interrompere i tour, di come fu realizzato l’album e delle sessioni di registrazione presso gli studi di Abbey Road. Nel film vengono analizzati anche i testi delle canzoni e la creazione della celebre copertina dell’album, senza dimenticare la risposta dei fan all’uscita del disco nei negozi. 
Il tutto è arricchito da curiosi retroscena sulla natura dei problemi sorti tra i membri della band e il loro manager, Brian Epstein, sulla tragica morte di quest’ultimo e sulla fortissima influenza esercitata sui Beatles da Maharishi Mahesh Yogi.

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