A Palermo un viaggio virtuale nella Belle Époque riaccende Palazzo Bonocore

<p>A Palermo, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/amedeo-modigliani-visto-attraverso-una-nuova-esperienza-immersiva" target="_blank">Palazzo Bonocore</a> ritrova il suo splendore grazie al progetto di rigenerazione culturale di CoopCulture, che ha preso in gestione lo spazio e che lo ha rinnovato, rendendolo un museo multimediale. Così, l’ex residenza nobiliare edificata alla fine del Cinquecento si pone l’ambizioso obiettivo di offrire alla città e ai suoi abitanti uno spazio aperto alla comunità, un punto di riferimento culturale accessibile a tutti. E lo fa attraverso una mostra multimediale e immersiva dedicata alla Palermo della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-alfredo-muller-sesto-fiorentino" target="_blank">Belle Époque</a>.</p><h2>LA MOSTRA IMMERSIVA SULLA PALERMO DELLA BELLE ÉPOQUE</h2> <p>La mostra <em>Palermo Felicissima</em> prende il nome dall’appellativo che solitamente si associa, nell’immaginario locale, alla città durante la Belle Époque: un’epoca in cui Palermo godé di un benessere culturale ed economico senza precedenti, grazie alle spinte di una borghesia emergente e in particolare grazie alle famiglie di imprenditori (tra le quali spiccano quelle dei Florio, dei Whitaker, degli Scalia e degli Ahrens, solo per citarne alcune). Il progetto espositivo accende i riflettori proprio su questo periodo storico, attraverso installazioni immersive, proiezioni a 360°, realtà virtuale e opere multimediali. </p><h2>IL VIAGGIO NELLA PALERMO DELLA FAMIGLIA FLORIO</h2> <p>Il percorso di visita si apre con una “linea del tempo” didattica, che aiuta il visitatore a inquadrare temporalmente gli eventi che vengono poi ripercorsi tematicamente nelle sale successive: un focus sullo sviluppo architettonico e urbano; poi un tavolo interattivo che illustra la crescita economica e sociale; seguito da un film animato dedicato alla storia della famiglia Florio a cura di Odd Agency, cui si devono anche la ricerca storica, la produzione dei contenuti, la progettazione delle installazioni, i contenuti cross mediali e la complessiva curatela della mostra. Non poteva mancare, infine, l’esperienza in realtà virtuale, grazie alla quale il visitatore può immergersi nella Palermo del 1892. Chiude il tragitto di visita la stanza immersiva, dove i motivi floreali tipici dell’<a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/alphonse-mucha-museo-innocenti-firenze" target="_blank">Art Nouveau</a> ricoprono le pareti con proiezioni a 360°. </p> <p>[Immagine in apertura: Palermo Felicissima, IV SALA -  Film La storia dei Florio. Foto Francesco Giardina]</p>

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Il futuro del mondo nelle illustrazioni di Nicolò Canova

Lo storico incontro fra Cesare Lombroso e Lev Tolstoj

La mostra “natalizia” del MART di Rovereto è un omaggio alla maternità

<p>Maternità e malinconia, due delle grandi tematiche attorno a cui ruotano secoli di arte, letteratura e filosofia, si fondono insieme in occasione della tradizionale mostra invernale allestita al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gustav-klimt-italia-mart-rovereto" target="_blank">MART di Rovereto</a>. Intitolata <em>Dürer. Mater et Melancholia</em> e visitabile fino al 3 marzo 2024, l'esposizione approfondisce i due leitmotiv, ponendo a confronto una serie di incisioni e capolavori di <a href="https://arte.sky.it/news/disegno-durer-mostra-londra" target="_blank">Albrecht Dürer</a>, tra cui la celebre <em>Madonna col Bambino</em>, con i lavori di alcuni dei più influenti maestri dell'arte antica, moderna e contemporanea: da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-boccioni-futurismo-parma" target="_blank">Umberto Boccioni</a> a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giorgio-de-chirico-metafisica-conegliano" target="_blank">Giorgio de Chirico</a>, fino a <a href="https://arte.sky.it/news/catalogo-sculture-lucio-fontana" target="_blank">Lucio Fontana</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/11/mostra-adolfo-wildt-scultura-gam-milano" target="_blank">Adolfo Wildt</a>.</p><h2>LA MOSTRA "NATALIZIA" DEL MART</h2> <p>Ideato da Vittorio Sgarbi e curato da Daniela Ferrari e Stefano Roffi, il percorso espositivo prende avvio da una preziosissima raccolta di capolavori di Dürer che, provenienti dalle collezioni della <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/boccioni-prima-futurismo-parma-fondazione-magnani-rocca" target="_blank">Fondazione Magnani Rocca</a> di Mamiano di Traversetolo, esprimono perfettamente l'essenza dei due fil rouge della rassegna. L'inconfondibile <em>Madonna col Bambino</em>, realizzata dal pittore di Norimberga alla fine del XV secolo, racchiude i tradizionali paradigmi della maternità, legati all'amore eterno, ai valori umani e spirituali. Mentre <em>Melencolia I</em>, la più conosciuta tra le <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/albrecht-durer-mostra-incisioni-bagnacavallo" target="_blank">incisioni del maestro tedesco</a>, costituisce l'esempio più celebre della rappresentazione malinconica. Attorno a questi capolavori universali si sviluppa l'itinerario della mostra trentina che, articolata in cinque sezioni, è costituita da circa settanta opere, in prestito da collezioni private e pubbliche come la <a href="https://arte.sky.it/news/quarto-stato-pellizza-da-volpedo-gam-milano" target="_blank">Galleria d'Arte Moderna di Milano</a> e il Museo Morandi di Bologna. A partire dai due capolavori di Dürer, il visitatore è invitato a riflettere sui due temi che hanno avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo artistico della cultura occidentale, attraverso i contributi di Medardo Rosso, Gino Severini e <a href="https://arte.sky.it/news/giovanni-segantini-programmi-tv-28-settembre" target="_blank">Giovanni Segantini</a>.</p><h2>TUTTI GLI ARTISTI IN MOSTRA AL MART</h2> <p>Con un progetto di allestimento firmato dagli architetti Michelangelo Lupo e Giovanni Wegher, la mostra raduna una serie di straordinarie creazioni che vedono protagonista, da un lato, il tema del rapporto tra madre e figlio, di cui sono emblema le opere di Boccioni, Fontana, Wildt e Segantini; dall'altro, il temperamento malinconico, tra nostalgia e mistero, a cui appartengono invece i lavori di Sironi, Colacicchi e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giorgio-de-chirico-pistoia" target="_blank">De Chirico</a>. Proprio del maestro della corrente metafisica il MART ospita anche lo straordinario <em>Autoritratto con il fratello</em> che, eseguito nel 1924, viene esposto per la prima volta dopo decenni.</p> <p>[Immagine in apertura: Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé, 1899 - Comabbio, VA, 1968), <em>Maternità</em>, 1926. Collezione Sergio Casoli]</p>

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