Sei mostre di fotografia da visitare nell'autunno 2023 in Italia

<p>Quali sono le mostre di <a href="https://arte.sky.it/fotografia" target="_blank">fotografia</a> in arrivo in Italia dopo l'estate 2023? Quello di quest'anno si prospetta come un autunno ricchissimo, all'insegna dei maestri dell'arte dello scatto e anche degli autori emergenti. A partire da settembre, in giro per l'Italia, apriranno infatti varie mostre dedicate alla fotografia, tra cui le monografiche di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-helmut-newton-palazzo-reale-milano" target="_blank">Helmut Newton</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-fotografia-vivian-maier-musee-du-luxembourg-parigi" target="_blank">Vivian Maier</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/gabriele-basilico-donazione-libri-politecnico-milano" target="_blank">Gabriele Basilico</a>. In attesa della Giornata mondiale della fotografia, che ricorre sabato 19 agosto 2023, ecco una panoramica delle prossime esposizioni, che intende offrire alcune anticipazioni e presentare sei appuntamenti da non perdere.</p><h2>GLI SCATTI DI HELMUT NEWTON A ROMA</h2> <p>Nel Museo dell'Ara Pacis di Roma prenderà forma l'ampia retrospettiva dedicata a <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografia-helmut-newton" target="_blank">Helmut Newton</a>, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo tedesco. La mostra, visitabile dal prossimo 18 ottobre al 10 marzo 2024, raccoglierà una serie di 250 fotografie, oltre a riviste e documenti, per esaminare il linguaggio e il lato provocatorio dell'artista. A comporre <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/helmut-newton-palazzo-reale-milano" target="_blank"><em>HELMUT NEWTON. LEGACY</em></a> saranno alcune delle opere più iconiche del fotografo: tra queste spiccano quelle legate ai servizi di moda più rivoluzionari e sovversivi per l'epoca e la serie ispirata ai film di Hitchcock, <a href="https://arte.sky.it/news/libro-alfred-hitchcock-francois-truffaut" target="_blank">Truffaut</a> e Fellini. Oltre ai contributi più famosi, saranno esposti anche alcuni lavori inediti che sveleranno aspetti meno conosciuti dell'opera di Newton. Il progetto espositivo romano racconterà cronologicamente le diverse fasi della vita e della carriera del maestro berlinese: dagli anni Quaranta in Australia, fino agli anni Cinquanta in Europa, passando per il periodo in Francia, negli Stati Uniti, a Monte Carlo e a Los Angeles.</p><h2>TINA MODOTTI AL FESTIVAL FOTOGRAFICO DI COLORNO</h2> <p>Considerata la prima vera reporter sociale e simbolo dell'emancipazione femminile, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-tina-modotti-tel-aviv" target="_blank">Tina Modotti</a> sarà protagonista di una nuova esposizione al <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-festival-emilia-romagna-fotografia" target="_blank"><em>ColornoPhotoLife</em></a>, la rassegna fotografica di Colorno (Parma) che offre mostre, proiezioni audiovisive, presentazioni editoriali, concerti e molto altro. Intitolata <em>Oltre i confini</em> e visitabile dal 13 ottobre fino al 26 novembre prossimi, la monografica al centro della kermesse riunirà un centinaio di scatti realizzati dall'artista: si tratta di stampe originali ai sali d'argento degli anni Settanta. Allestita nell'edificio dell'Aranciaia, all'interno dello spazio museale del MUPAC, l'esposizione ripercorrerà la carriera e l'evoluzione del linguaggio di <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-ivo-milazzo-tina-modotti" target="_blank">Modotti</a>, dalle prime ricerche della natura, fino all'utilizzo del medium fotografico come strumento di indagine e denuncia sociale. Un itinerario, quello parmense, che oltre a raccontare lo stile di una <a href="https://arte.sky.it/news/libro-tina-modotti-fotografia" target="_blank">fotografa eccellente</a>, celebrerà – attraverso lettere e documenti – anche la vita di una delle maggiori interpreti dell'avanguardia artistica del secolo scorso. Grande attesa anche per <em><a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografia-tina-modotti" target="_blank">Tina Modotti. L'opera</a></em>, in programma dal prossimo 22 settembre al 28 gennaio 2024 presso il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-kandinskij-palazzo-roverella-rovigo" target="_blank">Palazzo Roverella di Rovigo</a>.</p><h2>MILANO OMAGGIA GABRIELE BASILICO A 10 ANNI DALLA MORTE</h2> <p>Si intitola <em>Gabriele Basilico. Tutta mia la città </em>la mostra che, dal 13 ottobre prossimo fino al 7 gennaio 2024, prenderà forma in <a href="https://arte.sky.it/news/gara-riqualificazione-museo-design-triennale-milano" target="_blank">Triennale Milano</a> e, contemporaneamente, a Palazzo Reale. Il capoluogo lombardo renderà così omaggio, a dieci anni dalla sua morte, al grande <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fabbriche-fotografia-gabriele-basilico" target="_blank">fotografo milanese</a> attraverso due grandi esposizioni che, realizzate in collaborazione con l'Archivio Gabriele Basilico, coinvolgeranno altrettante istituzioni cittadine. In Triennale sarà presentata – per la prima volta – una selezione di progetti dedicati proprio a Milano: si tratta di una serie di duecento lavori realizzati nel corso di quarant'anni di attività per esplorare l'architettura, il tessuto edilizio, lo sviluppo urbano e i monumenti milanesi. Tra le opere emergono quelle legate al racconto delle periferie cittadine degli anni Settanta, come l'inchiesta dedicata alle fabbriche (<em>Milano Ritratti di Fabbriche</em>), l'indagine sulle architetture del modernismo e il restauro del tetto del Duomo. Protagoniste a Palazzo Reale saranno invece le grandi opere di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-catania-fotografia-gabriele-basilico" target="_blank">Basilico</a>, con un focus sui progetti dedicati a oltre 40 città del mondo.</p><h2>L'UMANITÀ DI JIMMY NELSON A PALAZZO REALE A MILANO</h2> <p>Classe 1967, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/in-un-libro-lomaggio-allumanita-del-fotografo-jimmy-nelson" target="_blank">Jimmy Nelson</a> ha fin qui trascorso parte della sua vita viaggiando (e fotografando) fra Africa, Americhe e Asia.  Preziose sono le sue testimonianze di popolazioni lontane, culture indigene, usi e costumi di terre remote. Gli scatti realizzati nel corso di questa intensa attività di fotografo-esploratore saranno presentati – per la prima volta in Italia – nella personale in arrivo a Palazzo Reale a Milano dal 20 settembre prossimo fino al 21 gennaio 2024. L'esposizione, curata da <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-5-maggio-the-square-nicolas-ballario" target="_blank">Nicolas Ballario</a> e Federica Crivellaro, esplora non solo il linguaggio dell'artista, attraverso 65 fotografie di grandi dimensioni, ma anche la diversità culturale documentata nei suoi viaggi in Papua Occidentale, Tibet, Africa, Siberia, Bhutan. Al centro della produzione di Nelson si collocano soprattutto i ritratti, simbolo del profondo legame con gli abitanti dei luoghi visitati. Un'opera, la sua, che è frutto di una lunga ricerca e sperimentazione stilistica. “<em>Ho testimoniato di persona come riconoscere e celebrare la bellezza possa portare a cambiamenti positivi negli individui e nelle comunità</em>”, afferma Nelson. “<em>Quando le persone sono incoraggiate ad abbracciare le proprie identità e valori unici, diventano più sicure e appagate e si genera un effetto a catena di trasformazione positiva nelle loro vite</em>”.</p><h2>IL PAESAGGIO ITALIANO SECONDO MASSIMO BALDINI</h2> <p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/paesaggio-mostra-roma-scuderie-quirinale-bando-fotografico" target="_blank">paesaggio italiano</a>, in tutta la sua bellezza e unicità, è il fil rouge della mostra <em>ITALIA REVISITED. Campionario per immagini</em> di Massimo Baldini, che sarà allestita nella Sala Cavazza del Complesso del Baraccano nel quartiere Santo Stefano di Bologna dal 29 settembre all’8 ottobre prossimi. La raccolta di 86 fotografie a colori, ad opera dell'artista viareggino, proporrà un nuovo sguardo sul <a href="https://arte.sky.it/news/lecco-mostra-paesaggio-fontana-fattori" target="_blank">paesaggio</a> del Bel Paese. Per il fotografo, ormai non esistono più separazioni tra i diversi ambiti della vita e tutto sembra uguale e monotono: teatri che somigliano a stabilimenti e case che somigliano a cimiteri, che a loro volta somigliano a scuole. In questo scenario segmentato da strade, viadotti, parcheggi e detriti, che si mescolano con immortali capolavori artistici come la <a href="https://arte.sky.it/news/brunelleschi-cupole-programmi-tv-7-agosto" target="_blank">cupola del Brunelleschi</a> e il David di Michelangelo, Baldini mira a stimolare la riflessione nell'osservatore, sollecitando uno sguardo nuovo, partecipe e disincantato. </p><h2>GLI SCATTI DI VIVIAN MAIER A BOLOGNA</h2> <p>Oggi considerata un'esponente di spicco della street photography, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-vivian-maier-santa-maria-della-scala-siena" target="_blank">Vivian Maier</a> approderà a Bologna con una straordinaria esposizione di quasi 150 fotografie originali. <em>Vivian Maier – Anthology</em>, allestita nelle sale rinascimentali di Palazzo Pallavicini e visitabile dal 7 settembre prossimo fino al 28 gennaio 2024, racconterà la produzione di una delle <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-vivian-maier-conegliano" target="_blank">fotografe </a>più amate e apprezzate della modernità. Realizzato da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci e curato da Anne Morin, il percorso espositivo presenterà 111 immagini in bianco e nero, insieme a una sezione di 35 scatti a colori suddivisi in sei sezioni. Novità assoluta della rassegna sarà inoltre la visione di Super 8 che consentiranno al visitatore di seguire lo sguardo della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-fotografia-vivian-maier-musee-du-luxembourg-parigi" target="_blank">maestra dell'arte dello scatto</a> avvicinatasi alla fotografia di strada già negli anni Sessanta: Maier osservava e si soffermava su un soggetto per esplorarne gli elementi caratteristici. Protagonista dell'esposizione bolognese sarà ovviamente anche la raccolta di ritratti della tata-fotografa, tratto distintivo della sua indagine visiva. L'artista divenne spesso il soggetto delle sue stesse fotografie con l'intento, quasi ossessivo, di ricercare sé stessa, immortalando la sua ombra e il suo riflesso.</p> <p>[Immagine in apertura: Gabriele Basilico, <em>Milano 1978-80</em> © Archivio Gabriele Basilico]</p>

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L’arte di Giacomo Balla ritorna a Montepulciano

<p>Fu proprio a Montepulciano, nel 1912, che <a href="https://arte.sky.it/news/roma-casa-balla-riapertura" target="_blank">Giacomo Balla</a> dipinse il suo capolavoro <em>Dinamismo di un cane al guinzaglio</em>:  oggi, ben 111 anni dopo, la città gli rende omaggio con una grande mostra al Museo Civico Pinacoteca Crociani. </p> <p>La rassegna<em> Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un “ritorno” a Montepulciano</em>, visitabile fino al 30 settembre, raccoglie 32 opere degli esponenti di spicco del Futurismo: al fianco del grande Giacomo Balla, spiccano i nomi di Umberto Boccioni (<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-boccioni-futurismo-parma">presto in mostra alla Fondazione Magnani-Rocca</a> in provincia di Parma), <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-depero-mantova-palazzo-della-ragione" target="_blank">Fortunato Depero</a>, Roberto Baldesarri, Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/il-futurismo-e-le-donne-al-museo-man-di-nuoro" target="_blank">Marisa Mori</a>.</p><h2>GIACOMO BALLA A MONTEPULCIANO</h2> <p>Ben 32 dipinti riassumono le linee guida inconfondibili del movimento artistico italiano più famoso al mondo: si tratta di un'accurata selezione di opere che con tratti dinamici e sfuggenti, forme geometriche audaci e colori vivaci, hanno rivoluzionato l’idea stessa di movimento, affrontando le sfide concettuali e formali che la nuova era industriale poneva alle avanguardie europee d’inizio Novecento. </p> <p>“<em>La mostra rappresenta un'opportunità unica per gli abitanti di Montepulciano e per tutto il pubblico dei visitatori che vorrà venire a visitarla; potranno così immergersi nell'energia e nell'innovazione dei futuristi, oltre che scoprire (o riscoprire) le numerose ‘perle’ contenute nel Museo Civico Pinacoteca Crociani</em>”, ha dichiarato il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini.</p><h2>LA MOSTRA SUI FUTURISTI ALLA PINACOTECA CROCIANI</h2> <p>"<em>Un caleidoscopio di colori dinamico e sognatore. Così si può ben definire il Futurismo, un vero e proprio movimento di rottura della scena culturale italiana agli albori del Novecento</em>", spiega il direttore del museo Roberto Longhi. "<em>Il rinnovamento della cultura e dell’arte italiana sono ben rappresentati in questa mostra da oltre trenta opere che vanno dalla fine del primo decennio del Novecento alla fine degli anni Trenta, dai primi artisti futuristi alle propulsive rappresentazioni della ‘conquista dei cieli’ dei pittori aerofuturisti</em>”.</p> <p>[Immagine in apertura: Fortunato Depero, <em>Vassoio siciliano</em>, 1926. Olio su tela. 58,8 x 70,4 cm. Courtesy LeoGalleries]</p>

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