A Roma debutta il primo progetto internazionale di videodanza

La bellezza della <a href="https://arte.sky.it/news/giornata-danza-programmi-tv-29-aprile" target="_blank">danza </a>si fonde con il fascino dell'audiovisivo in occasione di .MOV, il nuovo progetto internazionale dedicato al mondo della videodanza. In programma dal 23 al 30 luglio prossimi a Villa Lais a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-palazzo-cipolla-roma-metaverso" target="_blank">Roma</a>, la prima edizione della kermesse ospita performance, azione urbane volte all'utilizzo artistico delle telecamere di videosorveglianza, laboratori per bambini e famiglie, workshop e incontri: tutto sarà fruibile gratuitamente dal pubblico, che avrà così la possibilità di godere di una rinnovata esperienza immersiva.<h2>LA PRIMA RASSEGNA DI VIDEODANZA A ROMA</h2> Al centro della kermesse ci sarà, ovviamente, la videodanza: i progetti audiovisivi dedicati a questa forma artistica arriveranno da tutto il mondo, dal Canada al Giappone, fino al Brasile il Cile. Il progetto prende avvio con la rappresentazione intima di Approaching the puddle, in cui una donna danza intorno alle pozzanghere e scivola in un mondo fantastico interiore, mentre il successivo Body Language Zone ironizza sul modo rigido di usare il nostro corpo per comunicare. In We Are Ready Now corpi diversi, di ogni età, corrono da soli danzando insieme, lasciando posto a Sisters che è incentrato sul legame simbiotico di tre sorelle. .MOV non intende essere soltanto un inno alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/la-danza-si-diffonde-per-palermo-grazie-al-festival-conformazioni" target="_blank">danza </a>e all'audiovisivo, ma punta a divenire un'occasione per riflettere più profondamente, attraverso alcune opere, su tematiche urgenti come le disuguaglianze sociali e la guerra. Appartengono a questo ambito Disruptions, la performance che affronta le difficoltà di movimento in un contesto di conflitto davanti al muro tra Israele e Palestina, Skip and the Rhythm Rangers dedicato al quattordicenne Skip, alla sua passione per il ballo e le sofferenze provocate dal giudizio degli altri, e Navigation che esplora le crisi umanitarie dello sfollamento e il modo in cui vengono vissute.<h2>IL PROGETTO CHE UNISCE IL VIDEO ALLA DANZA</h2> Ad arricchire la rassegna romana, oltre alle opere più significative della videodanza degli ultimi anni, contribuiranno anche una serie di laboratori rivolti a videomaker (Danza in video), bambini (Josephine, un tutù per tutt@), famiglie (Segni mossi) e anziani (Esti) per scoprire più da vicino questa straordinaria <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/festival-electro-camp-forte-marghera-venezia-arti-performative-musica-installazione-video-danza" target="_blank">arte performativa</a>. Non mancherà poi un ciclo di incontri dedicati alla scrittura e alle patiche di danza nelle culture del contemporaneo: tra questi, Mettere mano agli archivi, il prossimo 28 luglio, Arti performative e culture del contemporaneo (29 luglio) e Danza e accessibilità: relazione sul progetto Brave (30 luglio) dedicato alla sensibilizzazione dell'accessibilità al sistema dello spettacolo per performer disabili. [Immagine in apertura: Train-Train, Benjamin Seroussi. Courtesy .MOV]

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A Lecco la mostra sui grandi maestri figurativi del Novecento

Nel contesto del ciclo espositivo Percorsi nel Novecento, ideato dalla direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese e rivolto all’arte italiana del XX secolo, inaugura a Palazzo delle Paure di Lecco il nuovo capitolo dedicato ai pittori figurativi, a cura di Simona Bartolena. Da oggi, 22 luglio, fino al 26 novembre prossimo, Novecento. Il ritorno alla figurazione da Sironi a Guttuso mette in mostra oltre sessanta opere degli artisti italiani che, nel periodo tra le due guerre, aderirono al ritorno alla figurazione tradizionale.
<h2>LA MOSTRA AL PALAZZO DELLE PAURE</h2>
Molti degli artisti in mostra sono figure di spicco delle avanguardie di inizio Novecento, che successivamente presero parte al movimento del “ritorno all’ordine”: tra questi <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/mostra-mario-sironi-mart-rovereto" target="_blank">Mario Sironi</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/al-palazzo-reale-di-milano-e-protagonista-carlo-carra" target="_blank">Carlo Carrà</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-giorgio-morandi" target="_blank">Giorgio Morandi</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/10/apertura-studio-felice-casorati-pavarolo" target="_blank">Felice Casorati</a>, <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arturo-martini-museo-bailo-treviso" target="_blank">Arturo Martini</a>, Giacomo Manzù, Mario Mafai e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/vucciria-guttuso-dipinto-montecitorio" target="_blank">Renato Guttuso</a>, solo per citarne alcuni. Come spiega la curatrice, l’esposizione viene pensata come un’ideale prosecuzione della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-futurismo-palazzo-delle-paure-lecco" target="_blank">precedente mostra sui futuristi</a>: ”Questa nuova mostra dedicata al Novecento segue quella dei futuristi, che si è appena conclusa con un grande successo di pubblico e, pur ricalcando un analogo arco temporale, propone un percorso artistico più figurativo, classico”.
<h2>I GRANDI MAESTRI DEL FIGURATIVISMO ITALIANO</h2>
La rassegna ripercorre la storia del figurativismo italiano arricchendola con continui confronti alle tendenze artistiche coeve, dall’Art Déco al Razionalismo agli sviluppi nel design, nel teatro e nella letteratura. Una panoramica completa in cui la contestualizzazione storica e l’apparato didattico-narrativo svolgono un ruolo fondamentale. Nel percorso espositivo, di particolare rilievo è la sala dedicata interamente a Mario Sironi, ma anche ai capolavori di Giorgio Morandi, di cui in mostra troviamo un raro paesaggio. Un’attenzione è riservata anche al Realismo Magico e al rapporto pittura figurativa dal vero e le influenze surrealiste e metafisiche. [Immagine in apertura: Carlo Carrà, Il taglio dei marmi, 1934, olio su tela, collezione privata © Carlo Carrà, by SIAE 2023]

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