L'astro nascente dell'architettura disegna un ponte-vivaio in Belgio

Obiettivo aprile 2024 per l'avvio dei lavori di costruzione del ponte pedonale Asiat-Darse di Vilvoorde, in Belgio, la cui progettazione è stata assegnata –tramite concorso – a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/londra-serpentine-pavilion-counterspace" target="_blank">Counterspace</a>. Si tratta dello studio, con sedi a Johannesburg e Londra, guidato dall'architetta sudafricana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/serpentine-pavilion-londra-counterspace" target="_blank">Sumayya Vally</a>, figura in forte ascesa nel panorama architettonico globale. Fra i protagonisti della <a href="https://arte.sky.it/news/milano-arch-week-periferie" target="_blank">Milano Arch Week</a> in chiusura oggi, domenica 11 giugno, è stata la più giovane progettista di sempre a ricevere l’incarico per il <a href="https://arte.sky.it/news/londra-serpentine-pavilion-lina-ghotmeh" target="_blank">Serpentine Pavilion</a>, nel 2021. Più di recente è stata scelta come curatrice della prima edizione dell’Islamic Arts Biennale, che si è svolta a Jeddah, in <a href="https://arte.sky.it/news/arabia-saudita-musei-lina-ghotmeh-asif-khan" target="_blank">Arabia Saudita</a>; attualmente è in scena a Venezia, nell'ambito della mostra principale della <a href="https://arte.sky.it/news/venezia-biennale-architettura" target="_blank">Biennale Architettura 2023</a>. <h2>IN BELGIO UN PONTE PEDONALE DIVENTA UN VIVAIO</h2> Per il disegno del ponte, atteso entro dicembre 2025, Sumayya Vally ha dichiarato quali sono state le sue fonti di ispirazione. "Vilvoorde è una città celebrata per la sua diversità. Comprende più culture, identità e narrazioni. Mi ha commosso profondamente scoprire la storia di Paul Panda Farnana attraverso la nostra ricerca", ha raccontato. Originario del Congo, l'agronomo Farnana si formò presso la Vilvoorde Horticultural School, proprio non lontano dal sito in cui sorgerà la nuova struttura di collegamento. Il progetto intende non solo rendergli omaggio, ma punta anche far conoscere il suo lavoro scientifico, sottolineando il suo contributo in difesa dei diritti delle popolazioni africane. <h2>UN PONTE FORMATO DA UNA SERIE DI BARCHE</h2> Almeno due gli aspetti chiave del progetto: da una parte Asiat-Darse, attraverso la sua forma, evoca le tradizionali flotte di piroghe africane, che vengono ammassate l’una contro l’altra così da creare una sorta di "piattaforma" per mercati e scambi. Si tratta di una consuetudine che avviene anche lungo il fiume Congo. Dall'altra, in onore del lavoro di Farnana, il ponte è stato concepito come un vivaio, con porzioni delle imbarcazioni appositamente destinate alla coltivazione delle piante e al naturale spostamento dei semi, tramite il vento, lungo l'intera struttura. Negli intenti di Vally, ciascuna barca costitutiva del ponte fungerà sia da "impollinatore" sia da micro-giardino: "Mi interessava l'idea di un attivo monumento, uno spazio per la guarigione e il ricordo. Questo si traduce nella storia del progetto, che con la sua forma incarna la ricerca di Farnana", ha raccontato l'architetta. Con l'occasione, Vally ha anche specificato che nella sua pratica professionale "ogni intervento, anche il più semplice o neutro, è un'opportunità per scrivere le nostre storie e identità. il ponte è un connettore: nel nostro progetto, è un connettore per le narrazioni passate e future della migrazione".
[Immagine in apertura: Render courtesy of Counterspace]

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

La New York di Andy Warhol e Lou Reed rivive a Taranto

Si spegneva nel 2013 <a href="https://arte.sky.it/news/lou-reed-mostra-new-york" target="_blank">Lou Reed</a>, cantautore e chitarrista che con il suo stile inconfondibile ha segnato un'epoca, già a partire dal breve ma intenso sodalizio con i <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-disco-velvet-underground-warhol-museum" target="_blank">Velvet Underground</a>. Propri sui cinque anni trascorsi nella band, da lui fondata a metà anni Sessanta insieme al compositore John Cale, si concentra la mostra che il MArTA - Museo Archeologico Nazionale di Taranto ospita contestualmente all'edizione 2023 di Medimex. Il festival si appresta ad animare la città pugliese dal 13 al 18 giugno, con i concerti di Echo & the Bunnymen, Diodato, The Murder Capital, Skunk Anansie, Tom Morello e The Cult, oltre che con un carnet di progetti espositivi.<h2>A TARANTO LA MOSTRA SU LOU REED E ANDY WARHOL </h2> In apertura il 14 giugno, l'esposizione Perfect Day, Lou Reed e la New York di Andy Warhol viene presentata nella cornice del prestigioso museo tarantino in anteprima nazionale. Curata da ONO arte, propone un percorso articolato in 55 fotografie, realizzate da importanti autori internazionali: Mick Rock, Steve Schapiro, Nat Finkelstein, Stephen Shore, Ronn Spencer, Adam Ritchie e Allan Tannenbaum. Con i loro obiettivi fotografici sono riusciti a catturare gli esordi della band e a raccontare una storia appassionante: quella della collaborazione fra <a href="https://arte.sky.it/news/andy-warhol-mostra-alula-arabia-saudita" target="_blank">Andy Warhol </a>e la formazione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/video-tributo-iggy-pop-lou-reed" target="_blank">Reed</a> e Cale, avvenuta nella vibrante atmosfera creativa della New York degli anni Sessanta. <h2>55 FOTO IN ANTEPRIMA NAZIONALE PER MEDIMEX 2023</h2> Arricchita da alcune prime edizioni originali degli album di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/05/tutto-lou-reed-nel-suo-ultimo-progetto-discografico" target="_blank">Lou Reed </a>e dei Velvet Underground, provenienti dalla collezione di Alessandro Santamaria, la rassegna fotografica ricorda lo speciale legame che unì l'artista simbolo della Pop Art alla rock band. Il primo incontro, datato 1965, avvenne sulla scia di un insuccesso: i <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/06/50-anni-dallesordio-dei-velvet-underground" target="_blank">Velvet Underground</a> erano stati appena cacciati dal Cafè Bizarre, nel Greenwich Village, perché́ ritenuti scandalosi e volgari dagli organizzatori della loro esibizione. Di registro opposto il giudizio espresso su di loro di Warhol, che da quel momento in poi mise loro a disposizione la mitica <a href="https://arte.sky.it/news/libro-taschen-andy-warhol-friends" target="_blank">Factory</a> come sala prova, dando ulteriore prova del ruolo centrale di questo luogo nella New York dell'epoca. Con il suo sostegno, i Velvet realizzarono quindi performances multimediali di grande risonanza; Warhol, inoltre, produsse il loro primo LP dal titolo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/08/the-velvet-underground-experience-a-new-york-la-grande-mostra-sulla-band-di-lou-reed" target="_blank">The Velvet Underground and Nico</a>, dopo aver introdotto alla formazione la chanteuse tedesca Nico, al secolo Christa Päffgen. L'album in questione è entrato nella storia della musica (e dell'arte), grazie all'ormai inconfondibile banana disegnata dallo stesso Warhol e scelta per la copertina. Perfect Day, Lou Reed e la New York di Andy Warhol sarà visitabile fino al 9 luglio 2023. [Immagine in apertura: Steve Schapiro, The Velvet Underground with Nico and Andy Warhol at Phillip Law's home during the Exploding Plastic Inevitable tour, Los Angeles, 1966 ©Steve Schapiro]

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