Il nuovo monumentale ponte di Zaha Hadid Architects in Cina

<p>Mentre festeggia i 15 anni di attività sul territorio cinese con <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-architects-mostra-pechino-anniversario" target="_blank">una mostra a Pechino</a>, lo studio <a href="https://arte.sky.it/foto/ponte-zaha-hadid-venezia-biennale" target="_blank">Zaha Hadid Architects</a> (ZHA) completa un progetto infrastrutturale avviato nel 2019: un ponte lungo 295 metri che attraversa il fiume Jiangxi, a Chengdu, nella provincia di Sichuan.</p><h2>IL PONTE IN CINA DI ZAHA HADID ARCHITECTS</h2> <p>Il Jiangxi River Bridge è solo il primo di una serie di ponti previsti sulla West Line Road di Chengdu. È sia stradale, sia ciclabile che pedonale, ed è costituito da due archi in acciaio alti 30 metri che, procedendo verso l'alto, si avvicinano fino ad unirsi, stabilizzando la struttura e proteggendola dall'azione del vento. Assottigliandosi in cima, la curvatura dinamica della monumentale costruzione assume una forma affusolata, essenziale e scultorea, con l'intento di porsi in dialogo con il contesto naturalistico circostante. Vincitore del concorso indetto nel 2019 per la progettazione del nuovo ponte, ZHA conferma anche con quest'opera la sua <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-architettura-mostra-metrotopia-metaverso" target="_blank">propensione all'uso delle nuove tecnologie</a>. Si tratta del resto di un'inconfondibile cifra stilistica dello studio, che nel caso specifico ha utilizzato un software di analisi strutturale sul modello 3D del ponte. Attraverso l'analisi di tutti i carichi, sia quelli propri dell'infrastruttura che quelli legati al traffico, e tenendo in considerazione le condizioni ambientali, come il forte vento e la temperatura, gli architetti hanno messo a punto una struttura portante che, secondo la nota diffusa da ZHA, sarà in grado di superare anche eventi atmosferici eccezionali. </p><h2>LO STUDIO ZAHA HADID ARCHITECTS IN CINA</h2> <p>Lo Jiangxi River Bridge è solo il più recente di una lunga serie di interventi di ZHA in Cina. Dalla Guangzhou Opera House completata nel 2010, passando l'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/zaha-hadid-aeroporto-pechino" target="_blank">aeroporto internazionale di Daxing</a>, fino al  nuovo avveniristico polo culturale che prende il nome di <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-centro-culturale-cina" target="_blank">Jinghe New City Culture & Art Center</a> e allo <a href="https://arte.sky.it/news/centro-sportivo-hangzhou-cina-zaha-hadid-architects" target="_blank">Hangzhou International Sports Centre</a>, la ricerca pionieristica dello studio ha negli anni trovato un fertile campo di ricerca in terra cinese. Sono 14 gli interventi realizzati negli ultimi 15 anni, oltre ai 25 in fase di realizzazione, tra cui il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/zaha-hadid-architects-stadio-xian-cina" target="_blank">mega stadio</a> di Xi’an la cui apertura dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.</p> <p>[Immagine in apertura: Zaha Hadid Architect, <em>Chengdu First West Bridge</em>, Chengdu, China. Photo credit ©Arch-Exist]</p>

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L'arte contemporanea è al centro nel nuovo museo di Mantova

Indagine sullo spazio urbano nel Padiglione Esprit Nouveau di Le Corbusier a Bologna

Il reportage dalla Milano Design Week 2024

Il festival cinematografico che unisce le Capitali della Cultura 2023

<p>Al via la 15esima edizione di <em>Il Grande Sentiero. Habitat, culture, avventure</em>, la rassegna culturale a cura di Laboratorio 80 che unisce il cinema, l'arte e passione per la montagna. In programma dal 21 agosto al 7 settembre prossimo, la kermesse scandita da eventi, laboratori e proiezioni si sviluppa secondo un itinerario che collega le due <a href="https://arte.sky.it/news/estate-arte-bergamo-brescia-capitale-cultura" target="_blank">Capitali Italiane della Cultura 2023</a>, Bergamo e Brescia. </p><h2>IL FESTIVAL DI CINEMA CHE UNISCE BERGAMO E BRESCIA</h2> <p>Le tredici tappe previste per l'edizione 2023 corrispondono ad alcuni dei luoghi più magici del territorio fra le due città lombarde, nei quali uomo e natura possono riconnettersi in armonia: rifugi alpini, parchi, ex conventi, sorgenti, baite, orti sociali, piazze e musei. In totale, <em>Il Grande Sentiero</em> si estende per ben 210 chilometri, con più di 6mila metri di dislivello: partendo dalla città di<a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-brescia-capitale-cultura-2023-eventi-estate" target="_blank"> Bergamo</a>, l'itinerario descritto dal festival attraversa il suo territorio montano (Albino, Ponte Nossa, Oltressenda Alta, Colere, Bueggio, Schilpario), sconfinando nelle valli di confine a cavallo tra la Val di Scalve e la Valcamonica (Cerveno, Capo di Ponte, Erbanno) fino ad arrivare nel cuore di <a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-brescia-capitale-cultura-programma" target="_blank">Brescia</a>. Per ogni tappa, viene suggerito un posto dove pernottare.</p><h2>LE TAPPE DEL FESTIVAL “IL GRANDE SENTIERO”</h2> <p>L'appuntamento prende il via da Bergamo, dove lunedì 21 agosto, all’arena estiva <em>Esterno Notte</em>, si tiene l’anteprima del film <em>A passo d’uomo</em> di Denis Imbert. Nelle tappe successive, tra gli eventi da segnalare, si segnalano la visita guidata alla mostra <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-alpi-orobie-accademia-carrara-bergamo" target="_blank"><em>Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie</em> </a>all’<a href="https://arte.sky.it/news/accademia-carrara-bergamo-installazione-fallen-fruit" target="_blank">Accademia Carrara a Bergamo</a> (il 22 agosto) e l’immersione nella natura con il doppio appuntamento del 25 agosto: si va dalla visita alla scoperta delle Sorgenti Nossana di Ponte Nossa allo spettacolo <em>Il partigiano Piuma</em> di Francesca Camilla d’Amico, nei boschi alle Baite del Möschel. Il 1° settembre si arriva in alta quota, al Rifugio Campione situato in località Passo dei Campelli a Cerveno, per la proiezione<em> In the Name of Wild</em> di Phillip e April Vannini<em>. </em>Si chiude in bellezza il 7 settembre con il cinema sotto le stelle nel Parco del Viridarium del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fabrizio-plessi-parco-archeologico-brescia" target="_blank">Museo di Santa Giulia di Brescia</a>, per la proiezione <em>Le otto montagne </em>di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.<em></em> Per consultare il programma completo, si invita a visitare il <a href="http://www.lab80.it/ilgrandesentiero" target="_blank">sito ufficiale</a>. </p> <p>[Immagine in apertura: foto di Max Nayman su Unsplash]</p>

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