La fiera più attesa dell’anno è pronta ad alzare il sipario: dal 1° al 3 novembre a Torino, nei padiglioni dell’Oval del Lingotto, torna <a href="https://arte.sky.it/news/artissima-torino-2024" target="_blank">Artissima</a>, l’unica manifestazione fieristica italiana esclusivamente dedicata all'arte contemporanea. Con 189 gallerie italiane e internazionali, provenienti di 34 Paesi e 4 continenti, la 31esima edizione trasforma la location in un “incubatore” di fermento artistico, come lo definisce Luigi Fassi, direttore artistico della manifestazione per il terzo anno consecutivo. Il tema scelto quest'anno è The Era of Daydreaming, ovvero il concetto del “sognare a occhi aperti”: un tributo allo “sconfinato potere creativo della mente nel saper progettare a occhi aperti il nostro domani”, spiega Fassi.<h2>LA NUOVA EDIZIONE DI "ARTISSIMA"</h2>Le sette sezioni della fiera – di cui quattro selezionate dal comitato – seguono questo fil rouge del sogno e dell’immaginazione. Con 109 gallerie internazionali, la sezione centrale, ovvero la Main Section, mette in mostra le realtà più affermate sul panorama artistico mondiale, mentre New Entries lascia spazio a 15 gallerie emergenti, tutte presenti in fiera per la prima volta e con meno di cinque anni di attività alle spalle. Con 38 gallerie, di cui 17 italiane, la sezione Monologue/Dialogue valorizza l’approccio sperimentale, e infine Art Spaces &amp; Editions ospita gallerie specializzate in edizioni e multipli di artisti, così come librerie, project space e spazi non profit.<h2>LE TRE SEZIONI SPECIALI DELLA FIERA</h2>C’è grande attesa, inoltre, per le tre sezioni della fiera curate da personalità di fama internazionale: sono Léon Kruijswijk (curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino) e Joel Valabrega (curatrice presso la Galeria Municipal do Porto) a curare la mostra Present Future, che riunisce i progetti monografici dei talenti emergenti le cui metodologie riflessive “si concentrano sulle modalità di transizione e trasformazione, approfondendo il potenziale arricchente degli spazi liminali e degli stati di intermedietà”, spiegano i curatori.Il progetto Back to the Future – curato da Heike Munder (scrittrice di Zurigo) e Jacopo Crivelli Visconti (direttore dell’Albuquerque Foundation di Sintra) – è dedicato ai grandi pionieri, e “presenta opere incentrate sui traumi interiori, il ruolo delle donne, la lotta per l’emancipazione, la cultura consumistica e il rapporto con la natura”. È rivolta alle opere su carta l’ultima sezione, Disegni, che con la curatela di Irina Zucca Alessandrelli si propone di promuovere “la peculiarità del supporto cartaceo e l’innata immediatezza che esso implica”.<h2>I GRANDI EVENTI DIFFUSI IN CITTÀ</h2>C’è poi un mondo di grandi eventi d'arte diffusi in città, che rendono Torino una vera e propria capitale dell’arte contemporanea: è il caso, ad esempio, della mostra The Underground Cinema alle <a href="https://arte.sky.it/news/museo-gallerie-italia-torino" target="_blank">Gallerie d’Italia</a>, che riunisce in un’atmosfera onirica le opere video degli artisti partecipanti ad Artissima, tra cui Pauline Boudry &amp; Renate Lorenz, Alice Bucknell, Stephanie Comilang e Valentina Furian.Al <a href="https://arte.sky.it/news/riapertura-museo-regionale-scienze-naturali-torino" target="_blank">Museo Regionale di Scienze Naturali </a>di Torino Julian Charrière e Julius von Bismarck firmano l’installazione immersiva Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear, che indaga il rapporto tra tempo geologico e umano, osservando l’impatto del cambiamento climatico e la necessità di ripensare criticamente il rapporto uomo-natura.Nell’ambito di <a href="https://arte.sky.it/news/omaggio-rebecca-horn-luci-artista-torino" target="_blank">Luci d'Artista </a>– la manifestazione che dal 1988 invita nomi di spicco della scena internazionale a <a href="https://arte.sky.it/news/torino-luci-artista-angelidakis-ontani" target="_blank">illuminare la città con installazioni site-specific</a> – Erik Saglia firma l’opera luminosa Euridome, che si muove come un satellite sull’orbita della palazzina di Unione Industriali Torino. La <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/bosco-torino-artiste-fondazione-sandretto" target="_blank">Fondazione Sandretto Re Rebaudengo</a> ospita Hearsay, la mostra personale di Bekhbaatar Enkhtur, il quale presenta una nuova serie di opere che indagano il potenziale simbolico degli animali e degli esseri umani per esplorare il rapporto tra rappresentazione visiva e linguistica. Infine all’Hotel Principi di Piemonte <a href="https://arte.sky.it/foto/padiglione-malta-venezia-caravaggio" target="_blank">Arcangelo Sassolino</a> presenta Afasia 1, uno dei primi lavori in cui l’artista applica la fisica alla scultura indagando sul concetto di velocità, attesa e tensione emotiva.

Segui su Sky Arte Al via la 31esima edizione di Artissima

Al via la 31esima edizione di Artissima | Sky Arte

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Il legame indissolubile tra Monica Bellucci e Dolce&Gabbana

Nel corso della sua carriera, Monica Bellucci ha saputo incarnare l'essenza stessa della femminilità e della moda: musa eterna di <a href="https://arte.sky.it/news/favola-siciliana-racconto-tre-atti-programmi-tv-13-agosto" target="_blank">Domenico Dolce e Stefano Gabbana</a>, l’attrice incontra gli stilisti durante il casting per una sfilata a Milano. Il loro legame, coltivato nel tempo con passione e dedizione, è raccontato in un volume "da collezione" portato sugli scaffali da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fine-beatles-rizzoli" target="_blank">Rizzoli</a>.<h2>IL RAPPORTO TRA DOLCE&amp;GABBANA E MONICA BELLUCCI</h2>Con il titolo Monica, il libro ripercorre il rapporto tra l’attrice e i due creativi – una collaborazione durata trent’anni, durante i quali “abbiamo instaurato con lei un legame molto forte, quasi viscerale”, raccontano gli stessi stilisti –, attraverso immagini iconiche e racconti che tracciano la sua carriera straordinaria e il suo impatto indelebile nel mondo della moda e del cinema. Alla base di questo progetto vi sono due contributi essenziali: la curatela di Babeth Djian, direttrice della rinomata rivista francese Numéro, e il talento fotografico di Jean-Baptiste Mondino, il quale ha creato dodici ritratti esclusivi di Monica Bellucci, che arricchiscono il libro con la loro estetica sofisticata e il forte impatto visivo. Questi scatti si affiancano alle campagne pubblicitarie storiche e agli editoriali più significativi che hanno avuto Monica come protagonista, offrendo ai lettori un viaggio attraverso l'evoluzione stilistica e artistica della diva.<h2>GLI SCATTI DI JEAN-BAPTISTE MONDINO E LE INTERVISTE INEDITE</h2>A suggellare il legame tra l'attrice e Dolce&amp;Gabbana sono le due interviste mai pubblicate prima: una a Monica Bellucci e l'altra ai due fondatori della celebre casa di moda. Questi dialoghi offrono un'intima visione del rapporto tra l'attrice e il duo di stilisti, focalizzandosi sulle esperienze condivise, le sfide affrontate e la visione comune che ha alimentato decenni di creatività e innovazione. Le interviste rivelano aneddoti e pensieri finora inediti, sottolineando quanto questa collaborazione abbia influenzato non solo il mondo della moda, ma anche la percezione della bellezza femminile in generale. Il libro è dunque non solo una raccolta di immagini, ma un documento culturale che mette in luce la simbiosi tra moda, arte e personalità, rendendo omaggio a una delle icone più amate della contemporaneità.[Immagine in apertura: foto di Gian Paolo Barbieri. GQ Calendar (Italy) 2001]

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