L’arte onirica di Joan Miró approda a Roma

Ha preso il via nei giorni scorsi a Roma la mostra che conduce i visitatori attraverso uno degli universi creativi più influenti e sovversivi del Novecento, quello di <a href="https://arte.sky.it/news/joan-miro-maestro-catania" target="_blank">Joan Miró</a>. All’incredibile e variegata produzione dell’artista spagnolo è infatti dedicata la mostra Miró - Il costruttore di sogni, inaugurata lo scorso 14 settembre negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/news/impressionisti-alba-modernita-mostra-roma" target="_blank">Museo Storico della Fanteria</a> e visitabile fino al 23 febbraio 2025. Tra gli eventi più attesi del <a href="https://arte.sky.it/news/grandi-mostre-italia-autunno-2024" target="_blank">programma espositivo autunnale</a> di Navigare, che ne ha curato l’organizzazione con il patrocinio di importanti istituzioni italiane e spagnole, la mostra raccoglie 150 opere del maestro catalano, quasi tutte appartenenti a importanti collezioni private italiane ed estere, e di conseguenza poco note al grande pubblico.<h2>IN MOSTRA A ROMA IL GENIO DI MIRÓ</h2>Per mettere in luce tanto l’approccio tecnico, fortemente sperimentale, quanto la coerenza stilistica dimostrata da Miró nel corso della sua lunga carriera, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/pittura-anni-ottanta-mostra-milano-gallerie-italia" target="_blank">Achille Bonito Oliva</a>, Maïthé Vallès-Bled e Vincenzo Sanfo è suddivisa in otto aree tematiche, dedicate all’inusuale eclettismo del suo percorso artistico. Passando attraverso sezioni centrate su diversi temi e tecniche (dalle litografie ai manifesti, dalla pittura alle ceramiche), i visitatori possono avvicinarsi a uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea seguendo tre percorsi ideali, dedicati rispettivamente alla rivoluzione dei linguaggi, alla dimensione onirica dell’opera di Joan Miró e alla coerenza stilistica che ha caratterizzato tutta la sua produzione. La sua estrema versatilità è inoltre testimoniata dalla grande varietà di soluzioni tecniche e materiali impiegati in quasi sessant’anni di carriera, durante i quali è riuscito a influenzare l’opera di molti grandi protagonisti della scena artistica del Novecento.<h2>150 OPERE PER RACCONTARE UN ARTISTA “SOVVERSIVO”</h2>Proprio agli “amici” di Miró, esponenti di diverse correnti artistiche contemporanee, è dedicata l’ultima sezione della mostra romana, che raccoglie in un unico spazio i lavori di artisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/surrealismo-italia-parma-dali-magritte-ernst" target="_blank">Salvador Dalí</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/pablo-picasso-mostra-mantova-palazzo-te " target="_blank">Pablo Picasso</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/festival-fotografia-monopoli-phest-2024 " target="_blank">Man Ray</a>, posti accanto a documenti di poeti come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-surrealismo-desenzano-brescia" target="_blank">André Breton</a>, Paul Éluard e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/12/libri-della-settimana-inedito-tristan-tzara" target="_blank">Tristan Tzara</a>, che illustrano i molteplici legami artistici che univano Miró al panorama delle avanguardie storiche del XX secolo. Grazie al suo approccio tematico e alla ricchezza delle opere in esposizione, Miró - Il costruttore di sogni celebra l’arte onirica e surreale di uno dei grandi maestri del Novecento, offrendo al contempo l’occasione per riflettere sul suo approccio volto alla piena sperimentazione tecnica ed estetica, che avrebbe ispirato le future generazioni di artisti.[Immagine in apertura: Sanse Titre, 23 Novembre 1937. Tecnica mista su carta. Firmato in basso a destra. Firmato e datato sul retro: Miró 23/11/’37. 47 x 62,2 cm. Galerie Lelong &amp; Co, Paris. © ADAGP/Successió Miró/Courtesy Galerie Lelong &amp; Co.]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Quattro puntate dedicate all’amore visto e raccontato dalle grandi canzoni d’autore della nostra musica: questo il tema della docu-serie Romantic Italia, in onda mercoledì 18 settembre su Sky Arte. Alla conduzione c’è la giornalista Giulia Cavaliere, già autrice di un libro e di un podcast dallo stesso titolo.Ogni episodio prende in esame alcune tra le più belle canzoni d'amore italiane per porre di volta in volta sotto i riflettori una fase diversa dell'amore, dalle prime palpitazioni fino alla separazione, attraverso l’eros e il tradimento.La serata si apre onda alle ore 21:15 con la puntata dedicata all’Innamoramento. Partendo da alcuni classici della canzone italiana, come Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, Giulia Cavaliere ci guida alla scoperta del momento magico in cui fra due persone nasce un’intesa irripetibile.Il secondo episodio, dedicato a un tema spesso doloroso come quello del Tradimento, va in onda alle ore 21:45. I brani analizzati danno voce tanto all’incertezza che vive chi commette un tradimento quanto al senso di delusione e rabbia che prova chi viene tradito. A seguire è il turno della puntata dedicata all’Eros, in onda alle ore 22:30, che concentra il proprio sguardo sul tema della passione, coinvolgente e incontrollabile, che ha animato canzoni indimenticabili come Pensiero stupendo di Anna Oxa e Il cielo in una stanza di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-mina-viva-lei" target="_blank">Mina </a>e Gino Paoli.L’ultimo capitolo della docu-serie, in onda alle ore 23:00, si intitola Addio. Il percorso delineato da Giulia Cavaliere trova la sua naturale conclusione in una puntata dedicata al rimpianto e alla nostalgia che segna la fine di tutte le storie d’amore. Sensazioni descritte da brani iconici come Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante e Piove di Domenico Modugno.

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