Con la mostra su Berthe Morisot debutta la "nuova" GAM Torino

<p>Dopo poco più di un mese di chiusura, la <a href="https://arte.sky.it/news/riqualificazione-gam-torino-chiara-bertola" target="_blank">GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea </a>di Torino torna ad accogliere i visitatori <a href="https://arte.sky.it/news/gam-torino-chiusura-allestimento" target="_blank">negli spazi rinnovati da un complesso progetto</a> di ristrutturazione. È stato infatti completato il "Lotto Zero", la primissima fase di riqualificazione – progettata dallo studio PAT. Architetti Associati – che prefigura l’ambizioso intervento e i suoi futuri sviluppi. A questo si aggiunge l'inaugurazione della stagione espositiva autunnale, con una grande mostra dedicata alla prima e unica pittrice impressionista della storia dell'arte: <a href="https://arte.sky.it/news/berthe-morisot-mostra-impressionismo-londra" target="_blank">Berthe Morisot</a>.</p><h2>IL NUOVO ALLESTIMENTO DELLA GAM DI TORINO</h2><p>Oltre alla riapertura, dopo ben sei anni, del secondo piano, l'intervento di riqualificazione ha previsto il rinnovo dell'allestimento delle collezioni permanenti, curato dalla direttrice del museo Chiara Bertola, insieme a Elena Volpato e Fabio Cafagna, e pensato in dialogo con le tre grandi mostre della stagione inaugurale, dedicate ad altrettante artiste: <a href="https://arte.sky.it/news/berthe-morisot-mostre-genova-torino-impressionismo" target="_blank">Berthe Morisot</a>, Mary Heilmann e Maria Morganti. </p><p>Ogni retrospettiva si articola attorno a tre temi concettuali, che mettono in relazione l'itinerario permanente con le opere dei progetti temporanei: la luce, il colore, il tempo. Infine, all’artista Stefano Arienti è stato affidato il compito di intervenire nel percorso espositivo, creando degli “inciampi” (principalmente opere e oggetti) che interrompono la narrazione della rassegna per destare stupore nell’osservatore.</p><h2>LA MOSTRA DI BERTHE MORISOT ALLA GAM DI TORINO</h2><p>Inaugura il 16 ottobre (e resta visitabile fino al 9 marzo 2025) la mostra che ripercorre la carriera di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-berthe-morisot-parigi" target="_blank">Berthe Morisot</a>, la grande pittrice impressionista, attraverso una selezione di cinquanta opere provenienti dalle istituzioni più importanti d’Europa (tra cui il <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-febbraio-musee-orsay-parigi" target="_blank">Musée d'Orsay di Parigi </a>e il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pablo-picasso-thyssen-bornemisza-madrid" target="_blank">Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid</a>) e da preziose collezioni private. </p><p>Articolato in quattro sezioni tematiche, il percorso espositivo – a cura di Chiara Bertola – approfondisce la poetica impressionista di Morisot attraverso quattro lenti, che corrispondono ai suoi principali soggetti: sfera familiare, ritratti femminili, paesaggi e giardini, e figure nel verde.</p><h2>I CAPOLAVORI DI BERTHE MORISOT IN MOSTRA A TORINO</h2><p>Tra i quadri esposti spiccano i capolavori provenienti dal <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/monet-musee-marmottan-parigi-padova" target="_blank">Musée Marmottan Monet</a>, tra cui <em>Eugène Manet all’isola di Wight</em> (1875), realizzato dalla pittrice durante il viaggio di nozze in Inghilterra, ed <em>Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival </em>(1884), che illustra l'importanza dei legami familiari nella vita e nella produzione dell’artista. Ci sono poi alcuni dipinti provenienti da collezioni private che vengono difficilmente esposti al pubblico, e che in questa occasione possono essere ammirati in via straordinaria: è il caso dell'opera <em>La ciotola del latte </em>(1890), esposta per la prima volta in Italia e venduta in un’asta di <a href="https://arte.sky.it/news/asta-lucio-fontana-sothebys-new-york" target="_blank">Sotheby’s</a> a maggio 2022 per più di un milione di euro.</p><p>[Immagine in apertura: Berthe Morisot, <em>Su una panchina al Bois de Boulogne</em> 1894. Olio su tela. Musée d’Orsay, Parigi RMN-Grand Palais / Hervé Lewandowski/ Dist. Foto SCALA, Firenze]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Matera ritrova Palazzo Lanfranchi con nuovi spazi espositivi

<p>Edificato nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, lo storico <a href="https://arte.sky.it/news/tomas-saraceno-matera-mostra-palazzo-lanfranchi" target="_blank">Palazzo Lanfranchi </a>è la più importante espressione dell’architettura barocca nella città di <a href="https://arte.sky.it/news/scuola-sassi-matera" target="_blank">Matera</a>; dal 2003 è la sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Dopo un significativo intervento di restauro e valorizzazione, l’edificio riapre finalmente le porte al pubblico con spazi espositivi rinnovati.</p><h2>A MATERA RIAPRE IL MUSEO NAZIONALE D’ARTE MEDIEVALE E MODERNA DELLA BASILICATA</h2><p>All’esterno, i lavori hanno puntato a far risplendere le superfici e i dettagli originali, come le epigrafi sugli architravi delle finestre. All’interno, gli spazi sono stati dotati di un nuovo allestimento per la collezione permanente che agevola e migliora la fruibilità delle opere (anche grazie alle tecnologie multimediali introdotte), destinando particolare attenzione all'accessibilità per tutte le categorie di visitatori. Due maestri del Novecento sono protagonisti di altrettante sale al piano terra: una, curata da Daniela Fonti, riunisce le celebri opere di <a href="https://arte.sky.it/news/torino-carlo-levi-mostre" target="_blank">Carlo Levi</a> (compresa la monumentale tela <em>Lucania '61</em>); l’altra, a cura di Maria Adelaide Cuozzo, raccoglie i dipinti di Luigi Guerricchio. Al primo piano, invece, sono fruibili la sezione <em>Arte del territorio</em>, che riunisce un gruppo di opere locali di arte sacra dal Medioevo al Settecento, e la prestigiosa collezione di pittura napoletana seicentesca raccolta nell'Ottocento da Camillo d’Errico.</p><h2>LE NUOVE TECNOLOGIE NELL’ALLESTIMENTO DI PALAZZO LANFRANCHI</h2><p>All’insegna dell’innovazione tecnologica, il museo si dota anche di tre nuove sale multimediali: uno spazio immersivo che impiega l’intelligenza artificiale per far interagire il visitatore con i dipinti di Carlo Levi, un’introduzione video alle opere di Luigi Guerricchio (narrata in prima persona dall’artista), e infine – nella sala della pinacoteca di Camillo d'Errico – un’esperienza multisensoriale con due tavoli multimediali touch screen per imparare giocando. “<em>Grazie agli interventi realizzati</em>”, ha dichiarato Annamaria Mauro, Direttrice dei Musei nazionali di Matera, “<em>non solo restituiamo al pubblico uno spazio ricco di storia e arte, ma lo rendiamo più inclusivo e accessibile, in linea con la nostra visione di un museo aperto e partecipativo. Siamo certi che le innovazioni introdotte e le nuove modalità di fruizione sapranno affascinare i visitatori, stimolando un dialogo più profondo con le opere esposte</em>”.<br /><br />[Immagine in apertura: credit I Musei nazionali di Matera]</p>

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