L'universo fiabesco di Yoshitomo Nara conquista Bilbao

<p>Figure umane e animali che, immersi in un'atmosfera fiabesca, diventano gli strumenti per indagare con la creatività i concetti di casa, comunità e natura: è ciò che accade nella produzione artistica del giapponese <a href="https://arte.sky.it/news/takashi-murakami-scultura-tokyo" target="_blank">Yoshitomo Nara</a>. A lui è dedicata la nuova retrospettiva del <a href="https://arte.sky.it/news/guggenheim-museo-bilbao-benessere" target="_blank">museo Guggenheim di Bilbao</a>, visitabile fino al 3 novembre (per poi salpare per il <a href="https://arte.sky.it/foto/james-turrell-lartista-che-da-sostanza-alla-luce" target="_blank">Museo Frieder Burda</a> di Baden-Baden e la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/mostra-fotografia-andreas-gursky-hayward-gallery-londra" target="_blank">Hayward Gallery </a>Londra). </p><p>Ripercorrendo l’evoluzione dell’artista attraverso un'ampia selezione di dipinti, disegni, sculture e installazioni realizzati nel corso degli ultimi quarant'anni, dal 1984 al 2024, la mostra accende i riflettori sull’iconografia personalissima di Nara, approfondendone le sfumature pop e surrealiste.</p><h2>L’IMMAGINARIO POP DI YOSHITOMO NARA AL GUGGENHEIM DI BILBAO</h2><p>I personaggi di Nara – principalmente piccoli animali o bambini con teste e occhi grandi, indifesi e malinconici – rappresentano uno specchio del mondo interiore dell’artista. La chiave per comprenderli sono infatti i ricordi d’infanzia del pittore, permeati da una sensazione di isolamento, la sua passione per la musica, i suoi viaggi in giro per il mondo (“<em>dopo aver lasciato il Giappone ho capito che vedere le cose dal Monte Fuji è completamente diverso che vederle dall’Everest</em>”, ha dichiarato l’artista) e l’amore per la storia dell’arte.</p><h2>IL PERCORSO ESPOSITIVO TRA BAMBINI, ANIMALI E BOSCHI</h2><p>A cura di Lucía Agirre, il percorso espositivo – concepito seguendo le indicazioni dello stesso artista – non si articola cronologicamente, bensì secondo un criterio tematico e stilistico. In questo modo vengono messi in risalto i motivi ricorrenti nella sua produzione (la casa dal tetto rosso, i germogli, la pozzanghera, la scatola, la barca blu e il bosco), evidenziando una continuità nel corso della carriera quarantennale.</p><p>Tra le opere esposte spicca il dipinto su piatto circolare <em>Too Young to Die</em>: una composizione che ricorda un tondo rinascimentale ma che raffigura un personaggio che aspira una sigaretta. Il terremoto e lo tsunami che si abbatterono sul Giappone orientale nel 2011, provocando l'incidente nucleare alla centrale di Fukushima, segnarono profondamente l’artista, la cui produzione si popola di soggetti come quello di <em>From the Bomb Shelter</em>, che mostra una bambina che emerge timidamente da un bunker sotterraneo.</p><p>[Immagine in apertura: Yoshitomo Nara, <em>In the Deepest Puddle II</em>, 1995. Acrylic on cotton mounted on canvas 120 × 110 cm Takahashi Ryutaro Collection © Yoshitomo Nara, courtesy Yoshitomo Nara Foundation]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Bologna un nuovo polo per la formazione disegnato da Mario Cucinella Architects

<p>Tra le città universitarie per eccellenza, Bologna si dota di un nuovo campus “d’autore” disegnato dallo studio di architettura <a href="https://arte.sky.it/news/mario-cucinella-architetti-ospedale-cremona-progetto" target="_blank">MCA – Mario Cucinella Architects,</a> che ha curato anche il progetto di interior design. Rispondendo alla necessità di fornire nuovi spazi didattici e di condivisione alla Bologna Business School, sono stati recuperati e rifunzionalizzati alcuni edifici preesistenti a ridosso di Villa Guastavillani, storica sede del polo formativo, in un'ottica di valorizzazione dell’ambiente circostante.</p><h2>A BOLOGNA IL CAMPUS PROGETTATO DA MCA – MARIO CUCINELLA ARCHITECTS</h2><p>“<em>Il progetto del New Campus di Bologna Business School</em>”, ha dichiarato <a href="https://arte.sky.it/news/mario-cucinella-architects-torri-vienna" target="_blank">Mario Cucinella</a>, fondatore dello studio, ”<em>si sviluppa attorno all’idea di unitarietà nella diversità: il nuovo edificio si relaziona con il paesaggio quale elemento unificatore e generatore, sviluppando un dialogo empatico tra l’ambiente circostante e l’architettura</em>”. Dialogando armoniosamente, gli spazi interni ed esterni formano un ambiente fruibile e a “misura d’uomo”, collegato da un’area pedonale con la sede di Villa Guastavillani. Nel dettaglio sono stati recuperati la casa colonica (che accoglie le aule, gli uffici e una sala riunioni) e l’ex forno (dove troviamo la reception). Uno spazio didattico multifunzionale sorge invece in un blocco nato dalla riconfigurazione di tre edifici preesistenti.</p><h2>SUI COLLI BOLOGNESI UN MODERNO POLO FORMATIVO</h2><p>La nuova struttura, invece, si sviluppa su due piani, ed è collegata alla casa colonica attraverso un tunnel sotterraneo. Il paesaggio è ispirato alle onde, e si sviluppa come come una serie di cerchi concentrici che creano percorsi che si irradiano nell’ambiente circostante. All’esterno, gli studenti possono usufruire di uno spazio di socializzazione, una piazza attorno alla quale si sviluppano due giardini a gradoni e solarium. Punto imprescindibile del progetto è la sostenibilità: per la copertura del nuovo edificio, infatti, è stato previsto un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di regolare la temperatura e l’ingresso della luce negli spazi didattici, mentre la casa colonica è stata dotata di pannelli fotovoltaici che alimentano l’intero campus.<br /><br />[Immagine in apertura: MCA- Mario Cucinella Architects. New Campus di Bologna Business School. Photo Walter Vecchio]</p>

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A Bologna un nuovo polo per la formazione disegnato da Mario Cucinella Architects | Sky Arte

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