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Troppi incidenti: a Venezia il ponte di Calatrava diventa di pietra

Architettura

13 dicembre 2024

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Troppi incidenti: a Venezia il ponte di Calatrava diventa di pietra

Architettura

13 dicembre 2024

Bersagliato fin dalla sua inaugurazione da numerose critiche per la scivolosità e la pericolosità dei suoi gradini, il ponte progettato a Venezia dal noto architetto Santiago Calatrava sarà ufficialmente oggetto di un intervento correttivo, volto a risolvere definitivamente i problemi di sicurezza, nonché a migliorarne l'accessibilità.

Il Comune di Venezia ha deciso di porre fine a una questione che si protrae da oltre sedici anni: la pericolosità per i pedoni del Ponte della Costituzione, quarto attraversamento pedonale sul Canal Grande, progettato dall’archistar spagnola Santiago Calatrava.

Inaugurato ufficialmente nel settembre del 2008, il ponte ha attirato critiche fin dall’apertura del cantiere: polemiche che si sono ulteriormente acuite dopo la sua apertura a causa della scivolosità dei 284 gradini in vetro, che pongono un serio rischio ai pedoni che lo attraversano.

Il Comune della Serenissima ha quindi deciso di intervenire, affidando allo studio H&A Associati l’esecuzione di un progetto di fattibilità per la sostituzione dei gradini con un materiale più sicuro, nell’ambito di un’opera di restyling il cui costo complessivo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1,4 milioni di euro.

LA TRAVAGLIATA STORIA DEL PONTE DI CALATRAVA A VENEZIA

Progettato per collegare due snodi fondamentali all’ingresso della città lagunare come piazzale Roma e la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, il Ponte della Costituzione è stato al centro di un acceso dibattito già a partire dai primi lavori, costati complessivamente oltre 11 milioni di euro, una cifra molto superiore ai circa 7 milioni inizialmente previsti.

Oltre ai ritardi e ai costi elevati, il ponte di Calatrava è stato criticato per la sua scarsa funzionalità e per i costanti interventi di manutenzione per ovviare alla pericolosità della superficie liscia dei suoi gradini in vetro, che rende l’attraversamento pericoloso, specie in caso di pioggia o gelo. Non sono inoltre mancate le polemiche per l’inaccessibilità del ponte da parte di persone con disabilità: un problema che resta irrisolto, nonostante l'installazione nel 2013 di una speciale ovovia, costata 1,8 milioni di euro e presto rimossa a causa della sua inefficienza e del disagio che causava ai passeggeri nelle giornate più calde.

IL PROGETTO DI RESTYLING DEL PONTE SUL CANAL GRANDE

Dopo anni di dibattiti e soluzioni tampone, come il ricorso a speciali strisce antiscivolo o l'utilizzo di tappeti installati ad hoc, l’amministrazione comunale veneziana ha affidato nei giorni scorsi ad H&A Associati, studio di architettura e ingegneria con sedi a Venezia e Shangai, la realizzazione di un progetto di fattibilità: lo studio dovrà valutare i costi e i risultati attesi dal rifacimento dei gradini in pietra o altro materiale lapideo antisdrucciolo, una scelta che dovrà essere comunque approvata dalla Soprintendenza ai beni architettonici. I lavori potrebbero prendere il via già nel corso della prossima primavera e protrarsi per quattro o sei mesi, al termine dei quali Venezia si augura di scrivere la parola “fine” in calce a uno dei progetti architettonici più controversi e discussi degli ultimi venti anni.

[Immagine in apertura: foto di Alessio Bachetti su Unsplash]

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