GLU Gelephu Airport - concept. Mindfullness Relaxation Lounge. Rendering by BIG

È un aeroporto il nuovo progetto in Bhutan dello studio BIG

Architettura

16 marzo 2025

GLU Gelephu Airport - concept. Mindfullness Relaxation Lounge. Rendering by BIG

È un aeroporto il nuovo progetto in Bhutan dello studio BIG

Architettura

16 marzo 2025

Apertura prevista entro il 2029 per quello che diventerà il secondo aeroporto internazionale del Bhutan. Progettato dallo studio di architettura BIG e incluso nel masterplan Gelephu Mindfulness City, la cosiddetta “città del futuro” del paese asiatico, sarà presentato in anteprima a Venezia, alla Biennale Architettura al via il 10 maggio prossimo.

Nel cuore della verdeggiante valle di Gelephu, incastonata tra le foreste subtropicali e le imponenti montagne del Bhutan, prenderà forma un'infrastruttura destinata a rivoluzionare il modo di concepire il viaggio: il Gelephu International Airport. Disegnato dallo studio BIG (Bjarke Ingels Group) in collaborazione con NACO, Arup e Cistri, sarà il secondo hub aeroportuale del paese asiatico ed è incluso nel piano della Gelephu Mindfulness City, la “città del futuro” progettata dallo stesso team. Con una superficie di 68.000 metri quadrati e una capacità di gestione pari a 123 voli giornalieri, dovrebbe accogliere 1,3 milioni di passeggeri entro il 2040 (con un'espansione fino a 5,5 milioni entro il 2065). Ma i numeri non raccontano la visione alla base del progetto: nel Gelephu International Airport l'architettura diventa esperienza. Evocando l’antica arte della carpenteria bhutanese e i suoi intagli decorativi, la struttura proverà a diffondere ai futuri viaggiatori un'idea di armonia e benessere, in linea con i principi della mindfulness.

IN BHUTAN L’AEROPORTO “MINDFUL” DELLO STUDIO DI ARCHITETTURA BIG

Il design dell’aeroporto è un inno alla sostenibilità: ispirato ai Kachen, i tradizionali pilastri lignei bhutanesi, sarà costruito interamente con legno locale lavorato secondo tecniche tramandate nei secoli. Ogni dettaglio, dai pannelli fotovoltaici integrati nel tetto alle incisioni che raffigurano i tre draghi simbolici del Bhutan (che rappresentano passato, presente e futuro), racconta la storia di un paese che guarda avanti senza mai dimenticare le proprie radici. Non solo: in armonia con la natura, il Gelephu International Airport avrà un “cuore verde”, denominato Forest Spine. Concepito come un lungo corridoio alberato che divide le sezioni nazionali e internazionali, offrirà ai viaggiatori un'oasi di pace tra un volo e l’altro. Allo stesso tempo, gli spazi aperti, le vetrate luminose e le aree dedicate alla meditazione contribuiranno a trasformare l’esperienza del viaggio in un momento di consapevolezza e connessione con l’ambiente. ll completamento della costruzione, considera una priorità dal re de Bhutan, è atteso per il 2029.

IL SECONDO AEROPORTO DEL BHUTAN RACCONTATO DAI SUOI PROGETTISTI

"Per il Gelephu International Airport”, spiega l’architetto Frederik Lyng di BIG, “volevamo creare un'esperienza che fosse profondamente bhutanese: calma, accogliente e in armonia con la natura. L'aeroporto offrirà un'esperienza eccezionale ai passeggeri, dove ampi spazi illuminati dalla luce naturale, elementi del paesaggio bhutanese e gli intricati intagli realizzati dagli artigiani locali si intrecciano armoniosamente per guidare dolcemente i viaggiatori attraverso il terminal”. Gli fa eco l'architetto Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo di BIG, che ha sottolineato come "l'architettura dell'aeroporto è composta da telai modulari in legno massiccio che offrono flessibilità ed espandibilità, ricordando una catena montuosa stilizzata da lontano. (...) Per me personalmente, questo insolito abbraccio dell'artigianato e del colore tradizionali è una vera testimonianza di quanto sono stato colpito dal mio incontro con il Bhutan, il paese, la sua cultura e la sua gente."

UN’ANTICIPAZIONE ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2025 DI VENEZIA

Il progetto del Gelephu International Airport sarà presentato alla prossima Biennale Architettura, curata da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective., in programma dal 10 maggio al 23 novembre. In questo contesto, verrà esposto un pezzo simbolico della facciata dell’aeroporto, realizzato per metà con il tradizionale intaglio artigianale e per metà scolpito da macchine, in una sinergia perfetta tra l’eredità culturale del territorio e la tecnologia contemporanea.

[Immagine in apertura: GLU Gelephu Airport - concept. Mindfullness Relaxation Lounge. Rendering by BIG]

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