Il romanzo-capolavoro di Hermann Hesse diventa uno spettacolo teatrale

Il <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/visioni-metafisiche-vasco-ascolini-milano-museo-bagatti-valsecchi" target="_blank">Museo Bagatti Valsecchi</a> presenta Come Fuoco. Da Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse, lo spettacolo teatrale che apre la quarta edizione del progetto culturale del museo intitolato Stasera al Museo. Adattamento teatrale del romanzo pubblicato nel 1930 dal grande scrittore tedesco, la pièce esordirà in scena il prossimo 26 marzo e avrà due repliche, in programma il 27 marzo e il 1° aprile.
Lo spettacolo è tratto dal celebre Narciso e Boccadoro di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/firenze-tour-giardino-boboli-letteratura" target="_blank">Hermann Hesse</a>, una delle opere più significative della letteratura della prima metà del Novecento, e narra l’incontro tra i due amici protagonisti (interpretati da Michele Di Giacomo e Michelangelo Canzi) che si ritrovano dopo anni di distanza. Il dialogo serrato tra Narciso, uomo dello spirito, e Boccadoro, artista appassionato e amante della vita, rappresenta sul palcoscenico lo scontro simbolico tra mente e materia, intrecciando i ricordi e i sogni coltivati dai due uomini durante il loro peregrinare.
IN SCENA A MILANO UNA PIÈCE ISPIRATA A “NARCISO E BOCCADORO”
Tenendo fede al romanzo originale, lo spettacolo Come Fuoco è animato dal confronto tra due personalità forti e opposte: l’incontro dopo molti anni dà modo ai protagonisti di sovrapporre riflessioni sul presente e flashback nel passato, a sottolineare la natura nostalgica che li accomuna. Da un punto di vista narrativo, il dialogo assume forme differenti, alternando monologhi a momenti performativi di danza e musica, mentre il dramma si consuma davanti agli occhi dello spettatore, che vede soccombere inesorabilmente la natura dionisiaca di Boccadoro.
L’iconica storia di amicizia e rivalità raccontata quasi un secolo fa da Hesse trova nuova linfa nell’adattamento teatrale curato dalla drammaturga Giulia Bartolini, che descrive così lo spettacolo: “Due attori, una storia di amicizia, d’affetto, il viaggio di formazione di due ragazzi, ognuno con il suo destino, in un mondo che crolla, cambia, si ammala, in un tempo che passa, inesorabile, mentre la vita si consuma e ciascuno fa le sue scelte”.
IL PROGRAMMA CULTURALE DEL MUSEO BAGATTI VALSECCHI
Lo spettacolo diretto da Mario Scandale aprirà a fine mese la rassegna Stasera al Museo, con il suo cartellone culturale articolato tra undici diversi appuntamenti. Giunta alla sua quarta edizione, la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/incontri-museo-bagatti-valsecchi-2024" target="_blank">manifestazione</a> punta a portare il meglio delle performance teatrali, musicali e di danza sulla scena allestita nel Salone d'Onore e nei cortili storici del palazzo milanese.
Il tema di quest’anno sarà Le vie dell’amicizia e il programma dell’iniziativa include, oltre a Come Fuoco, altre due produzioni teatrali originali del museo, entrambe in cartellone per il prossimo autunno: Giulietta e Desdemona, che proporrà un inedito confronto tra due delle più celebri protagoniste shakespeariane, e Misurare l'ombra. Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, spettacolo dedicato ai due fratelli che nel XIX secolo restituirono all’antico splendore l’attuale sede del museo, che ha da poco festeggiato i <a href="https://arte.sky.it/news/2024/museo-bagatti-valsecchi-milano-eventi-30-anni" target="_blank">trent’anni</a> dalla sua apertura al pubblico.

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Due storici spettacoli degli Illusionisti della Danza tornano a teatro

Isadora Duncan, danzatrice indimenticabile

Le disuguaglianze al centro della 24esima esposizione di Triennale Milano

Avanza il conto alla rovescia per la 24esima Esposizione Internazionale di <a href="https://arte.sky.it/news/2023/triennale-milano-mostre-2024" target="_blank">Triennale Milano.</a> In programma dal 13 maggio al 9 novembre, il vasto progetto collettivo attraverso mostre, installazioni ed eventi analizza una delle questioni più urgenti del nostro tempo: le diseguaglianze. Con il titolo Inequalities, la mostra affronta infatti un tema complesso e trasversale, mettendo al centro la dimensione umana e le fratture sociali che caratterizzano le società contemporanee. 
VERSO LA 24° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI TRIENNALE MILANO
<a href="https://arte.sky.it/news/2023/norman-foster-libro-architettura" target="_blank">Norman Foster</a>, Beatriz Colomina, Mark Wigley, <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-arte-hans-ulrich-obrist" target="_blank">Hans Ulrich Obrist</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/londra-serpentine-pavilion-theaster-gates" target="_blank">Theaster Gates</a> sono solo alcuni dei nove curatori più influenti della scena artistica globale che contribuiranno a un dibattito complesso e sempre più urgente. Tra i progetti esposti nella mostra centrale rientrano opere dei vincitori del Pritzker Prize <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-milano-studio-sanaa-kazuyo-sejima" target="_blank">Kazuyo Sejima</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/larchitettura-sociale-di-alejandro-aravena" target="_blank">Alejandro Aravena</a>, e ancora di Elizabeth Diller, cofondatrice dello studio newyorkese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/lo-studio-diller-scofidio-renfro-svela-il-futuro-centre-for-music-di-londra" target="_blank">Diller Scofidio + Renfro</a>, e di Boonserm Premthada, architetto e artista fondatore del Bangkok Project Studio.
Nelle sale del Palazzo dell’Arte, il percorso espositivo sarà suddiviso in due grandi sezioni: una dedicata alla geopolitica delle diseguaglianze, con un focus sulle città e sul divario tra ricchezza e povertà (al piano terra), e un’altra incentrata sulla biopolitica delle diseguaglianze, che esplorerà gli impatti di genere, economici e sociali sulle aspettative di vita e sulla mobilità umana (al primo piano). Ad aprire l'esposizione sarà la lecture del Premio Nobel per l’economia Michael Spence, che con il suo sapere accademico contribuirà a una narrazione che si muove in bilico tra teoria e prassi.
TRIENNALE MILANO INDAGA LE DISUGUAGLIANZE NEL MONDO
Nel semestre di apertura della 24esima Esposizione Internazionale è incluso un programma performativo a cura di Umberto Angelini, al quale parteciperanno artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/2022/festival-performance-laquila-maxxi" target="_blank">Chiara Bersani</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/secret-florence-firenze" target="_blank">Virgilio Sieni</a>, per mettere in scena, con il linguaggio del corpo e della performance, le marginalità e le differenze della società contemporanea. A conferma della vocazione inclusiva e partecipativa dell'evento, Triennale Milano lancia inoltre l’iniziativa Triennale on Tour, che tra giugno e luglio 2025 porterà i temi di Inequalities nei municipi milanesi con eventi itineranti, laboratori e incontri. Non mancherà un ricco public program, curato da Damiano Gullì, con la partecipazione di esperti e studiosi di fama mondiale. 
L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI TRIENNALE MILANO SECONDO STEFANO BOERI
“Dentro le sale della nostra Triennale, per sei mesi, parleremo di diseguaglianze. Lo faremo parlando di città e spazi, ma anche di corpi e vite. Lo faremo grazie a una serie di esposizioni che mostreranno come ricchezze immense siano oggi nelle mani di un minuto pugno di individui. E di come oggi nascere poveri sia una condizione irreversibile per milioni e milioni di abitanti del pianeta" afferma <a href="https://arte.sky.it/news/2024/stefano-boeri-architetti-museo-cina" target="_blank">Stefano Boeri</a>, che presiede Triennale Milano. "Lo faremo raccontando di come le diseguaglianze – quelle con cui nasciamo e quelle che incontriamo o addirittura creiamo nel corso del tempo – agiscano sulle aspettative di vita e di salute di ciascuno di noi. Parleremo dei ghetti e delle guerre, massima espressione di diseguaglianze così rigide, così profondamente ingiuste, da trasformarsi in crudeli dispositivi di morte. Ma nella mostra che visiterete incontrerete anche le buone idee, le politiche attente, i progetti migliori che sanno a volte trasformare le diseguaglianze in fertili differenze, in qualità condivise" anticipa l'architetto.
[Immagine in apertura: Brazil, Unequal Scenes. Foto Johnny Miller]

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