23 mostre in arrivo per la nuova edizione di “Cortona On The Move”

Rottura e riconciliazione, conflitto e trasformazione, guarigione e unità: sono questi i focus tematici della 15esima edizione di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cortona-on-the-move-festival-fotografia-2024" target="_blank">Cortona On The Move</a>, l’importante rassegna internazionale di fotografia che animerà il centro toscano tra il 17 luglio e il 2 novembre. Grazie alla guida della direttrice generale <a href="https://arte.sky.it/news/2023/cortona-move-festival-2023" target="_blank">Veronica Nicolardi</a> e del direttore artistico Paolo Woods (in collaborazione con il collettivo fotografico <a href="https://arte.sky.it/news/2021/festival-fotografia-phest-monopoli" target="_blank">Kublaiklan</a>), l’edizione 2025 del festival cortonese proporrà al pubblico ben 23 esposizioni, dedicate ai lavori di 76 artisti internazionali.
Per quest’anno, la manifestazione ha scelto come tema portante Come Together, un’espressione inglese dalle molte sfumature, tutte in qualche modo legate ai concetti di unità, armonia e conciliazione. Tale scelta si rispecchia nella grande varietà stilistica e concettuale dei contributi creativi presentati al festival, ad opera di fotografi e artisti provenienti da diversi Paesi in tutto il mondo, tra cui Palestina, Iran, Francia, Canada, USA, Russia, Ucraina e Italia.
<h2>LA 15ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA IN TOSCANA</h2>
Le 23 mostre in programma durante la 15esima edizione di Cortona On The Move promettono di offrire un ampio ventaglio di interpretazioni e riletture del tema centrale, a partire dalle esposizioni dedicate ai conflitti e alle contraddizioni della società contemporanea. In tale ottica, spicca il progetto Inferno & Paradiso, nell’ambito del quale l’artista cileno <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/allo-yorkshire-sculpture-park-con-alfredo-jaar-e-ai-weiwei" target="_blank">Alfredo Jaar</a> ha chiesto a venti grandi fotografi di scegliere una coppia di immagini dal proprio catalogo: quella che ha dato più gioia e quella più dolorosa. Un’articolata riflessione su esilio, appartenenza, identità e memoria emerge invece dai tre progetti dell’artista palestinese Taysir Batniji, riuniti nell’esposizione Distance & Belonging.
La drammatica attualità dei conflitti in corso nel mondo è al centro della mostra Short-term, but Long-term, in cui Federico Vespignani racconta la tragica contraddizione tra il desiderio di normalità dei giovani soldati israeliani e gli orrori della guerra nella striscia di Gaza. L’interpretazione del tema Come Together si estende poi a questioni di carattere ambientale, come nel caso dell’esposizione Cronache d’acqua, che raccoglie gli scatti di cinque fotografi italiani emergenti per approfondire le conseguenze del cambiamento climatico nella gestione delle risorse idriche nel Sud Italia.
<h2>LE MOSTRE E GLI EVENTI CHE ANIMERANNO CORTONA A PARTIRE DA LUGLIO</h2>
Come nelle passate edizioni, l’evento inaugurale in programma dal 17 al 20 luglio coinvolgerà tutto il borgo toscano con un ricco cartellone di eventi, presentazioni, laboratori e incontri. Proprio nel corso dell’Opening saranno poi annunciati i vincitori dei diversi concorsi organizzati dal festival a sostegno dei giovani talenti in campo fotografico, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2025/contest-fotografia-cortona-on-the-move-2026" target="_blank">Cortona On The Move | BarTur Grant</a> per la fotografia documentaristica, e il premio Vittoria Castagna, dedicato alle nuove leve del marketing e della comunicazione in campo culturale.
Distinguendosi fin dal suo esordio nel 2011 per l’elevata qualità della sua proposta artistica e per la coerenza dei materiali selezionati, Cortona On The Move continua a proporsi come una piattaforma inclusiva e sensibile alle principali tematiche di interesse nella società contemporanea. La 15esima edizione del festival toscano punta quindi a coniugare nuovamente l’approfondimento di questioni cruciali con una ricca proposta in ambito formativo, ideata per favorire lo sviluppo di quei talenti fotografici che saranno chiamati a documentare il mondo di domani. 
[Immagine in apertura: dalla serie Ordinary Grief © Parisa Azadi. Hossain abbraccia la sua fidanzata Negar per le strade di Teheran, Iran, il 13 ottobre 2017. Dopo la rivoluzione, l’affetto in pubblico tra coppie non sposate era illegale e poteva portare a molestie o arresti. Nell’ultimo decennio, sempre più coppie hanno iniziato a mettere alla prova i limiti dell’applicazione della legge – flirtando sui marciapiedi, scambiandosi baci di nascosto nei vicoli e stringendosi sui banchi dei parchi mentre la polizia pattuglia nelle vicinanze.]

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23 mostre in arrivo per la nuova edizione di “Cortona On The Move” | Sky Arte

Oltre 40 mostre in Toscana per il Festival della Fotografia Italiana

Le città "immaginarie" del grande fotografo Olivo Barbieri

La storia di uno degli scatti più iconici del XX secolo

Madrid celebra Paolo Veronese con oltre 100 opere da tutto il mondo

L’eleganza formale e ricca di colore delle tele di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/veronese-libro-silvana-editoriale" target="_blank">Paolo Veronese</a> è al centro dell’esposizione che ha inaugurato lo scorso 27 maggio al <a href="https://arte.sky.it/news/2024/tour-virtuale-museo-del-prado" target="_blank">Museo Nacional del Prado</a> di Madrid. Visitabile fino al 21 settembre, la mostra Paolo Veronese (1528-1588) raccoglie più di cento opere del maestro veneto e di altri grandi artisti, coevi e successivi. Attraverso un allestimento accurato, l'esposizione presenta un interessante confronto tra molti tesori della collezione del Prado e i capolavori concessi in prestito da prestigiosi musei internazionali, come il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/louvre-parigi-depositi-restauro" target="_blank">Musée du Louvre</a> di Parigi, il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/met-new-york-nuova-ala-frida-escobedo" target="_blank">Metropolitan Museum of Art</a> di New York e la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/uffizi-firenze-nuove-fiamminghi-marmi-antichi" target="_blank">Galleria degli Uffizi</a> di Firenze. 
Oltre ad essere la prima monografica mai dedicata da un museo spagnolo al celebre esponente del <a href="https://arte.sky.it/news/2021/mostra-rinascimento-veneto-vicenza" target="_blank">Rinascimento veneto</a>, la retrospettiva rappresenta il punto di arrivo ideale di un percorso espositivo iniziato oltre vent’anni fa dal Prado, focalizzato sulla scuola veneziana del Cinquecento. La mostra punta a offrire una panoramica dell’intera produzione di Veronese, dagli esordi fino alla definitiva consacrazione nella scena artistica del XVI secolo.
<h2>AL PRADO LA RETROSPETTIVA SUL MAESTRO DEL RINASCIMENTO VENETO</h2>
Il percorso di visita si snoda attraverso sei sezioni tematiche e cronologiche, che ripercorrono la carriera di Paolo Veronese partendo dal periodo di formazione nella sua città natale. Proprio a Verona, l’artista inizia a conoscere le opere di alcuni maestri del Rinascimento italiano, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-raffaello-napoli-dama-liocorno" target="_blank">Raffaello Sanzio</a>, <a href="https://arte.sky.it/video/grandi-maestri-parmigianino-789202" target="_blank">Parmigianino</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/tiziano-mostra-gallerie-accademia-venezia" target="_blank">Tiziano Vecellio</a>, prima di trasferirsi a Venezia. I segmenti espositivi centrali indagano poi altri aspetti dell’arte di Veronese, dalla precisa organizzazione del lavoro creativo nella sua bottega, alla ricchezza dei riferimenti allegorici nelle sue opere.
Tra i temi di maggiore interesse indagati dalla mostra in corso al Prado, spicca indubbiamente il legame artistico che unisce la suddivisione rigorosa dello spazio nelle opere di Veronese e gli studi di <a href="https://arte.sky.it/video/palladio-645700" target="_blank">Andrea Palladio</a>. Attraverso il confronto diretto tra le incisioni dell’architetto padovano e i dipinti dell’artista rinascimentale, i visitatori possono ammirare l’attenzione che Paolo Veronese dedicava alla costruzione scenica delle sue opere. L’adozione di una particolare prospettiva "dal basso", esaltata dagli sfondi architettonici davanti a cui sono raffigurati i protagonisti delle sue tele, consentiva al pittore veneto di ricreare un “maestoso teatro”, valorizzando al massimo la forza di ogni singola azione ed espressione raffigurata nell’opera.
<h2>L’INFLUENZA DI PAOLO VERONESE SULLE SUCCESSIVE GENERAZIONI DI ARTISTI</h2>
Un'altra importante sezione della mostra è dedicata al "tardo Veronese", e presenta le opere realizzate nell'ultima parte della sua carriera, quella successiva alla morte di Tiziano. In questo periodo, infatti, la pittura del maestro rinascimentale lascia emergere un profondo rinnovamento stilistico e tematico, caratterizzato da toni cromatici più cupi e da un uso fortemente simbolico della luce e dei paesaggi. In chiusura, la mostra madrilena dedica ampio spazio all’influenza di Veronese sulle successive generazioni di artisti, dai <a href="https://arte.sky.it/video/carracci-la-rivoluzione-silenziosa-679836" target="_blank">fratelli Carracci</a> a <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/rubens-palazzo-te-mantova" target="_blank">Peter Paul Rubens</a>, per arrivare ad alcuni grandi esponenti dell’arte moderna, come <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-delacroix-natura-parigi" target="_blank">Eugène Delacroix</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-cezanne-tate-modern-londra" target="_blank">Paul Cézanne</a>.
La retrospettiva al Museo del Prado si propone infine di evidenziare la complessità dell’opera di un artista, spesso associato in passato unicamente all’eleganza formale dei suoi dipinti. Attraverso l’esposizione di alcune tra le opere più rilevanti della produzione del maestro veneto, la mostra Paolo Veronese (1528-1588) rende così omaggio all’intelligenza artistica e all’influenza creativa di uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano e internazionale.
[Immagine in apertura: Paolo Veronese, The Feast in the House of Simon. Oil on canvas, 315 × 451 cm c. 1556–60 Turin, Musei Reali di Torino, Galleria Sabauda]

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