Victor Hugo non è stato solo uno scrittore: i suoi disegni in mostra a Londra

Si intitola Astonishing Things: The Drawings of Victor Hugo la mostra dedicata a un aspetto meno noto dell’opera del grande scrittore francese: i suoi disegni. Visitabile fino al 29 giugno negli spazi della <a href="https://arte.sky.it/news/2023/marina-abramovic-mostra-royal-academy-londra" target="_blank">Royal Academy of Arts</a> di Londra, la retrospettiva offre al pubblico l'opportunità di scoprire circa settanta opere su carta, realizzate dal romanziere nei quindici anni trascorsi in esilio nelle Isole del Canale.
Esponente di spicco del romanticismo francese e autore di capolavori come I miserabili e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/libro-illustrazione-notre-dame" target="_blank">Notre-Dame de Paris</a>, Hugo fu anche un artista prolifico. La rassegna londinese dà conto della sua passione per l’arte visiva, raccogliendo opere realizzate a inchiostro e acquerello che ritraggono castelli immaginari, mostri e paesaggi marini. Attraverso l’esposizione di carte provenienti da importanti collezioni europee e raramente presentate al pubblico, la mostra si propone di raccontare anche l’influenza della produzione letteraria e artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-studi-scrittori" target="_blank">Victor Hugo</a> sulle opere di poeti simbolisti, <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/max-ernst-palazzo-reale-milano" target="_blank">pittori surrealisti</a> e artisti contemporanei.
<h2>ESPOSTI A LONDRA CIRCA 70 DISEGNI DELL’AUTORE DE “I MISERABILI”</h2>
Il percorso della mostra presenta i principali temi esplorati dallo scrittore francese nelle sue opere d'arte grafica. Dopo la prima sezione, dedicata alle diverse funzioni assunte da arte visiva e letteratura nella vita e nella poetica di Victor Hugo, il segmento espositivo centrale approfondisce il processo creativo seguito dall’artista nei suoi disegni. Pur avendo iniziato a disegnare da autodidatta, il celebre scrittore si rivelò un artista di notevole abilità, in grado di ricorrere a una gran varietà di tecniche. Tra le opere in mostra alla Royal Academy spiccano le rappresentazioni meticolose di edifici e paesaggi, realizzate a matita o a lavatura d’inchiostro.
L’esposizione non manca poi di evidenziare il grande interesse di Hugo per l’irrazionale e il fantastico nelle arti visive. Un aspetto che, pur presente a volte nelle rappresentazioni dal vero di paesaggi e architetture, emerge con chiarezza in tutte le opere dedicate a soggetti tipicamente “romantici” come i castelli, le montagne e le rovine. In questi disegni, realizzati attingendo a memoria, osservazione e immaginazione, l'artista francese dimostra la propria abilità nel ricorso alle matite per dare forma ad atmosfere cupe e fortemente contrastate. 
<h2>REALISMO E ROMANTICISMO NELLE OPERE D’ARTE DI VICTOR HUGO</h2>
La parte finale della mostra Astonishing Things raccoglie opere dedicate alla natura e all’oceano in particolare, nonché diversi disegni che illustrano scene da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2012/12/un-film-e-un-museo-nel-futuro-de-i-miserabili" target="_blank">I miserabili</a> e da I lavoratori del mare, a testimonianza della convergenza tra scrittura e disegno nel lavoro di Victor Hugo. In questa sezione sono inoltre esposte alcune delle sue opere grafiche di grandi dimensioni, tra cui il celebre Faro, nonché alcune fotografie d’epoca scattate al grande romanziere dai suoi figli sulla spiaggia di Jersey.
Organizzata dalla Royal Academy of Arts in collaborazione con il la <a href="https://arte.sky.it/news/2022/libro-studi-scrittori" target="_blank">casa-museo</a> di Victor Hugo e la <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/biblioteca-nazionale-francia-riapertura" target="_blank">Bibliothèque nationale de France</a>, l’esposizione in corso nella capitale inglese rappresenta un’opportunità preziosa per conoscere o riscoprire l’importanza dell'arte grafica per lo scrittore, la cui passione per il disegno contribuì a consolidare quell’immaginario visivo già delineato con accuratezza in alcuni dei più importanti capolavori della storia della letteratura.
[Immagine in apertura: Victor Hugo, Octopus, 1866–69. Brown ink and wash and graphite on paper, 24 x 20.7 cm. Bibliothèque nationale de France, Département des Manuscrits]

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Mario Cucinella Architects progetta un nuovo campus universitario in Abruzzo

Un auditorium da 500 posti, uffici per 200 persone, aule didattiche, un anfiteatro naturale, una palestra, un asilo nido, aree relax e due parcheggi interrati, il tutto all'interno di diretta connessione con il verde: a Chieti, in Abruzzo, <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/filla-padiglione-bologna-mario-cucinella-architects" target="_blank">Mario Cucinella Architects</a> progetta il nuovo campus universitario della “Gabriele d’Annunzio”. Lo studio si è infatti aggiudicato la gara all'interno di un raggruppamento multidisciplinare che include le società iDEAS. Tekser, LAP architettura s.r.l. s.t.p., PARCNOUVEAU STP SRL, GAE Engineering - ambiente s.p.a. e CFA SRL General Contractor. Alla base del progetto si colloca la volontà di rispondere all’esigenza crescente di spazi educativi moderni, inclusivi e sostenibili, nella città abruzzese.
<h2>IL CAMPUS UNIVERSITARIO DI CHIETI PROGETTATO DA MARIO CUCINELLA ARCHITECTS</h2>
Legato a un investimento di oltre 64 milioni di euro, l’edificio sorgerà nell’area ex-Villaggio Mediterraneo, accanto al Rettorato. Il nuovo campus – pensato come un "ecosistema urbano" – sarà composto da cinque edifici tra loro interconnessi, modellati seguendo la morfologia del terreno, in un dialogo continuo con il paesaggio abruzzese. L’architettura rigenerativa, cifra distintiva di MCA, si traduce qui in strutture permeabili alla luce, in spazi aperti e versatili, in cui il confine tra interno ed esterno si fa sottile e dinamico. Ogni spazio è pensato per favorire il benessere psicofisico, la concentrazione e la creatività degli studenti e del personale universitario. Il piano, inoltre, include servizi pensati per la comunità intera, con futuri luoghi di aggregazione accessibili anche al quartiere, in un’ottica di apertura e partecipazione. 
<h2>IN ABRUZZO UN CAMPUS PENSATO COME “ORGANISMO VIVENTE”</h2>
Per l'architetto Mario Cucinella, che con il suo studio <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura/padiglione-italia-expo-osaka-2025" target="_blank">ha recentemente progettato il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka</a>, questo intervento rappresenta una dichiarazione d’intenti: l’università del futuro non è "un’isola", ma un organismo vivo che respira con il territorio. “Attraverso l’architettura”, spiega l’architetto, “con cui ci interfacciamo tutti i giorni – ad esempio recandoci in Università a studiare – dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a sviluppare di più l’immaginazione, per costruire grazie alla loro energia una visione più creativa del futuro”. Ecco perché il campus di Chieti sarà più di un semplice contenitore: sarà uno spazio di incontro collettivo e un generatore di esperienze, idee e identità. 
[Immagine in apertura: Nuovo Polo universitario dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, render esterno. Crediti GDA-V]

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