Memorie e metamorfosi di Bari nella nuova opera di Edoardo Tresoldi

<p>Il celebre artista <a href="https://arte.sky.it/news/2024/edoardo-tresoldi-olimpiadi-parigi" target="_blank">Edoardo Tresoldi</a> è al lavoro nell’area archeologica di San Pietro, nel cuore di Bari vecchia, per la creazione di un’imponente opera d’arte contemporanea. Il <a href="https://arte.sky.it/news/2024/installazione-edoardo-tresoldi-bari" target="_blank">progetto</a> presentato in questi giorni è destinato a lasciare il segno sul borgo antico e sul panorama della città. L’opera, vincitrice di una gara internazionale bandita dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura, rappresenta la fase conclusiva di un lungo percorso di studi, sopralluoghi e scavi, nella prospettiva di far dialogare l'arte contemporanea con il sito archeologico più antico e stratificato del capoluogo pugliese.</p>
<p>Una volta terminata, l’installazione offrirà alla città una nuova prospettiva sul centro storico, coniugando archeologia e arte contemporanea, storia e presente. L'iniziativa ambisce dunque a eliminare il profondo isolamento che per anni ha interessato quest’area, integrandola nello sviluppo urbano in un ambizioso processo di rigenerazione urbana.</p>
<h2>ARTE E RIGENERAZIONE URBANA NEL CUORE DI BARI VECCHIA</h2>
<p>Con i suoi trenta metri di altezza, la nuova installazione di Edoardo Tresoldi proporrà un’interpretazione fedele dei volumi degli edifici un tempo presenti in quest’area, a partire dall’Alto Medioevo. Da un punto di vista estetico e strutturale, l’opera sarà realizzata attraverso un accurato studio delle trasparenze e il ricorso alle reti metalliche che hanno reso celebre l’artista lombardo, riprendendo un filone creativo già esplorato con successo nell’intervento della basilica paleocristiana di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/la-basilica-di-siponto-di-edoardo-tresoldi-il-backstage-in-mostra-a-forli" target="_blank">Santa Maria Maggiore</a> a Siponto, in provincia di Foggia. Il progetto prevede inoltre l’impiego di inerti e materiali di scarto ottenuti da interventi di demolizione condotti in città, per avviare una riflessione sulla metamorfosi del paesaggio urbano e della materia di cui è composto.</p>
<p>Partendo dalla visione dell’area di San Pietro come luogo in costante trasformazione, testimone silenziosa della storia della città, l’installazione punta a rievocare una presenza architettonica ancora viva nell’immaginario collettivo dei baresi. L'artista sta dunque procedendo a una ricostruzione ideale dello spazio urbano e dei suoi edifici simbolo, avviando un dialogo tra passato e presente avvertito come necessario dal momento che “<i>tutti questi cambiamenti raccontano proprio l’evoluzione della città e il modo in cui la gente ha vissuto e pensato questo luogo</i>”, come ha evidenziato lo stesso Tresoldi.</p>
<h2>LA VISIONE ARTISTICA DI TRESOLDI NEL SITO ARCHEOLOGICO PIÙ ANTICO DI BARI</h2>
<p>L'intervento dello scultore milanese rappresenta l’ultima fase di un articolato progetto di studi e rigenerazione, avviato dal Ministero della Cultura oltre un secolo fa con una serie di ricerche archeologiche che hanno portato alla luce un’area di eccezionale rilevanza storica e artistica. Dall’età del Bronzo alla metà del XX secolo, San Pietro ha infatti ospitato strutture ed edifici destinati a una grande varietà di funzioni, primo fra tutti una chiesa altomedievale, trasformata quindi in convento francescano e infine in ospedale. I danni irreparabili subiti da quest’ultimo durante la Seconda Guerra Mondiale, portarono nel 1969 alla sua demolizione.</p>
<p>L’attuale piano di valorizzazione mira dunque a dare evidenza delle complesse stratificazioni storiche del sito nel cuore di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/edoardo-tresoldi-installazione-area-archeologica-bari-vecchia" target="_blank">Bari vecchia</a>. L’obiettivo è quello di far convivere le diverse esigenze di tutela archeologica e divulgazione, anche grazie alla presenza del vicino Museo Archeologico di Santa Scolastica, per offrire ai visitatori e alla cittadinanza un'esperienza culturale altamente coinvolgente.</p>
<p>[Immagine in apertura: progetto di valorizzazione area di San Pietro, Bari - opera di Edoardo Tresoldi - modello. Ph. Roberto Conte]</p>


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Al via i lavori nel teatro romano di Brescia

<p>Dopo decenni di studi, restauri e valorizzazioni, prende il via la preparazione agli scavi dell’area orientale del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/brescia-teatro-romano-david-chipperfield" target="_blank">teatro romano di Brescia</a>, ultima porzione del sito archeologico ancora in attesa della piena riscoperta. Per tre settimane – fino al 30 luglio – il cantiere sarà in piena attività, con accesso al pubblico temporaneamente interdetto, per consentire ai tecnici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di condurre le prime operazioni esplorative. Ma la vera notizia è che questi lavori segnano l’inizio di una rifunzionalizzazione destinata a restituire al teatro un ruolo centrale nel panorama culturale della città. Un progetto condiviso e diretto con il sostegno convinto di Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, che operano fianco a fianco per garantire un futuro dinamico a uno dei simboli di maggiore pregio della Brixia romana.</p>
<h2>INIZIANO I LAVORI AL TEATRO ROMANO DI BRESCIA</h2>
<p>Durante il mese di agosto il sito sarà nuovamente accessibile nella sua interezza, mentre da settembre, nei giorni feriali, torneranno in azione gli archeologi per proseguire i lavori. A rendere straordinaria questa campagna di scavi non è solo il valore storico del sito, bensì la modalità con cui si è scelto di coinvolgere la cittadinanza e i visitatori. Ogni weekend da settembre a marzo 2026, l’area offrirà infatti opportunità per visite collettive, incontri divulgativi e percorsi didattici dedicati a scuole, famiglie e appassionati. Non si tratta dunque di un semplice cantiere, ma di un laboratorio culturale a cielo aperto, pensato per raccontare il passato attraverso il presente. La “visitor experience” sarà uno degli elementi chiave: rendere accessibile e comprensibile ciò che sta emergendo dal terreno, per trasformare un intervento tecnico in un’esperienza collettiva. </p>
<h2>VERSO UNA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL TEATRO ROMANO DI BRESCIA</h2>
<p>Il grande intervento, finanziato dal Ministero della Cultura e diretto dalla funzionaria archeologa Serena Solano, arriva a coronamento di un lungo cammino iniziato già nel Novecento e oggi rilanciato grazie a una nuova "energia progettuale". Gli scavi in corso sono parte integrante di una visione di ampio respiro, che guarda oltre il restauro per arrivare a una vera rifunzionalizzazione del teatro, anche grazie al <a href="https://arte.sky.it/news/2025/david-chipperfield-architects-teatro-romano-brescia" target="_blank">progetto dell’architetto sir David Chipperfield</a> e del suo studio. Le operazioni sul campo – che seguono l’indagine preliminare condotta nel 2023 e il restauro dell’ima cavea – costituiscono dunque il primo passo di una trasformazione che si concluderà nel 2026. Intanto, il complesso Capitolium e il Corridoio UNESCO continueranno a restare fruibili, mantenendo vivo il legame tra l’antico e la città moderna.</p>
<p>[Immagine in apertura: Teatro romano - Parco archeologico di Brescia romana ©Archivio Fotografico Musei Civici di Brescia]</p>


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