
Al via il festival di danza contemporanea di Roma
Danza e teatro
07 febbraio 2025

Al via il festival di danza contemporanea di Roma
Danza e teatro
07 febbraio 2025
La 19esima edizione di “Equilibrio” porta a Roma il meglio della danza contemporanea dal 10 al 22 febbraio. Con nomi di spicco come Trajal Harrell, Marcos Morau e Alessandro Sciarroni, il festival unisce ritmo, musica e movimento in un programma ricco e "militante", esplorando temi sociali e ambientali.
Dalla riscoperta di compositrici dimenticate alla reinterpretazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi, la 19esima edizione di Equilibrio – il festival che ogni anno porta nella Capitale il meglio della coreografia internazionale – mette al centro ritmo, percussione e musica, promettendo un cartellone ricco e diversificato. Dal 10 al 22 febbraio, infatti, la kermesse riunisce sul palcoscenico dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone nomi del calibro di Maud Le Pladec, Trajal Harrell, Marcos Morau, Alessandro Sciarroni e Anne Teresa De Keersmaeker, per un evento capace di coinvolgere sia gli appassionati che chi si avvicina per la prima volta a questo linguaggio espressivo.
TORNA IL FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA DI ROMA
Il festival si apre con l'energia ritmica di Counting stars with you di Maud Le Pladec, un viaggio attraverso la musica femminile dimenticata, per poi proseguire con la forte carica espressiva di Dancer of the year di Trajal Harrell, che intreccia gestualità e memoria autobiografica.
L’atmosfera si fa ipnotica con Cathedral di Marcos Morau, una celebrazione della forma e del movimento, mentre Alessandro Sciarroni porta in scena la vertigine della rotazione con Turning. Le suggestioni visive e sonore proseguono con Contre-Nature di Rachid Ouramdane, un dialogo tra corpo e spazio, e Vanishing Place di Luna Cenere, che sfida i confini della percezione.
IL PROGRAMMA DI "EQUILIBRIO" 2025
Non manca la riflessione sul rapporto tra uomo e natura con Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione di Anne Teresa De Keersmaeker, fino ad arrivare alla potenza percussiva di Txalaparta di Jesús Rubio Gamo e Kukai Dantza. Viro della Compagnia Abbondanza/Bertoni esplora la dualità dell’identità, mentre Bisonte di Marco da Silva Ferreira chiude il festival con un’esplosione di energia tribale e collettiva.
“È un programma irriverente, pop e militante quello di 'Equilibrio' 2025, che ci restituisce tutte le inquietudini e l'attivismo di una generazione di coreografi millennial”, ha dichiarato il direttore artistico della rassegna Emanuele Masi. “C'è spazio per una rivendicazione artistica contro l'esclusione delle donne dalla storia della musica, e per la sarcastica rappresentazione della più stereotipata gestualità virile; ci sono corpi esposti nelle loro fragilità e ci sono fragilità che finalmente prendono voce grazie al gesto danzato; c'è la denuncia del cambiamento climatico espressa attraverso le note di Vivaldi e c'è la musica tradizionale come elemento identitario di una comunità”.
[Immagine in apertura: BJ Cathedral. Photo Gregory Batardon]
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