In Puglia quest'estate l'arte raggiunge perfino il sottosuolo

In Puglia c’è un progetto culturale che invita i visitatori e i cittadini a volgere lo sguardo verso il basso, prestando attenzione a quelle architetture scavate nella roccia che un tempo ospitavano frantoi, magazzini e rifugi, ma che oggi sono pronte a diventare luoghi di riflessione, bellezza e relazione. Si chiama Ipogea, ed è il nuovo capitolo del programma Parabita per il contemporaneo, ideato da Stefano Prete e fortemente sostenuto dall’amministrazione del Comune pugliese di Parabita. 
Dopo il successo di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/votiva-mostra-arte-contemporanea-parabita-lecce" target="_blank">Votiva</a>, che lo scorso anno aveva dato nuova vita alle <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/mostra-arte-contemporanea-edicole-votive-salento" target="_blank">edicole votive del centro storico</a> con interventi di artisti di rilievo internazionale (tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2024/pistoletto-edicola-votiva-lecce-puglia" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>, Claire Fontaine e Mimmo Paladino), questa edizione prende forma tra gli antichi vani ipogei del territorio, luoghi silenziosi e carichi di memoria, per trasformarli in spazi di incontro per la comunità. 
<h2>“IPOGEA” SI APRE CON L’OPERA DI FRANCESCO ARENA</h2>
L’inaugurazione del progetto è fissata per venerdì 18 luglio, sulla scalinata di piazza della Vittoria, proprio sopra uno dei più grandi frantoi ipogei di Parabita: qui verrà svelata La Grotta, imponente installazione firmata da <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/francesco-arena-hypermaremma-toscana" target="_blank">Francesco Arena</a> e curata da Carmelo Cipriani, con la direzione artistica di Giovanni Lamorgese.
Con questo intervento, Arena – tra gli artisti italiani più influenti della sua generazione – firma un lavoro che si offre all’osservatore come una soglia tra superficie e profondità, tra presente e memoria. Realizzata in dialogo con il paesaggio ipogeo sottostante, l’opera si inserisce in una riflessione più ampia sulla dimensione interiore dello spazio urbano e sul valore del silenzio come strumento di ascolto collettivo. L’inaugurazione sarà arricchita da una conversazione aperta tra l’artista e il curatore.
<h2>LA CITTÀ DI PARABITA E L’ARTE CONTEMPORANEA</h2>
Ipogea – che nei prossimi mesi coinvolgerà altri artisti italiani e internazionali – punta a rendere il patrimonio invisibile del sottosuolo parte viva dell’identità cittadina. L’iniziativa si presenta come il proseguimento coerente di un processo culturale che ambisce a trasformare Parabita in un laboratorio permanente per l’arte pubblica. “Vogliamo che la nostra città diventi sempre più fertile non solo sul piano materiale”, spiega il sindaco Stefano Prete, “ma anche su quello simbolico. L’arte, in questo processo, è strumento di rigenerazione: accende la meraviglia, restituisce profondità al pensiero e riattiva legami tra le persone, tra i luoghi, tra le generazioni”.
[Immagine in apertura: ritratto di Francesco Arena. Ph. Irene Irene Pucci]

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Il più costoso dipinto di Klimt al centro di Artbox

Gli scatti Letizia Battaglia al più importante festival di fotografia d'Europa

L’edizione 2025 del rinomato festival fotografico Les Rencontres d’Arles accoglie tra i suoi protagonisti <a href="https://arte.sky.it/news/2024/letizia-battaglia-mostra-londra" target="_blank">Letizia Battaglia</a>, grazie all’impegno di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/alfred-eisenstaedt-torino-camera" target="_blank">CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia</a> di Torino. La partecipazione alla principale rassegna europea dedicata alla fotografia (in programma fino al 5 ottobre nella cittadina provenzale), segna la nuova tappa del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/letizia-battaglia-mostre-camera-torino-jeu-de-paume" target="_blank">tour europeo</a> degli scatti dell’artista siciliana, prodotto in collaborazione con un’istituzione di spicco come il Jeu de Paume, "tempio" della fotografia francese.
Il <a href="https://arte.sky.it/news/2023/arles-festival-fotografia-les-rencontres" target="_blank">festival di Arles</a> rappresenta da oltre cinquant'anni un punto di riferimento imprescindibile per fotografi e appassionati, proponendo in ogni edizione approfondimenti e mostre sulle principali tematiche di interesse per l’arte fotografica contemporanea. La mostra si intitola Letizia Battaglia. Always in search of life e conferma la crescente reputazione internazionale di CAMERA, a distanza di dieci anni dalla sua apertura al pubblico.
<h2>LETIZIA BATTAGLIA PROTAGONISTA A “LES RENCONTRES D’ARLES 2025”</h2>
Reduce dall’incredibile riscontro ottenuto nella prima tappa del tour internazionale, allestita fino allo scorso maggio nel castello di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-autocromia-tours" target="_blank">Tours</a>, sempre in Francia, la monografica dedicata all’opera di Letizia Battaglia propone anche al festival provenzale una prospettiva estesa e accurata sulla carriera artistica della fotografa. Realizzata in collaborazione con l'Archivio Letizia Battaglia, la mostra curata da <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/fotografia/dorothea-lange-milano-museo-diocesano" target="_blank">Walter Guadagnini</a> (direttore artistico di CAMERA) ha inaugurato lo scorso 7 luglio in una sede suggestiva come la Chapelle Saint-Martin du Méjan.
Qui il pubblico del festival può ammirare ben 160 immagini, tra stampe vintage e moderne, nonché 20 documenti originali come riviste e giornali d’epoca, che aiutano a ricreare la forza comunicativa dell’opera di Battaglia. L’ambizioso progetto porta così sotto i riflettori tanto l’impegno sociale quanto l’universo visivo della fotografa palermitana, fatto di immagini immediate in cui la violenza entra in conflitto con la dignità dei volti comuni. A emergere sono le contraddizioni della “sua” Sicilia di quegli anni, tema essenziale della produzione artistica di Letizia Battaglia fino alla <a href="https://arte.sky.it/news/morte-letizia-battaglia" target="_blank">morte</a>, avvenuta poco più di tre anni fa.
<h2>LA NUOVA TAPPA DEL PROGETTO ESPOSITIVO DI CAMERA E JEU DE PAUME</h2>
Oltre all’importanza della retrospettiva dedicata alla fotografa siciliana, la partecipazione a una rassegna prestigiosa come Les Rencontres d’Arles conferma la consacrazione di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, a poco più di dieci anni dalla sua fondazione. Le collaborazioni con istituzioni di spicco come il francese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/mostra-parigi-immagini-jeu-de-paume" target="_blank">Jeu de Paume</a> rappresentano un indubbio motivo di orgoglio e “confermano una crescita nazionale e internazionale”, come ha evidenziato Emanuele Chieli, presidente dell’istituzione torinese.
Dopo la tappa in Provenza, il progetto espositivo dedicato agli scatti di Letizia Battaglia approderà finalmente in Italia. Nel corso del 2026, infatti, la retrospettiva sarà allestita negli spazi torinesi di CAMERA, a conclusione di un tour che ha portato in giro per l’Europa le immagini di una delle più importanti esponenti della fotografia sociale dell’ultimo secolo.
[Immagine in apertura: Letizia Battaglia, Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile, sul luogo di un omicidio a Piazza del Carmine. Palermo, 1978 © Letizia Battaglia / Courtesy of Archivio Letizia Battaglia]

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Un grande fotografo racconta e interpreta il paesaggio unico dei Campi Flegrei

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